2020-12-22
Le siringhe di Arcuri snobbate pure dall’Ema
Nelle sue linee guida sul rimedio di Pfizer, l’agenzia Ue (come l’americana Fda) non fa alcun cenno alle costose e introvabili luer lock, scelte dal commissario. Solo il Canada le richiede, però autorizza quelle da 3 millilitri, più economiche e reperibiliAnche l’Ema, che due giorni fa ha dato il via libera condizionato all’anti Covid di Pzifer Biontech, non fornisce indicazioni sulle siringhe da utilizzare per iniettare il vaccino. La Verità aveva svelato che il documento di 29 pagine per gli operatori sanitari, pubblicato sul sito della Food and drug administration (Fda), l’agenzia normativa degli Stati Uniti, non include le luer lock volute in Italia dal commissario Domenico Arcuri. Come per gli americani, che hanno iniziato prima la campagna di vaccinazione, adesso sono disponibili anche da noi le informazioni sul prodotto approvato dal Chmp, ovvero il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea del farmaco. Del vaccino, il cui nome commerciale è Comirnaty, si illustrano efficacia, controindicazioni, abbondano le raccomandazioni sulle temperature a cui conservarlo, le modalità di scongelamento e di preparazione, ma quando si arriva alla somministrazione, si legge unicamente: «Prelevare la dose necessaria di 0,3 ml di vaccino diluito utilizzando un ago sterile». Di luer lock non c’è traccia. La Pfizer, interpellata ai primi di dicembre dagli inviati della trasmissione Tagadà su La 7 e di Mediaset, già aveva precisato che il suo vaccino «richiede l’utilizzo di siringhe e aghi comunemente utilizzati nelle vaccinazioni». Per l’Ema, come per la Fda, le siringhe evidentemente non sono un problema. E ci mancherebbe, potremmo aggiungere, considerate le incognite ben più grandi su come si riuscirà a garantire le dosi a tutti i Paesi. Rimane dunque inspiegabile il perché della scelta del commissario straordinario per l’emergenza (a quanto risulta, suggerita dai tecnici del ministero della Salute), di inserire siringhe costose nel bando per 157 milioni di pezzi. Arcuri continua a definire le luer lock «più precise e performanti», malgrado sia stato smentito da imprenditori del settore che negano una maggiore precisione rispetto alle «tubercoline» o siringhe standard. È arrivato perfino a sostenere che la Food and drug administration avrebbe autorizzato l’utilizzo fino a sette dosi di vaccino eccedente per fiala, affermando che «per fare questo sono necessari aghi e siringhe specifiche, ovvero le famose luer lock che sono quelle che noi abbiamo acquistato». La Fda, invece, si è limitata a dire che sta lavorando con l’azienda farmaceutica per definire il problema di vaccino extra nelle fiale, e che intanto si potevano utilizzare tutte le dosi ottenibili. Nessun cenno a siringhe che possano essere più indicate a prelevare un maggior numero di dosi. Nel frattempo la Pfizer se ne è uscita con un manualetto, che elenca cosa serve per vaccinare. Al capitolo somministrazione, fa riferimento a una «siringa luer lock da 1 ml» e ad «aghi appropriati per una iniezione intramuscolare». Quindi l’azienda, che aveva negato un tipo specifico di presidio per il suo vaccino, in realtà lo mette nero su bianco. Ma non ovunque. Infatti, nella Checklist raccomanda di fare comunque riferimento alle sue piattaforme cvdvaccine.com, riservate agli operatori sanitari dei vari Paesi. E sorpresa, in quelle destinate a Stati Uniti, Emirati Arabi, Kuwait, Bahrein, Singapore, Oman, Qatar, le schede sono tutte uguali a quelle indicate dalla Fda. Contengono molte precisazioni, ma nessuna sul tipo di siringa consigliato. Per Israele, non è dato saperlo perché l’accesso è riservato ai sanitari, l’Europa ancora non compare nell’elenco, invece per il Canada si legge questo suggerimento: «Aspirare 0,3 ml di vaccino diluito in una nuova siringa luer lock sterile da 1 ml adatta iniezione intramuscolare. Se non è disponibile una siringa luer lock da 1 ml, va bene anche una siringa luer lock da 3 ml». Se Arcuri, dietro suggerimento del ministero della Salute, voleva proprio seguire le indicazioni della Pfizer, peraltro non omogenee, anzi, contraddittorie, poteva almeno inserire le siringhe da 3 ml nel primo lotto destinato alla somministrazione del vaccino. Si tratta di luer lock meno costose, il prezzo sul mercato è circa la metà rispetto a quelle da 1 ml chieste nel bando (150 milioni di pezzi, più 7.000 da 2 e da 10 ml destinate alla diluizione). E se ne trovano anche in maggior quantità, come si visto scorrendo le offerte delle aziende che sono state ammesse alla gara. Due soli possibili fornitori, infatti, riescono a garantire subito consegne di quelle da 1 ml. Sono la Red Lotus di Hong Kong, che ne offre 4 milioni al 31 dicembre, 8 milioni a metà gennaio 2021 e altrettanti entro il 31 di quel mese, tutte al prezzo di 0,44 euro. E l’italiana Dealfa, che ne offre 3 milioni a fine dicembre e altrettanti al 15 gennaio a 0,12 euro, mentre per i 4,7 milioni di luer lock che garantisce di consegnare entro il 31 gennaio il prezzo si abbassa ancor più: 0,06 euro. Per trovare altri possibili fornitori di queste specialissime siringhe, che altri Paesi non acquistano per vaccinare, bisogna andare a consegne non prima del 28 febbraio. Se invece guardiamo le offerte per il secondo lotto, a parte i quantitativi elevati fin da subito, sono i prezzi che cambiano completamente. La stessa Red Lotus che chiede 0,44 euro per le siringhe da 1 ml, ne chiede 0,01 per quelle da 3 ml. Proprio come quelle contemplate sui siti ufficiali della Pfizer. Non ci resta che attendere le indicazioni per l’Europa, ma nel frattempo restiamo con il medesimo interrogativo: Arcuri non poteva fare un bando per siringhe poco costose e più facilmente disponibili, per una campagna di vaccinazione che già si annuncia assai incerta?
Roberto Cingolani, ad di Leonardo (Getty Images)
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