L’attivista americano: «Abbracciare l’idiozia climatica significa avere meno libertà e alzare i costi. Ci guadagnano solo i comunisti».
L’attivista americano: «Abbracciare l’idiozia climatica significa avere meno libertà e alzare i costi. Ci guadagnano solo i comunisti».Steve Milloy è un incendiario. Animatore del sito Junkscience.com, attivista, libertario, commentatore per Fox News e per il Wall Street Journal, ha collaborato alla transizione presidenziale di Donald Trump (che dalle sue visioni ha molto pescato) ed è stato definito da Nature «il più influente» fra i critici dell’ideologia climatica in circolazione. Ovviamente c’è chi lo accusa di essere un pericoloso negazionista, e c’è invece chi, tra i conservatori americani, lo considera un faro. I suoi tweet vengono ripresi da Elon Musk, anche se molti lo vorrebbero mettere a tacere una volta per tutte. Gli abbiamo chiesto, dalla sua prospettiva particolare e (almeno da noi) quasi del tutto inedita, un commento sulla rivoluzione verde in corso in Europa. In Italia si discute molto della direttiva europea sulle cosiddette case verdi. Si è fatto una opinione in proposito?«Case verdi e altre politiche di efficienza energetica non hanno senso. Non hanno precedenti di successo da nessuna parte. I costi sono sempre superiori ai benefici. Inoltre, il mondo è inondato di energia a basso costo. L’unica cosa che rende l’energia costosa è la cattiva politica dei governi. Le politiche di efficienza energetica degli edifici, tra l’altro, possono anche causare problemi di salute, come la “sindrome dell’edificio malato”».Oltre che di case, si discute di auto: l’Unione europea vuole imporre uno stop ai veicoli che emettono CO2 entro il 2035.«Anche se si crede alla bufala climatica, non c’è matematica che dimostri che il 100% di veicoli elettrici cambierà la temperatura globale media in misura percepibile. Inoltre, gli obblighi di utilizzo dei veicoli elettrici non fanno che rendere le nazioni ancora più dipendenti dalla Cina comunista, dove viene lavorata la stragrande maggioranza dei necessari minerali delle terre rare e altri metalli. Infine, distruggere la rete elettrica con eolico e solare inaffidabili e contemporaneamente appesantirla con la ricarica dei veicoli elettrici è una ricetta per i blackout. Lo scopo di questi obblighi è quello di far abbandonare alle persone le loro auto a benzina, che danno libertà».Ritiene che l’economia europea sarà in grado di adattarsi a questi nuovi standard? Quale scenario dobbiamo aspettarci? «Più l’Europa cerca di diventare verde, più povera sarà. L’abbraccio dell’Europa all’idiozia climatica ha causato la crisi energetica e la guerra in Ucraina. Le politiche verdi portano al disastro, che è esattamente ciò che dovrebbero causare. Dal caos sociale deriva un maggiore controllo dei governi».Da cosa pensa che dipenda questa insistenza da parte delle istituzioni europee sui temi ecologici? «L’attenzione alla questione ambientale è guidata dai comunisti, semplice. Credono di poter acquisire potere politico e controllo su tutti spaventandoli per l’incombente disastro planetario». Dunque a suo parere è semplicemente un’ideologia, o addirittura una nuova religione come sosteneva il romanziere Michael Crichton, o ci sono dietro altri interessi? «Ribadisco. I responsabili del “climatismo” sono i comunisti. Ci sono anche aziende che stanno cercando di trarre profitto dal climatismo, aziende che operano in campi come l’eolico, il solare, i veicoli elettrici e altre industrie verdi. E poi ci sono persone stupide e ignoranti che credono che il climatismo sia tutto ciò che si deve fare per salvare il pianeta. Ma i responsabili sono i comunisti».Uno dei suoi tweet più condivisi risale al 12 gennaio. Ha pubblicato una tabella del Noaa, il servizio climatico americano, secondo cui negli ultimi otto anni si sarebbe addirittura verificata una tendenza al raffreddamento delle temperature. Qualche giorno fa il Noaa ha corretto leggermente i dati e lei lo ha segnalato sul suo sito. «A gennaio», ha scritto, «la tendenza al raffreddamento 2015-2022 è stata di -0,11°C/decennio. Oggi, la tendenza è stata riportata a -0,07°C/decennio». Può chiarire di che stiamo parlando esattamente?«Secondo i dati del governo degli Stati Uniti, non si è verificato alcun riscaldamento globale dal 2015, un periodo di oltre otto anni. Ma ci viene detto ogni giorno che ogni singola emissione riscalda il pianeta. Ma questo chiaramente non è vero. Basta guardare gli ultimi anni: 500 miliardi di tonnellate di emissioni, ma nessun riscaldamento».Secondo lei, dunque, perché il riscaldamento globale sarebbe una bufala?«Tutto ciò che riguarda il clima è una bufala. Non esiste scienza o realtà che dimostri che le emissioni determinano la temperatura globale media. È altrettanto chiaro che le emissioni non diminuiranno mai perché è impossibile nutrire, vestire e ospitare otto miliardi di persone (con altri miliardi in arrivo) senza combustibili fossili. Lo scopo della bufala climatica è ottenere controllo e potere politico. Questo è chiaro come il giorno per le persone che aprono gli occhi».
