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L’avvocato invisibile gestiva la cassaforte

L’avvocato invisibile gestiva la cassaforte
Ansa
  • Schivo e riservato, Alberto Bianchi tirava le fila della fondazione che ha pompato il denaro fondamentale per il decollo del renzismo, Con l'ascesa di Matteo, di cui ha sempre difeso il babbo sul caso Consip, ha ottenuto nomine pesanti come quella nel cda Enel.
  • Bianchi nell'era renziana di Consip ha avuto 756.000 euro di consulenze. Nel 2017 la Corte dei conti passò ai raggi x 390.000 euro di commesse della centrale acquisti statale al legale che finanziava la Leopolda. Gli incarichi lievitarono quando il dg era Luigi Marroni, manager in quota Rottamatore.
  • E ora lo scissionista si fa l'aziendina. Farà fruttare le sue doti di parolaio. La Digistart srl serve per fatturare i compensi per le conferenze in Qatar e Sudafrica.

Lo speciale comprende tre articoli.

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Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, risponde al Maestro Riccardo Muti e si impegna a lavorare con il ministero degli Esteri per avviare contatti ai più alti livelli con la Francia per riportare a Firenze le spoglie del grande compositore Cherubini.

Emiliano lascia la Puglia «in rosso». Le partecipate non badano a spese
Michele Emiliano (Ansa)
Taxi, consulenze, personale: le società della Regione sforano ancora i limiti di budget.

A giugno scorso la Corte dei Conti era stata chiara: in Puglia le centinaia di società partecipate e controllate che hanno come principali azionisti gli enti pubblici pugliesi hanno costi e perdite molto pesanti. Nel resoconto era scritto che migliorava il costo del lavoro, ma cresceva in maniera impressionante il livello dei debiti che aveva superato i due miliardi di euro, e così la Regione governata da Michele Emiliano doveva pensare a un piano di risparmio, soprattutto su voci come noleggio auto, taxi e consulenze.

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Lo ha detto il co-presidente dei Conservatori e Riformisti europei Nicola Procaccini, in un’intervista a margine degli Ecr Study Days a Roma.

Auto ibride, ora l’Ue cambia idea. Rinvio di cinque anni dei divieti
iStock
La pressione di Italia e Germania induce la Commissione a una maggiore prudenza.

Il 16 dicembre, salvo ripensamenti, la Commissione europea presenterà la revisione del regolamento in materia di emissioni delle autovetture, la famigerata norma che impone lo stop alle auto con motore a combustione interna dal 2035.

Secondo l’agenzia Bloomberg, conterrà un rinvio di cinque anni del divieto di immatricolazione di auto con motore a scoppio, spostandolo al 2040, ma solo per i veicoli ibridi plug-in e quelli con range extender (auto elettriche con motore a carburante che aiuta la batteria). Le emissioni di questi veicoli potranno essere compensate grazie all’utilizzo di biocarburanti avanzati e dei cosiddetti e-fuel, nonché all’utilizzo di acciaio green nella produzione di veicoli.

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