2020-11-23
L’ecologismo è nemico dell’uomo e del creato
Papa Francesco e Greta Thunberg (Ansa)
Anche nella Chiesa va di moda questa corrente di pensiero che adora l'aborto, perché vede in ogni bambino un assassino del clima. Il compito dei cristiani non è distribuire ai bisognosi cerotti e amuchina, ma portare l'unico attraverso cui si ottiene la salvezza: Cristo.Per capire quali sono le conclusioni del sinodo dell'Amazzonia e tutto il senso del papato di Bergoglio vale la pena di leggere il testo di Matteo D'Amico, Apostasia verde. Dalla «Laudato si'» al Sinodo sull'Amazzonia: l'ecologismo di papa Francesco e la distruzione della fede cristiana. Il libro è imperdibile, dato che l'autore ha affrontato centinaia di pagine di scrittura sciatta e di una noia abissale per spiegarci come la Laudato si' sia uno dei testi più prolissi, vuoti, incolori, inconsistenti e banalmente sottomessi alla ideologia ecologista dominante. Nelle conclusioni del sinodo manca il più piccolo riferimento al fine per il quale Cristo ha istituito la Chiesa: la salvezza delle anime, salvezza cui si arriva attraverso Cristo, i sacramenti, il Vangelo, la Messa e l'Eucarestia. Al sinodo non si è parlato né di peccato, né di redenzione, né di giudizio di Dio, né di vita eterna, mentre si è negato Cristo a coloro che non lo hanno, rifiutando di convertirli. Questa è la negazione del cristianesimo, annegato nella panna montata di una misericordia appiccicaticcia e anticristica.L'ecologia è una scienza, esattamente come la biochimica, la fisiologia e l'astronomia. L'ecologia quindi, come ogni scienza, è profondamente religiosa perché mostra l'equilibrio del creato. San Tommaso d'Aquino ha ricordato che tra i doveri del cristiano c'è la conoscenza della scienza, dato che attraverso la scienza conosciamo il creato e il creato è opera di Dio. È evidente che quando noi vediamo la stampa di un bambino inglese di otto anni che lavora in una miniera di carbone inglese dell'800, oppure la fotografia di un bambino del Burkina Faso che a otto anni lavora nelle odierne miniere d'oro, comprendiamo che un equilibrio sacro è stato violato. Quando paragoniamo le periferie industriali delle megalopoli ai filari di cipressi e di ulivi delle campagne toscane è evidente che un equilibrio sacro è stato violato. L'ecologismo è una deformazione semianalfabeta dell'ecologia. L'ecologismo vede nell'essere umano il parassita del pianeta, soprattutto l'essere umano occidentale. L'ecologismo raccomanda di non fare figli e se proprio si cede a questa bizzarra voglia, farne uno solo. La Germania è tappezzata di manifesti di una giovane donna con due bambini, che è definita killer del clima. L'ecologismo adora l'omosessualità e adora l'aborto perché odia il neonato. Paladina dell'ecologismo è la fanciullina Greta Thunberg, campionessa mondiale di salto della scuola e quindi deliziosamente semianalfabeta, perché solo una persona semianalfabeta può parlare in buona fede di ecologia senza nominare la parola Cina. La fanciullina è estremamente cara al cuore di tutte le élite: ha parlato alla Comunità europea, se n'è andata all'Onu sopra una barca a vela costata quanto un piccolo ospedale africano, è stata ovviamente ricevuta da Bergoglio ma soprattutto, è il caso di ricordarlo, il 21 gennaio 2020 è stata ricevuta a Davos. Davos è una ridente cittadina della Svizzera tedesca dove si riunisce il World economic forum, che tradotto in parole povere possiamo indicare come il foro dei nuovi (molto) ricchi e dei nuovi (molto) potenti. Il ricco e potente classico con i suoi quattrini e con il suo potere si faceva gli affari suoi, oppure, se aveva deciso di salvarsi l'anima, finanziava la costruzione del duomo di Orvieto o della cattedrale di Chartres. I nuovi ricchi e nuovi potenti invece devono costruire il mondo nuovo, la quarta rivoluzione industriale con la digitalizzazione completa dell'economia, con l'annientamento completo delle divisioni, anche quelle tra una famiglia e l'altra, quindi niente