Franco Zanellato
Lo stilista Franco Zanellato: «Il futuro? Evolvere senza snaturarsi e non inseguire il rumore, ma puntare su qualità e coerenza. Nel 2024 abbiamo rinnovato il marchio partendo dal Dna. Il digitale non è più soltanto un canale di vendita».
C’è un’eleganza silenziosa nel successo di Zanellato. In un panorama della moda che cambia rapidamente, tra nuove sensibilità e mercati in evoluzione, il brand fondato da Franco Zanellato continua a crescere con coerenza e autenticità, restando fedele ai valori del Made in Italy e a un’idea di lusso discreto e consapevole. Partito da Vicenza, ha saputo trasformare l’azienda di guanti di famiglia, in un luxury brand conosciuto in tutto il mondo. L’iconica Postina, simbolo di una femminilità raffinata e senza tempo, oggi dialoga con tre nuove borse che ampliano l’universo creativo della maison, interpretando con linguaggio contemporaneo il concetto di «Arte e mestieri» che da sempre ne definisce l’identità. Una visione che piace e convince. A trainare questa crescita, il mercato italiano e la piattaforma e-commerce, ma soprattutto una strategia che mette al centro la ricerca, l’equilibrio tra tradizione e innovazione, e un dialogo sempre più diretto con le donne che scelgono Zanellato per ciò che rappresenta: autenticità, bellezza, rispetto dei tempi e dei gesti, una filosofia che unisce artigianalità e design contemporaneo sempre vincente. Ne abbiamo parlato con Franco Zanellato per capire come si spiega questo successo e quale direzione prenderà l’azienda nei prossimi anni.
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Proviene dal «maiale degli alberi»: dalle foglie alla corteccia, non si butta niente. E i suoi frutti finiscono nelle opere d’arte.
Due sabati fa abbiamo lasciato la castagna in bocca a Plinio il Vecchio e al fior fiore dell’intellighenzia latina, Catone, Varrone, Virgilio, Ovidio, Apicio, Marziale, i quali hanno lodato e cantato il «pane dei poveri», titolo ampiamente meritato dal frutto che nel corso dei secoli ha sfamato intere popolazioni di contadini e montanari.
Albert Bourla (Ansa)
Il colosso guidato da Bourla vende una quota della sua partecipazione nella casa tedesca. Un’operazione da 508 milioni di dollari che mette la parola fine sull’alleanza che ha dettato legge sui vaccini anti Covid.
Pfizer Inc vende una quota della sua partecipazione nella casa farmaceutica tedesca Biontech Se. Il colosso statunitense offre circa 4,55 milioni di American depositary receipts (Adr) tramite un collocamento accelerato, con un prezzo compreso tra 108 e 111,70 dollari per azione. L’operazione porterebbe a Pfizer circa 508 milioni di dollari, segnala la piattaforma di dati finanziari MarketScreener.
Da sinistra, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Maurizio Landini (Ansa)
Secondo uno studio, solo nel 2024 hanno assicurato all’erario ben 51,2 miliardi di euro.
A sinistra c’è gente come Maurizio Landini, Elly Schlein o l’immancabile duo Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che si sgola per denunciare il presunto squilibrio della pressione fiscale che grava sui cittadini e chiede a gran voce che i ricchi paghino di più, perché hanno più soldi. In parole povere: vogliono la patrimoniale. E sono tornati a chiederla a gran voce, negli ultimi giorni, come se fosse l’estrema ancora di salvataggio per il Paese.






