2024-09-08
Legali di Sangiuliano pronti all’attacco: «Tentata estorsione e pressioni illecite»
Gennaro Sangiuliano (Ansa)
L’avvocato Salvatore Sica: «Denuncia pronta». La rivale ora sembra voler aizzare i pm per svelare segreti. L’ex marito: «Lei è un incubo».Genny metallurgico ferito nell’onore (e non solo) va in battaglia: Salvatore Sica, il legale dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, annuncia che tra pochi giorni verrà presentata una denuncia alla magistratura contro Maria Rosaria Boccia: «La denuncia è in via di elaborazione», spiega Sica, «e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrano l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. È innegabile che l’ex ministro», aggiunge Sica, «a mio modo di vedere, è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia, - ma la decisione spetterà ai magistrati - che prefigurano il reato di tentata estorsione. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda, che è e resta privatissima». Ferito non solo nell’onore, dicevamo: ieri Dagospia ha rivelato che Sangiuliano potrebbe essere stato colpito in testa durante una lite dalla sua quasi consigliera all’inizio di agosto, un acceso diverbio che sarebbe stato provocato da un viaggio in Egitto con la moglie. Un evidente segno sul cranio di Sangiuliano è stato in effetti notato da milioni di telespettatori durante la tragica intervista-confessione al Tg1, che doveva salvare il ministro e invece lo ha definitivamente affossato. Difficilmente sapremo come si sono svolti effettivamente i fatti: la Gennareide si arricchisce ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, di nuovi spunti di interesse. Cosa farà ora Sangiuliano? Chi lo conosce bene dice alla Verità che un suo ritorno in Rai è «probabile, ma è troppo presto per dire qualcosa»: del resto, l’ex ministro dovrebbe rientrare da direttore, e dunque bisognerebbe fargli spazio liberando una casella adeguata al suo ruolo. Al di là delle note di colore, a tenere col fiato sospeso il centrodestra di governo sono le eventuali informazioni delle quali la Boccia potrebbe essere entrata in possesso. Tra le varie dichiarazioni rilasciate a La7 l’altra sera, alcune sono particolarmente pesanti: «O il ministro racconta la verità», dice la Boccia, «o sarò costretta io a raccontarla, però poi cadrebbero nel racconto tante altre donne. Ho ascoltato telefonate. Ho letto messaggi. Poi ci sono dei dettagli che conosco e che potrebbero aiutare la ricostruzione. Ci sono dei messaggi del ministro mandati a me». La Boccia parla poi di «ricatto» per la mail con la quale il direttore di un settimanale avverte Sangiuliano di essere in possesso di alcune foto che ha scelto di non pubblicare. Di «ministro sotto ricatto» la pompeiana aveva già scritto sui social e parlato in altre interviste. Per farla breve: o che arrivi la denuncia di Sangiuliano, o che qualche Procura si muova d’ufficio di fronte a queste esternazioni, la Boccia prima o poi, più prima che poi, dovrà spiegare a un pubblico ministero il senso delle sue frasi, fornire le prove o chiamare in causa altre persone. Potrebbe essere proprio questo il suo obiettivo: se Maria Rosaria ha effettivamente registrazioni, screenshot o messaggi audio, dovrà consegnarli, e a quel punto l’eventuale diffusione non sarebbe più sua responsabilità. Se poi la Boccia fornisse notizie di reato apprese de relato, i magistrati aprirebbero i relativi fascicoli. La credibilità della bionda pompeiana è stata messa in discussione dall’ex marito Marco, che a 4 di Sera, programma condotto da Paolo Del debbio su Rete 4, ha affermato: «Quello che passerà Sangiuliano non se lo può neanche immaginare. Se vuole le lascio il numero del mio avvocato», ha aggiunto l’ex consorte della Boccia, «che mi sta curando il divorzio dopo dieci anni con la signora, e non dottoressa, signora e ripeto signora».Tornando a Sangiuliano, i messaggi di solidarietà che il ministro ha ricevuto pubblicamente sono senz’altro sinceri, ma non possiamo non registrare anche qualche commento soddisfatto nel centrodestra per il ko del ministro. Sangiuliano, infatti, in questi due anni aveva allargato il suo consenso anche in chiave politica ed elettorale, un consenso cresciuto a dismisura soprattutto nella «sua» Campania. Sangiuliano aveva presidiato la regione promuovendone e valorizzandone il patrimonio culturale: una presenza costante, che ne aveva fatto un punto di riferimento indispensabile del partito e del centrodestra (Genny era uno dei due ministri campani, insieme a Matteo Piantedosi). In molti vedevano in Sangiuliano il miglior candidato possibile per il centrodestra alle prossime Regionali. Alle ultime Europee, Sangiuliano ha voluto anche «contarsi», sostenendo la candidata di Fdi nella circoscrizione Sud Raffaela Docimo, che contro ogni scetticismo ha ottenuto, pur non essendo eletta, un risultato lusinghiero: ben 34.453 preferenze. La stessa Docimo che, da componente più anziana del board della Fondazione del Maxxi di Roma, ne ha assunto la guida dopo la nomina di Alessandro Giuli come ministro della Cultura.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.