
Il deputato leghista Davide Bergamini: «Il crack crea dipendenza fin dal primo uso, bisogna fare deterrenza. Così si normalizza il consumo di droga».Davide Bergamini, deputato Lega…«Eletto nel collegio Ferrara-Romagna per essere precisi».Rivelo un particolare non edificante. Fino ad un paio di anni fa pensavo che Ferrara fosse in Romagna invece che in Emilia.«Una cosa che non si può sentire. Mi scappa da ridere quasi per un emiliano come me».Però ho confessato…«Ma prima ancora che deputato sono sindaco di Vigarano Mainarda, 7.600 anime nell’alto ferrarese».Si intende di Bologna, a giudicare da alcune sue dichiarazioni.«Commissario Lega nella provincia di Bologna. Come posso non occuparmi del suo capoluogo?».Se si parla di ordine pubblico a Bologna, il sindaco Matteo Lepore sostiene che questo sia però di competenza del ministero degli Interni e non del Comune. Proprio tutti i torti non li ha…«Lepore la fa troppo facile. Quindi il sindaco che fa? Lo spettatore?».Non saprei…«Sarò leghista ma sono sindaco, quindi ne parlo a ragion veduta».Ne parli, ci mancherebbe altro…«Io credo che Matteo Lepore stia accampando scuse per giustificare la sua incapacità amministrativa, soprattutto sul tema della sicurezza. Bologna è ormai una città chiacchierata per importanti episodi di microcriminalità. Soprattutto in alcune zone come la Bolognina e il Pilastro. Spaccio e problemi con gli stranieri. È vero che il ministero ha un ruolo. Ma le posso garantire, perché da parlamentare su questo tema mi sono confrontato anche con il sottosegretario Nicola Molteni, che il Viminale ha conferito ai sindaci strumenti atti a garantire la sicurezza del territorio. Intendo più forze di polizia. Sono state stanziate risorse. Da una parte c’è quindi un decreto sicurezza che va proprio a sostegno della sicurezza dei territori. Dall’altra parte c’è una sinistra che giustifica le occupazioni abusive di case, l’uso di droghe e così via».In pratica, il Viminale offre gli strumenti ma sono i sindaci sul territorio che devono indirizzarne l’utilizzo…«Invece che attaccare il governo, lui e molti sindaci di sinistra dovrebbero lavorare per i cittadini, non pensare a come neutralizzare le azioni del governo. Piuttosto che fare politica e lanciarsi in termini di visibilità, dovrebbero amministrare le loro comunità. Utilizzando al meglio le risorse che vengono messe a disposizione. E coordinandosi con il governo. Anche se il colore politico è diverso».Si arriva dritti alla distribuzione gratis di pipe per fumare il crack ad opera del Comune di Bologna. «Non si fa altro che normalizzare l’uso di droga. E si vanificano addirittura gli sforzi delle forze dell’ordine per smantellare il traffico degli stupefacenti. Guardi le faccio un esempio. Prenda Ferrara».Che sta in Emilia, ribadisco! «Amministrata dalla sinistra per 70 anni. Aveva un grave problema di spaccio e di mafia nigeriana. Tante zone erano veramente inaccessibili. Appena ci mettevi piedi rischiavi l’aggressione fisica e il furto. Con la giunta guidata da Alan Fabbri della Lega si è fatto un grosso lavoro. Innanzitutto, sono stati chiesti rinforzi dalla polizia. E ci sono arrivati. In più si è utilizzata la polizia locale a modo. Cioè, i vigili urbani mica servono solo a fare cassa con le multe per il divieto di soste. Sono, lo ripeto, polizia. Devono assicurare ai cittadini la sicurezza che meritano. Sono state impiegate unità cinofile, contro i malintenzionati. Dopo cinque anni, il parco dove prima i trafficanti si accoltellavano e spacciavano 24 ore al giorno, è ora pieno di giostre per bimbi e disabili. È stato riqualificato il parco con un campo di basket che è stato anche recintato per poterlo chiudere durante la notte. Che ci vai a fare in un parco di notte? Solo se hai cattive intenzioni. Perché Lepore non copia Ferrara, invece di distribuire le pipe per il crack? Quando una pattuglia passa il perimetro del territorio gli spacciatori se ne vanno. Questo significa lavorare per la sicurezza e la Lega ha dimostrato che non serve regalare pipe per abbattere la microcriminalità».Comprendo…«Il sindaco questo deve fare. Coordinarsi con prefetto, questore, carabinieri, polizia e guardia di finanza. Tramite la polizia locale».Lepore sostiene che distribuendo le pipe taglia le gambe alla criminalità…«Più che altro gli fa concorrenza. Le sembra normale? Non dimentichiamoci che il crack, a differenza anche di altre droghe, crea già dipendenza dopo il primo utilizzo. Anche solo il fatto di provarlo una volta diventa una situazione veramente pericolosa. Bisogna fare deterrenza, combattere lo spaccio, bisogna combattere il degrado e soprattutto essere inflessibili contro chi spaccia. Il traffico di queste sostanze, soprattutto a basso costo, è spesso in mano spacciatori nordafricani. Quindi tu vai a spendere risorse pubbliche per agevolarli?».In passato, però, sulla distribuzione di siringhe erano tutti d’accordo… o quasi.