2020-01-30
Leonardo si prende gli elicotteri svizzeri dell'ingegnere «matto»
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Miglior notizia per l'industria italiana dell'ala rotante non poteva arrivare da Anaheim (California), dove è in corso HAI2020, il salone dedicato agli elicotteri più importante del mondo. Leonardo ha firmato un contratto con la svizzera Lynwood AG acquisendo il 100% della società elicotteristica Kopter Group AG. Si tratta di un'azienda nata nel 2007 dall'idea dell'imprenditore Martin Stucki con un progetto ambizioso quanto lungimirante: realizzare elicotteri monomotore innovativi dal punto di vista strutturale e prestazionale, abbandonando la progettazione classica e ripartendo da un "foglio bianco". Alla sua prima apparizione pubblica, all'edizione 2008 di HAI l'azienda si chiamava Marenco Swiss Helicopter e presentò un mezzo volante denominato Skye-09 con il fondo della cabina completamente trasparente sorretto da travi in carbonio. Come sempre avviene nel piccolo mondo dei costruttori, legato a canoni progettuali classici, Stucki venne visto come un matto in certa di finanziatori e gli svizzeri non furono presi troppo sul serio, mentre tra eventi, errori, accelerazioni e frenate, Marenco Swiss Helicopters non ha mai smesso di credere nel suo progetto e dal primo febbraio 2018 è diventata Kopter, abbandonando il suo fondatore, legato all'ingegneria, per assumere un carattere di azienda globale del comparto elicotteristico. Stucki qualche anno prima aveva cominciato ad attrarre competenze e talenti tecnici proprio da AgustaWestland, che stava diventando Leonardo dopo aver attraversato momenti bui con la vicenda-farsa degli elicotteri (non) venduti all'India, e anche competenze manageriali da Eurocopter che era da poco era divenuta Airbus, come l'attuale Ceo di Kopter Andreas Lowenstein.Con questa mossa Leonardo potrà rafforzarsi sia nel comparto della progettazione innovativa, con ingegneria fresca che porterà nuove contaminazioni tecniche, sia dal punto di vista commerciale, potendo ampliare la gamma e mantenere la leadership di taluni segmenti di mercato.Kopter, che anni fa mostri sacri dell'elicotteristica come Bell, Sikorsky, MD Helicopters e Airbus guardarono dall'alto in basso, rimanendo un'entità a sé seppur coordinata da Leonardo consentirà l'accelerazione di sviluppi tecnologici importanti. Si pensa alla propulsione ibrido-elettrica ma è soltanto una delle carte sul tavolo. Il mercato dell'ala rotante, a differenza di quello degli aeroplani, è quasi completamente asservito al lavoro aereo, dove la domanda di mezzi migliori è costante ma nel quale bisogna arrivare con i prodotti giusti dal punto di vista delle prestazioni, ma anche con macchie volanti tecnologicamente maturi, ovvero affidabili. E Leonardo elicotteri (AgustaWestland, per la verità) con il best seller AW139 e la scelta della US Navy per il TH119 l'ha dimostrato ampiamente.Il prezzo di acquisto della Kopter da parte italiana comprende una quota fissa del valore di 185 milioni di dollari e alcune clausole vincolanti legate a determinati risultati sul progetto SH09 (Earn-Out) a partire dal 2022. Kopter, che dà lavoro a circa 300 persone, ha sede operativa di Wetzikon (Zurigo) e un centro di ricerca a Monaco di Baviera. L'elicottero SH09 vola dal 2014 e sta completando l'iter di certificazione con le autorità aeronautiche per poi essere prodotto in serie e consegnato ai circa 70 clienti che lo hanno ordinato, di fatto scommettendo su questo progetto. Porta fino a otto passeggeri, vola a 260 km/h su distanze fino a 800 km e costa circa 4 milioni di dollari. Kopter con questa acquisizione potrà produrlo anche in Italia a Vergiate, ma soprattutto negli stabilimenti Leonardo di Philadelphia per poter aggredire con forza il mercato americano che, a differenza di quello europeo, è molto dinamico nel segmento degli elicotteri con un solo motore, in questo caso la turbina Honeywell Hst-900 da 820 cavalli per un peso di 153 kg. Leonardo amplia la sua gamma e acquista forza tecnologica e commerciale nei confronti di Airbus, acquistando quello che sarebbe diventato un concorrente.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
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