2025-01-17
I giochi di Landini tagliano 5 miliardi di salari
Maurizio Landini (Imagoeconomica)
I no di Cgil e Uil al rinnovo del contratto di sanità, enti locali e scuola pubblica bloccano gli aumenti a 2,3 milioni di addetti. Il ministro Zangrillo: «Se la posizione dei due sindacati è questa non vedo spazi per altre intese». Nel privato a rischio l’accordo in Stellantis.Quanto costerà la contrapposizione ideologica che la Cgil, accompagnata dai fedelissimi della Uil, sta imponendo al sistema delle relazioni industriali del Paese? Un primo assaggio delle conseguenze dei no di Landini & Compagni l’abbiamo avuto con il mancato rinnovo del contratto dei dipendenti della sanità pubblica. Poco meno di 600.000 lavoratori che non vedranno lievitare le loro buste paga di 170 euro lordi al mese perché i sindacati ostili all’intesa non si sono accontentati di un incremento delle remunerazioni del 7%, ma pretendevano aumenti superiori al 15%. Parliamo del rinnovo del contratto 2022-2024, quindi già scaduto, che blocca anche i fondi pari a due miliardi che sono già stati stanziati in manovra per il rinnovo successivo, quello 2025-2027. Senza avere un piano B. Senza cioè che ci sia una proposta alternativa per evitare di affossare ancor di più il potere d’acquisto dei lavoratori della categoria. «Il rinnovo del contratto della sanità per il triennio 2022-2024», ha spiegato il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, a Radio 24, «avrebbe garantito ai lavoratori un aumento medio di 172 euro per 13 mensilità. Con la firma si sarebbe immediatamente aperta la trattativa per la tornata successiva, quella per il triennio 2025-27, che avrebbe previsto un ulteriore incremento salariale di 186 euro. Circa 360 euro in più in busta paga pari a un aumento del 14%». E non finisce qui, perché l’accordo saltato garantiva anche altre risposte alle numerose esigenze del comparto. «Questo contratto», ha precisato il responsabile della Pa, «prevede un’indennità di pronto soccorso di 240 euro mensili, che sarebbero diventati 300 nel 2025 e 366 nel 2026 e un aumento salariale mensile, per gli addetti del pronto soccorso superiore ai 500 euro. Si è mai visto, anche nel privato, un incremento del genere?». No. Ma il vero problema è che gli aumenti già messi nero su bianco sono andati in fumo senza che ci siano al momento margini di compromesso. «Se la posizione di Cgil e Uil al tavolo negoziale è questa», conclude Zangrillo, «francamente non vedo spazi ulteriori per altri rinnovi della Pa. Noi avevamo immaginato un percorso di rinnovi che avrebbe dato una continuità che non si è mai verificata, dimostrando con i fatti una grande attenzione verso il personale di un comparto che vive una situazione di emergenza. Sicuramente l’imminente rinnovo delle Rsu (ad aprile ndr) diventa un elemento di disturbo. Spero ci possa essere un sussulto di riflessione che ci consenta di trovare una sintesi nell’interesse dei lavoratori».Nella speranza, al momento davvero remota che possa succedere qualcosa, tocca tornare alla domanda di cui sopra: quanto costeranno i no di Cgil e Uil ai lavoratori? Detto dei 600.000 addetti alla sanità pubblica, tocca evidenziare che a inizio settimana entrerà nel vivo anche la trattativa per il rinnovo del contratto di circa 400.000 dipendenti delle Funzioni locali. Personale di Comuni, Regioni, Province ecc che però già da adesso sono consapevoli di dovere restare a bocca asciutta. Nella categorie infatti Cgil e Uil hanno la maggioranza, superano il 53% contro il 28,6% della Cisl, e quindi non devono neanche stringere accordi con una sigla autonoma, come successo nella sanità pcon gli infermieri del Nursing Up, per poter bloccare il tavolo. Dipende tutto da loro. E non c’è al momento una ragione al mondo che può far pensare a un passo indietro. Passo indietro che difficilmente arriverà anche per l’altro maxi-contratto del pubblico impiego, quello della scuola. Circa 1,3 milioni di lavoratori coinvolti. Qui la partita sarebbe aperta, perché da soli i sindacati di Landini e Bombardieri non arrivano al 50% più uno dei voti, ma è difficile pensare che cammin facendo abbiano difficoltà a trovare qualche compagno di strada che sia felice di esercitare un insperato potere di veto. Parliamo quindi di 2,3 milioni di lavoratori che hanno gli aumenti salariali bloccati per circa 5 miliardi di euro. A fronte di risorse già stanziate in manovra per i rinnovi superiori ai 10 miliardi di euro, da qui fino al 2030. Davvero incredibile. Soprattutto se si pensa al problema salariale che investe il Paese e che riguarda ovviamente il settore privato quanto quello dello Stato. A questo proposito, va ricordato che nelle scorse ore si è svolto un altro incontro per il rinnovo del biennio economico del contratto di Stellantis (Stellantis, Cnh Industrial, Iveco, e Ferrari). Si tratta del Ccsl, l’accordo aziendale, che ha sostituito quello dei metalmeccanici dopo l’uscita della multinazionale dell’auto da Confindustria. Anche se siamo agli inizi, la trattativa non appare affatto in discesa. I sindacati chiedono di recuperare l’8,8% di inflazione, mentre l’azienda punta al ribasso. Sono coinvolti circa 65.000 lavoratori che pur mantenendo il posto hanno dovuto subire negli ultimi anni una massiccia riduzione del potere d’acquisto della loro busta paga, falcidiata dal continuo ricorso del gruppo a cassa integrazione e contratti di soldarietà. Arrivare a una firma sarebbe una bella risposta alle critiche che vogliono John Elkann e l’ex Fiat sempre più lontani dall’Italia. Ma anche qui ci sarà da fare i conti con le impuntature della Fiom. I metalmeccanici della Cgil che al termine dell’incontro evidenziavano: «Sono state evidenti le distanze registrate tra le nostre istanze e le risposte dell’azienda [...] Rispetto alla nostra rinnovata richiesta di procedere con un unico tavolo di confronto, la posizione espressa dalle controparti è stata di chiusura». Auguri.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.