2020-12-24
L’America libererà Chico Forti dopo 20 anni
Accusato di omicidio a Miami, si era sempre professato innocente: tornerà a casa.Chico Forti tornerà in Italia. L'ex velista e produttore televisivo nato a Trento, accusato nel 1998 dell'omicidio di Dale Pike, figlio del proprietario di un hotel di Ibiza, dovrebbe rientrare in tempo per festeggiare il suo compleanno. L'8 febbraio, infatti, compirà 62 anni, di cui 20 passati in carcere a Miami dopo la condanna all'egastolo per felony murder, cioè per omicidio compiuto durante l'esecuzione di un altro reato. Secondo le autorità americane, Forti stava cercando di truffare Pike (e il padre) e finì poi per ucciderlo. Accuse sempre respinte: l'uomo, i suoi difensori e il comitato che da anni lotta al suo fianco hanno sempre sostenuto che la condanna sia frutto di un errore giudiziario, negligenze e approssimazioni durante le indagini e il processo.A dare la «bellissima notizia» è stato, ieri pomeriggio, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo averla comunicato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «Chico Forti tornerà in Italia», ha scritto su Facebook il titolare della Farnesina. «Il governatore della Florida ha infatti accolto l'istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia». E ancora: «Si tratta di un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari». Il governo seguirà ora i prossimi passi per accelerare il più possibile l'arrivo dell'uomo, ha spiegato Di Maio ringraziando il governatore Ron DeSantis e l'amministrazione statunitense.Nel post, il ministro ha scelto di non citare il presidente uscente Donald Trump, limitandosi a ringraziare «l'amministrazione federale degli Stati Uniti». Ha tenuto, invece, a inviare un «ringraziamento speciale» per «l'amicizia e la collaborazione che ha offerto per giungere a questo esito così importante» al segretario di Stato, Mike Pompeo, «con il quale ho seguito personalmente la vicenda e con il quale ho parlato ancora nel fine settimana». I due avevano affrontato il dossier già in occasione del visita del capo della diplomazia statunitense a Roma a fine settembre. Importante in questo ultimo sviluppo è stato l'ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio, lo stesso che giocando di sponda con il Partito democratico e con il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, l'ambasciatore Piero Benassi, aveva facilitare il colloquio telefonico tra Joe Biden e il premier Conte (ultimo tra i leader G7 a congratularsi con il presidente eletto).E se Conte può vantare un buon rapporto con l'uscente Trump e il presidente russo Vladimir Putin (che secondo l'ex premier Silvio Berlusconi sarebbe stato fondamentale nella liberazione dei 18 pescatori detenuti in Libia da Khalifa Haftar), ecco che Di Maio rinsalda la (sua) alleanza transatlantica.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)