2018-11-21
«Corriere» e Blackstone si accoltellano sull'immobile di via Solferino dove Cdp ha la sua palestra
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Il fondo Usa cita l'editore Urbano Cairo per estorsione: avrebbe cercato «in modo minatorio» di bloccare l'operazione di vendita della sede del quotidiano milanese ad Allianz. Lì dal 2017 Cassa depositi e prestiti ha affittato 10.000 metri quadri. Palestra, parcheggio interno e due ascensori personali per presidente e amministratore delegato. L'operazione fu portata avanti sotto la benedizione di Claudio Costamagna e Fabio Gallia, ma ora c'è chi dice che dopo l'arrivo di Fabrizio Palermo sia poco utilizzata per il costo che pesa sulle casse di via Goito.C'è una storia poco conosciuta che riguarda Cassa depositi e prestiti dietro la sede di via Solferino del Corriere della Sera a Milano, storico immobile in questi giorni rimbalzato sui quotidiani internazionali perché Blackstone, il fondo che l'ha acquistata nel 2013, ha citato in giudizio l'editore Urbano Cairo davanti al Tribunale di New York. Secondo l'accusa Cairo avrebbe tentato di estorcere denaro a Blackstone affermando «falsamente» che la media company è ancora proprietaria degli edifici di via Solferino. Quando, a luglio di quest'anno, Milano Finanza diede notizia della cessione degli immobili ad Allianz, venne fuori una storia rimasta nel cassetto, ovvero che Cairo aveva scritto una lettera al fondo statunitense spiegando che la vendite del 2013 era stata fatta in un momento di difficoltà finanziaria e quindi, secondo la normativa italiana sull'usura, andava considerata nulla. Secondo quanto si legge nel ricorso, Blackstone considera invece la missiva di Cairo «non una coincidenza». La lettera viene definita «falsa, maliziosa e estorsiva e mira chiaramente a negare il diritto dei ricorrenti a reclamare la proprietà degli immobili». Anche Rcs si è rivolta al tribunale di Milano per chiedere un arbitrato contro Blackstone. Ma nel caso in cui Allianz dovesse rinunciare all'acquisto, il fondo statunitense è pronto a chiedere danni compensatori e punitivi anche per il danno di immagine subito. Ora si attendono le risposte dai tribunali. In ogni caso intorno all'antico stabile tra via Solferino e via San Marco ai aggira il fantasma di Cdp, quando durante la stagione renziana di Claudio Costamagna e Fabio Gallia, infatti, fu stretto un accordo con per occupare l'ala Gregotti dell'edificio, a fianco degli uffici di Ubi banca. Senza dimenticare quello che disse l'architetto Gregorio Gregotti alla trasmissione Report nel 2014 («Se per esempio adesso ci va una banca fa lo stesso? No. Bisogna rifarlo da capo»), c'è chi sostiene che questo spazio di 10.000 metri quadri con tanto di palestra sia poco utilizzato dopo che il governo gialloblu ha deciso la rivoluzione in via Goito con l'ingresso di Fabrizio Palermo. Il canone annuo previsto da Costamagna e Gallia era di poco inferiore a 4 milioni di euro, circa 45 euro al metro quadro, un buon prezzo considerata la zona centrale. Fu un'operazione di razionalizzazione, perché in questo modo gli uffici di Milano delle varie partecipate sono in un unico blocco. E ora in pratica Cdp ha due sedi distaccate. Eppure i soliti maligni sostengono che l'occupazione di quegli spazi si ricordi solo per qualche conferenza stampa, come quella per la presentazione del bilancio 2017. Gli eventi sono pesati non poco sul budget di via Goito, dove all'epoca sedeva Gabriele Lucentini, fidatissimo di Costamagna. Non solo. Di soldi per ammodernarla ne sono stati spesi, dato che si tratta di una sede super lusso, con parcheggio interno, sale meeting attrezzate con video conferencing, piani executive con ascensori dedicati e personali per il presidente e amministratore delegato. Ci sono poi i maxi schermi, dove talvolta i giornalisti del Corriere della Sera intravedono persone che guardano le partite di calcio. Parte degli uffici viene usate anche da Sace, Cdp Equity e Italgas. Persino la storica sala Montanelli è passata alla nostra banca dei risparmi, in mano al ministero dell'Economia e alle fondazioni bancarie. Palermo che ha iniziato una razionalizzazione dei costi dopo i fasti di Costamagna continuerà a mantenerla? Blackstone complaint from La Verità
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)