2022-10-22
Lampedusa come discarica umana e aumento esponenziale di ogni reato
Il Viminale non ha neanche saputo gestire i rave party. La figuraccia dell’assalto alla Cgil.L’ultima statistica sull’accoglienza inchioda l’ormai ex ministro degli Interni Luciana Lamorgese: 76.716 sbarchi nel 2020 e 50.876 nel 2021. Con le Ong che l’hanno fatta da padrona. E che sono state dirottate qua e là dal Viminale a seconda delle aree che ancora potevano contenere sbarcati, visto che i centri d’accoglienza siciliani erano ormai stracolmi (con l’hotspot di Lampedusa ridotto a una discarica umana in cui spesso oltre mille persone sono rimaste stipate per giorni nonostante carenze d’acqua potabile e fogne in tilt). I costi per l’accoglienza a fine estate avevano già fatto registrare un aumento di circa 15 milioni al mese.Dall’1 agosto 2021 al 31 luglio 2022, poi, solo il 29,1 per cento degli immigrati aveva i requisiti per la richiesta di asilo e ha ottenuto la protezione internazionale. Il resto dei richiedenti, quindi, era da considerarsi clandestino. Ma Lamorgese ha permesso che i porti rimanessero spalancati. Il meccanismo dei rimpatri ha continuato a fare flop, passando dai 4.321 del periodo compreso tra l’1 agosto 2020 e il 10 agosto 2021 ai 3.955 del periodo compreso tra l’1 agosto 2021 al 10 agosto 2022. Numeri complessivi che, inoltre, hanno mandato in frantumi il sistema di protezione internazionale, con le Commissioni territoriali intasate e richieste pendenti per mesi e mesi. Che hanno prodotto non pochi disastri nell’ultima estate, con decine di stupri, anche in pieno giorno, commessi da stranieri che si trovavano in Italia con posizioni non regolari o comunque rimaste appese per cause burocratiche. La sicurezza d’altra parte è completamente sfuggita di mano all’ex prefetto del governo dei migliori. Tra l’1 agosto 2021 e il 31 luglio 2022, stando alle statistiche del Viminale, i reati commessi sono stati 2.116.479, in salita rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021, fermi a 1.875.038. In aumento soprattutto, furti, rapine e omicidi. Cresce del 15,7 per cento anche la percentuale di femminicidi, che sono il 39,2 per cento del totale degli omicidi volontari. A conferma che pure le massicce campagne messe in campo dai movimenti delle femministe si sono rivelate fallimentari. Le grandi città si sono trasformate di colpo in Gotham city, con Milano al primo posto per numero di reati denunciati in proporzione al numero di abitanti (settima per denunce di violenze sessuali, seconda per rapine in pubblica via, terza per associazioni per delinquere), seguita da Rimini e da Torino. Napoli prima per scippi e furti di motocicli, ma anche per il contrabbando. Gorizia si è ritrovata in cima alla classifica delle truffe e delle frodi informatiche. A La Spezia il record di reati legati agli stupefacenti. Enna è la città degli omicidi volontari, seguita da Aosta. E anche città che un tempo erano considerate tranquille, come Biella e Ragusa, hanno vestito la maglia nera per reati gravissimi: estorsioni e usura. Ma per tutto il periodo in cui è rimasto in carica il governo dei migliori non è crollata soltanto la percezione di sicurezza. Pure nella gestione delle situazioni di emergenza il Viminale a guida Lamorgese si è ritrovato spesso in grave affanno. L’estate del 2021 verrà ricordata per il maxi rave party (con un morto) nell’area del Viterbese e per le difficoltà di sgombero dell’area. Dopo quel fallimento Lamorgese aveva promesso nuove misure per impedire che il fenomeno si ripetesse. E invece tra luglio e agosto 2022, come ha ricostruito La Verità, di rave party ce ne sono stati una decina e senza alcun impedimento né attività di prevenzione. A Roma il 9 ottobre 2021 la Digos ha addirittura scortato verso la sede della Cgil gli attivisti che poi hanno sfondato l’ingresso e profanato la sede del sindacato. Mentre la mano pesante del Viminale si è abbattuta solo sui manifestanti che contestavano il green pass, con imponenti interventi della Celere e cortei vietati.