2022-01-27
«Lancet» fa a pezzi il green pass: «È inutile»
Pierpaolo Sileri minaccia di rendere la vita difficile ai non vaccinati «perché sono un pericolo». Una panzana, già ripetuta a Montecitorio. E smentita dalla realtà e dal nuovo studio: «Le dosi non incidono sulla circolazione del virus». Scacco matto ai fanatici della card.Pierpaolo Sileri è la parodia alla vaccinara di Emmanuel Macron: con molti chili in più e tanta astuzia in meno. Per somigliare al presidente francese, il quale disse di voler far arrabbiare i no vax, l’altra sera su La 7, il sottosegretario del governo Draghi ha detto che per difendere la salute degli italiani è pronto a «rendere la vita difficile» a chi non si vaccina. In pratica, poche ore dopo aver dichiarato che presto potrà essere revocato lo stato d’emergenza, in quanto non più necessario, l’onorevole grillino ha annunciato che da rappresentante delle istituzioni adempierà al proprio mandato discriminando una parte della popolazione per il puro gusto di farlo. Già, perché se entro marzo l’esecutivo ritiene che non ci sarà più una situazione di pericolo tale da giustificare poteri speciali e norme straordinarie, non si capisce perché un sottosegretario debba porsi come obiettivo provvedimenti che rendano la vita difficile a milioni di italiani. Forse chi non ha offerto il braccio alla Patria è meno italiano di altri? Per caso, i renitenti all’iniezione hanno evaso le tasse, rifiutando di contribuire al sostentamento del servizio sanitario nazionale? Oppure semplicemente il Napoleone del Collatino, dopo quattro anni di governo, s’è convinto di essere stato eletto imperatore del Regno sanitario? Se dovessi scegliere, fra le tre risposte pescherei l’ultima, perché ho la sensazione che questi anni di pandemia abbiano dato alla testa a molti, a cominciare da chi è chiamato a tutelare la salute delle persone.Se avesse minimamente il senso dello Stato che è richiesto a chi giura fedeltà alla Repubblica, e dunque ai suoi principi di uguaglianza dei cittadini Sileri, dopo le frasi dette l’altra sera in tv, si affretterebbe a chiedere scusa a tutti gli italiani che ha minacciato di infastidire. Purtroppo, temo che non farà nulla di tutto questo, ma persevererà nei toni arroganti che è solito usare. Peraltro, il sottosegretario grillino dovrebbe già cospargersi il capo di cenere per il cumulo di sciocchezze raccontate negli ultimi due anni, la più grossa delle quali non in uno studio televisivo, come l’altra sera, ma in Parlamento. Parlando di Covid e di vaccini, Sileri replicò con frasi che non ammettevano repliche: «Sento dire che i vaccinati si prendono il virus e lo trasmettono. Una bugia. Una falsità». Ora è ormai acclarato che le bugie e le falsità le stava dicendo proprio Sileri e nella sede meno opportuna per raccontare balle, ovvero Montecitorio.Oltre alle prove che la cronaca ci fornisce quotidianamente (la più nota è quella raccontata dal professor Massimo Galli, non certo un no vax, che ha rivelato di essere stato contagiato, insieme con altre cinque persone, da un trivaccinato come lui), ora c’è anche uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet. In pratica, la ricerca analizza la trasmissibilità del virus da parte di persone completamente immunizzate e arriva alla conclusione che «l’impatto della vaccinazione sulla trasmissione delle varianti circolanti non sembra essere significativamente diverso dall’impatto tra le persone vaccinate». Dunque, non è vero che i vaccinati, nel caso siano positivi, non infettano chi hanno intorno. Ed è falso ciò che sostengono alcuni virologi, ossia che i vaccinati contagino, ma più debolmente. Tra chi si è sottoposto all’iniezione e chi l’ha rifiutata non c’è alcuna differenza. Possono trasmettere il virus allo stesso modo. Questo significa una sola cosa: che il green pass, che secondo il presidente del Consiglio è garanzia di trovarsi tra persone che «non contagiano e non si contagiano» è una scemenza, senza alcun fondamento scientifico. Anzi, è una violazione arbitraria delle libertà degli individui. Aggiungo di più. Lo studio pubblicato da Lancet spiega che «le prove attuali (cioè la trasmissibilità del Covid anche da parte di chi ha ottenuto prima, seconda e terza dose, ndr) suggeriscono che potrebbe essere necessario riconsiderare le attuali politiche dell’obbligo vaccinale e che lo stato di vaccinazione non dovrebbe sostituire le pratiche di mitigazione come indossare mascherine, il distanziamento fisico e il tracciamento dei contatti». In pratica, non solo ciò che andiamo scrivendo da mesi, ma il contrario di ciò che il nostro governo e Pierpaolo Sileri hanno eletto a dogma in nome della tutela della salute degli italiani. Ma il Macron alla vaccinara che minaccia gli irriducibili che non si sono rassegnati alla puntura, chiederà mai scusa? Si chiederà se con le sue originali tesi che puntano a rendere la vita difficile a milioni di italiani non stia facendo il male di un Paese e dei suoi cittadini?
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)