«Per evitare la condivisione e quindi la diffusione dell’Aids. E le siringhe per terra erano un pericolo per i cittadini per bene. Ma se distribuisci pipe di crack praticamente ne incentivi l’assunzione. Come Lega siamo fortemente contrari. Chi fuma marijuana non è detto che sia cocainomane o eroinomane. Ma chi arriva a questo punto lo fa iniziando dalla marijuana. I soldi si spendono per la prevenzione, la deterrenza l’educazione a scuola. Non trova?».Non è che posso darle torto per mettere pepe alla chiacchierata. Senta, ma i 30 chilometri orari obbligatori a Bologna?«Ci sono zone totalmente paralizzate. È dimostrato che addirittura si contribuisce ad aumentare l’inquinamento. Le parlo da sindaco. Se c’è una scuola o un passaggio pedonale ha senso mettere un limite del genere. Ma non estenderlo e farne un manifesto politico. Così vuoi solo vessare i cittadini. In certi punti è materialmente impossibile andare a 30 all’ora».Nella prossima legge di bilancio la Lega propone di spendere sulla difesa. Ma declinando il concetto in termini di difesa dell’ordine pubblico.«Secondo lei dovremmo fare le bombe atomiche quando i nostri cittadini sono aggrediti sotto casa? L’immigrazione irregolare porta delinquenza. Noi vogliamo investire per aumentare gli organici delle forze dell’ordine e per estendere l’uso del taser. Non per fare la guerra in Europa. Lì serve la diplomazia. Non certo mandare i nostri uomini e donne in Ucraina a combattere contro la Russia. Quanto a Israele e Gaza? Beh, pure lì prudenza prima di ogni generalizzazione. Israele è l’unica democrazia lì, da quelle parti. Certo che a pagare non devono essere i civili».Il taser può essere pericoloso. Nessuna autocritica?«Il taser è uno strumento molto efficace ed io sono d’accordo anche per darlo a tutte le polizie locali. In tutti i comuni. Pochi giorni fa a Ferrara, ad esempio, è stato fermato uno straniero che ha aggredito alcune persone prendendo anche a morsi le forze di polizia. I carabinieri grazie al taser l’hanno immobilizzato. Il taser non viene utilizzato contro le persone normali, ma contro chi delinque. È meno letale dell’arma da fuoco. E comunque se sei un delinquente ti porti dietro i rischi del mestiere. Fra cui le pericolose conseguenze del taser».Perché la destra vince nei Comuni piccoli e non nelle grandi città?«Nelle grandi città l’ideologia e il voto per appartenenza sono più radicati. Nei Comuni più piccoli si osserva e controlla maggiormente la qualità dell’amministrazione. Premiandola se va bene. C’è più pragmatismo. Le comunali non vengono viste come elezioni politiche. Però poi quando il centro-destra riesce a vincere il cittadino capisce ed apprezza la qualità dell’amministrazione. Come risultati siamo bravi. Nella città grande, quando è molto grande, prevale l’ideologia e il voto di opinione. Ma se fai bene nei piccoli Comuni poi vinci anche nei Comuni più grandi. Il caso di Ferrara è esemplare. Siamo arrivati lì dopo una storia di vittorie e buona amministrazione nei Comuni più piccoli. Ed anche sul sociale, su cui la sinistra fa tante chiacchiere, noi alla fine siamo più efficaci. Una casa popolare deve andare prima a un italiano o un anziano indigente. Lui per la sua comunità ha fatto sicuramente qualcosa di più rispetto allo straniero ultimo arrivato quasi sempre illegalmente. Il voto delle grandi città riflette talvolta dinamiche nazionali. Ma come centrodestra facciamo passi avanti un po’ ovunque».
Friedrich Merz (Ansa)
- I quattro pilastri sui cui si fondava la politica estera tedesca sono venuti meno. Pechino da junior partner è diventata una rivale. L’Europa non offre più un mercato di sbocco. E il riarmo annunciato fa paura a Parigi.
- La parola d’ordine ora è «ausgeben»: spendere. Merz rinnega il pareggio di bilancio e annuncia investimenti per 800 miliardi.
Lo speciale contiene due articoli.
Gianluca Sadun Bordoni
Lo studioso Gianluca Sadun Bordoni: «L’aggressività di coalizione ha dato vantaggi evolutivi ai gruppi che la esercitavano: la capacità di aggregarsi in società nasce da lì, come aveva intuito Freud. L’umanità diventa più pacifica. Ma gli Stati no».
L'infettivologa Chiara Valeriana
L’infettivologa Chiara Valeriani: «Oltre ai giovanissimi, sono colpite le persone tra i 45 e i 60 anni. Le case farmaceutiche preferiscono medicine che cronicizzano i virus a quelle che li debellano».