2018-09-28
Boeing vince il mega appalto degli addestratori Usa. Stavolta Leonardo ha scelto il partner sbagliato
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Neppure trenta ore dopo aver festeggiato la scelta dell'elicottero MH-139 per l'Usaf con il colosso aerospaziale statunitense, la stessa azienda americana vince l'appalto per la costruzione dell'addestratore T-X che si basa però sul progetto originale della svedese Saab. Una scelta annunciata che ha tagliato fuori il nostro T-100, versione dedicata dello M-346.La gara era iniziata una decina di anni fa con quattro pretendenti: Boeing-Saab con il T-X, Leonardo-Raytheon con il T-100; Lockheed-Martin e la coreana Kai per il T-50, e Northrop-Grumman con l'inglese Bae. Con il ritiro delle ultime due nel febbraio 2017 la posizione dell'aeroplano di Leonardo era stata rivalutata, ma con un po' di realismo bisogna ammettere che, oltre lo MH-139, le possibilità di vincere anche questa maxi commessa da 9,2 miliardi di dollari per oltre 350 aeroplani e 45 simulatori a sostituzione degli obsoleti T-38 Talon entro il 2035 erano poche fin dall'inizio per diversi motivi, nonostante la validità tecnica del nostro aeroplano. In primis Boeing è stata tra i finanziatori della campagna elettorale di Trump, dunque il partner favorito, e poi agli americani non era piaciuta la lite improvvisa tra Leonardo e Raytheon dello scorso anno, avvenuto a causa della diversa visione sui costi e sul prezzo finale dell'aeroplano. Raytheon giudicò troppo elevato il prezzo del velivolo proposto da Leonardo, non competitivo con quello che stavano per offrire i concorrenti, favoriti dalla volontà dell'Amministrazione Trump di privilegiare i prodotti totalmente «made in USA» anche se ciò era chiaro anche in tutte le commesse militari approvate da Obama.In realtà la comunità aeronautica italiana aveva sempre criticato la scelta di un partner come Raytheon, non per questioni tecnologiche bensì di dimensioni e livello di coinvolgimento nella Difesa Usa. Il progetto T-X, seppure tecnicamente più immaturo del T-100, ricalca per configurazione e filosofia operativa lo stile americano degli addestratori e non ha il peccato originale di essere un discendente, seppur ormai lontano, dello Yak 130 arrivato in Italia nel 1991. E pensare che mentre lo M-346 da ciu derica il T-100 è già in servizio con l'Aeronautica Militare, a Singapore, Israele e in Polonia, il T-X è stato realizzato per ora in soli due esemplari, anche se nelle intenzioni delle aziende coinvolte nell'impresa potrà anche esserci la creazione di una versione destinata all'aviazione svedese. «L'annuncio di oggi rappresenta il culmine di cinque anni di dedizione da parte del team Boeing e Saab», ha affermato Leanne Caret, presidente e Ceo di Boeing Defence, Space & Security. «È un risultato diretto del nostro investimento congiunto nello sviluppo di un sistema incentrato sui requisiti unici dell'Usaf. Prevediamo che T-X sarà un programma di successo per gran parte di questo secolo». Dalla Svezia è arrivato il commento di Håkan Buskhe, presidente e Ceo di Saab: «Questa selezione consente alle nostre due società di mantenere un impegno che abbiamo stipulato insieme quasi cinque anni fa, è un risultato importante per la nostra partnership con Boeing e il nostro team congiunto, e non vedo l'ora di consegnare il primo velivolo addestratore all'Usaf».Sul piano industriale il nuovo aeroplano sarà realizzato per il 90% negli Stati Uniti e coinvolgerà maestranze in 34 Stati generando 17.500 posti di lavoro. Inizialmente il contratto vedrà il versamento di 813 milioni di dollari, coprirà lo sviluppo ingegneristico e le attrezzature di produzione per costruire i primi cinque velivoli e sette simulatori.A vincere tutto con la Difesa Usa e con due partner internazionali differenti è stata quindi Boeing, ovvero l'America che il suo presidente vuole rifare grande. Per noi una lezione sul saper scegliere meglio i partner industriali evitando i troppi cambi di management che Finmeccanica e poi Leonardo ha subito nell'ultimo decennio con inevitabili ripercussioni e comprensioni della situazione. Bastava ripassare meglio la storia: nel campo degli addestratori l'Italia ha già vissuto sconfitte simili negli Usa, come ci ricordano le vicende di Aermacchi e Siai Marchetti che si presentarono alcuni decenni fa negli States con i loro MB-339 ed S-211 supportati rispettivamente da Lockheed e Grumman, perdendo ugualmente. Oggi i due aerei sono lo M-346, successore del 339, e lo M-345 derivato proprio dal 211. E abbiamo bisogno di venderne.