più famiglie; anche quelle tra una nazione all'altra, quindi niente più nazioni; anche quelle tra una religione l'altra, quindi niente più religioni. Come spiega il simpatico fondatore dell'amena combriccola, Klaus Schwab, nel suo testo Covid-19, the Great reset, la pandemia è una meravigliosa occasione per resettare, cioè annientare la civiltà attuale. Al costo di poche decine di milioni di disoccupati si potrà distruggere la piccola e media impresa, che fa disordine, a favore della grande impresa, che è più ordinata, con tutte le produzioni trasferite in Cina. Se ci avete fatto caso Mario Draghi, già qualche anno fa, aveva sottolineato quanto sia importante distruggere la piccola e media impresa, che fa disordine, a favore di quelle ciclopiche. Il Covid ha fatto una grossa parte di lavoro ma solo una parte. Avete notato che durante i cosiddetti lockdown, mentre il nostro sistema immunitario e la nostra economia morivano, le graziose madame di Bruxelles Ursula von der Leyen e Christine Lagarde continuavano a parlare dei problemi del clima. Fermare l'economia non basta. Per distruggere la civiltà occidentale occorre il blackout. Occorre che manchi la corrente. La Francia sta chiudendo le sue centrali nucleari. Ecco perché Greta è così importante. Ecco perché parla e straparla di ecologismo la Chiesa, che non è più ancilla Domini, serva di Dio, ma è diventata ormai in tutto e per tutto ancilla hominum, serva degli uomini, serva del potere temporale, come giustamente sottolinea Danilo Quinto, che in un omonimo libro ha creato questo neologismo. Il sinodo dell'Amazzonia, insieme a tutto ciò che lo ha accompagnato, dimostra più di ogni altra cosa il gravissimo stato di necessità in cui si trova oggi la Chiesa cattolica, con i vescovi e il Papa stesso impegnati a demolire il poco che restava di intatto a livello dottrinale, incuranti del bene delle anime a loro affidate, completamente sottomessi alle ideologie e ai poteri mondani più avversi alla religione cristiana. Tutta la storia della cristianità è stata caratterizzata dalla contrapposizione di due poteri: lo Stato e la Chiesa. Dal Concilio vaticano II invece la Chiesa comincia a essere sempre più serva del potere temporale, i papi vanno a parlare all'Onu senza mai nominare Cristo e ne seguono l'agenda. Ora la Chiesa è direttamente serva dell'élite. Questo crea il Leviatano.Virus e Leviatano è il titolo dell'ultimo libro di Aldo Maria Valli. Il virus è il Covid-19. Il Leviatano nasce nella mitologia fenicia come rappresentazione del caos primitivo, compare nella Bibbia come serpente guizzante e tortuoso o come simbolo della potenza dei faraoni d'Egitto e delle potenze nemiche di Dio. Aldo Maria Valli fa riferimento al libro più conosciuto dello scrittore inglese Thomas Hobbes: il Leviatano è lo Stato, uno Stato onnipotente, che stringe in una mano lo scettro e nell'altra il pastorale, in una situazione in cui la Chiesa e lo Stato non sono più in dissidio tra di loro perché lo Stato ha cortesemente inghiottito la Chiesa. Torniamo allo strano sinodo dell'Amazzonia, dove è stato proposto il protocollo amazzonico di evangelizzazione. In 53 anni in Amazzonia, non è stata battezzata nemmeno una persona, ma sono stati distribuiti cerotti e amuchina, nella ferma convinzione che Cristo sia morto in croce per fondare una onlus. E non per salvare le anime. Cristo è divisivo. La nuova Chiesa 3.0 non converte più nessuno. Ospiti d'onore del sinodo: Jeffrey Sachs, economista americano, e Ban Ki-moon. Nessuno dei due è cattolico ed entrambi adorano l'aborto perché ogni nuovo bambino è un potenziale killer del clima. Al sinodo dell'Amazzonia la nuova Chiesa 3.0 ha cinguettato che dobbiamo obbedire all'Onu e l'Onu ha due parole d'ordine: contraccezione chimica e aborto, oltre alla protezione del clima in pericolo, secondo il verbo di una semianalfabeta, mediante la distruzione della civiltà occidentale. La nostra. Il Nemico è dentro le porte.
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