2023-06-24
Le toghe milanesi suonano la sveglia: «La Gpa è mercificazione del corpo»
Annullato l’atto di nascita per due padri, rimandate tre mamme. Ma Giuseppe Sala non ci sta.A Milano non si è perso tempo. Tre giudici dell’ottava sezione del tribunale civile, Enrica Alessandra Manfredini, Laura Maria Cosmai ed Elisabetta Stefania Stuccillo, hanno annullato la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino nato all’estero da maternità surrogata, accogliendo il ricorso della Procura che chiedeva di invalidarlo in quanto erano indicati sia il genitore biologico, sia il genitore intenzionale di una coppia omogenitoriale maschile. Per altre tre situazioni, riguardanti la trascrizione dell’atto di riconoscimento dei figli di coppie di donne che avevano fatto ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita all’estero, e per le quali la Procura pure chiedeva l’annullamento, il tribunale ha rinviato ogni decisione. Servirà un «altro procedimento», di «rimozione dello stato di figlio», da parte della madre intenzionale. Illuminante, la motivazione dell’annullamento nel caso della coppia formata da due uomini, dettato per i giudici della sezione famiglia dalla «legittima finalità di disincentivare il ricorso alla pratica della maternità surrogata, che offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane, assecondando un’inaccettabile mercificazione del corpo, spesso a scapito delle donne maggiormente vulnerabili sul piano economico e sociale».Tre donne togate hanno centrato la questione: l’abominio dell’utero in affitto, vietato per legge nel nostro Paese, e l’impossibilità di definire genitore l’uomo privo di un legame biologico con un bambino. Precisano a chiare lettere: «Va escluso che il desiderio di genitorialità, attraverso il ricorso alla procreazione medicalmente assistita lasciata alla autodeterminazione degli interessati, possa legittimare un presunto diritto alla genitorialità comprensivo non solo del se e del quando, ma anche del modo». Altro che diritti delle coppie di uomini che vogliono pure sentirsi padri, a Milano si è voltato pagina. Mentre a Padova, dove ieri le mamme Arcobaleno hanno organizzato una protesta davanti al Palazzo di giustizia, siamo solo all’impugnazione dei certificati di nascita dei 33 figli di coppie omogenitoriali. Certo, un passo in avanti, per frenare la corsa alle trascrizioni del sindaco dem di Padova, Sergio Giordani, che dal 2017 le rende valide, ma serve un annullamento per riportare la legalità anche nelle anagrafi comunali. Inutile appellarsi ai diritti dei minori che risulterebbero calpestati. Come sottolineano i giudici milanesi, «l’automatismo del riconoscimento del rapporto di filiazione con il genitore di intenzione, sulla base del contratto di maternità surrogata e degli atti di autorità straniere che riconoscono la filiazione risultante dal contratto, non è funzionale alla realizzazione del miglior interesse del minore, semmai attua quello degli adulti che aspirano ad avere un figlio a tutti i costi». Il nostro ordinamento già tutela «rapporti di filiazione non originati dalla genetica», con lo strumento dell’«adozione in casi particolari», ovvero della stepchild adoption che, ricordano le magistrate, «consente al bambino, nato a seguito di maternità surrogata […] di mantenere, con il riconoscimento dello status di figlio, la relazione affettiva e di cura già di fatto instaurata e consolidata con il partner del genitore biologico».In pieno clima di pride, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha deciso di esprimere la sua contrarietà alle toghe: «L’amministrazione valuterà la possibilità di intervenire nel giudizio che, con ogni probabilità, si instaurerà nuovamente dinanzi al tribunale di Milano».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.