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
A Fontanellato il gruppo Casalasco inaugura l’Innovation Center, polo dedicato a ricerca e sostenibilità nella filiera del pomodoro. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini e il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta. L’hub sarà alimentato da un futuro parco agri-voltaico sviluppato con l’Università Cattolica.
Casalasco, gruppo leader nella filiera integrata del pomodoro, ha inaugurato oggi a Fontanellato il nuovo Innovation Center, un polo dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel settore agroalimentare. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la competitività del Made in Italy e promuovere un modello di crescita basato su innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini, il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta e il management del gruppo. Una presenza istituzionale che sottolinea il valore strategico del progetto.
Urso ha definito il nuovo centro «un passaggio fondamentale» e un esempio di collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni. Per Marco Sartori, presidente di Casalasco Spa e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, l’hub «non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio», pensato per ospitare idee, sperimentazioni e collaborazioni capaci di rafforzare la filiera.
L’amministratore delegato Costantino Vaia parla di «motore strategico» per il gruppo: uno spazio dove tradizione e ricerca interagiscono per sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale. Tamagnini, alla guida di FSI – investitore del gruppo – ricorda che il progetto si inserisce in un percorso di raddoppio dimensionale e punta su prodotti italiani «di qualità valorizzabili all’estero» e su una filiera sostenibile del pomodoro e del basilico.
Progettato dallo studio Gazza Massera Architetti, il nuovo edificio richiama le cascine padane e combina materiali tradizionali e tecnologie moderne. I mille metri quadrati interni ospitano un laboratorio con cucina sperimentale, sala degustazione, auditorium e spazi di lavoro concepiti per favorire collaborazione e benessere. L’architetto Daniela Gazza lo definisce «un’architettura generativa» in linea con i criteri di riuso e Near Zero Energy Building.
Tra gli elementi distintivi anche l’Archivio Sensoriale, uno spazio immersivo dedicato alla storia e ai valori dell’azienda, curato da Studio Vesperini Della Noce Designers e da Moma Comunicazione. L’arte entra nel progetto con il grande murale di Marianna Tomaselli, che racconta visivamente l’identità del gruppo ed è accompagnato da un’esperienza multimediale.
All’esterno, il centro è inserito in un parco ispirato all’hortus conclusus, con orti di piante autoctone, una serra e aree pensate per la socialità e il benessere, a simboleggiare la strategia di sostenibilità del gruppo.
Casalasco guarda già ai prossimi sviluppi: accanto all’edificio sorgerà un parco agri-voltaico realizzato con l’Università Cattolica di Piacenza, che unirà coltivazioni e produzione di energia rinnovabile. L’impianto alimenterà lo stesso Innovation Center, chiudendo un ciclo virtuoso tra agricoltura e innovazione tecnologica.
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Da sinistra in alto: Piero Amara, Catiuscia Marini, Sergio Sottani e Luca Palamara (Ansa)
Ansa
A Chisinau gli azzurri faticano a sfondare il muro moldavo e sbloccano solo negli ultimi minuti con Mancini e Pio Esposito. Arriva la quinta vittoria consecutiva della gestione Gattuso, ma per la qualificazione diretta al Mondiale si dovrà passare dai playoff di marzo.