2025-10-30
        La Russa jr scagionato dallo stupro. Resta solo l’accusa di revenge porn
    
 
        Leonardo Apache La Russa (Ansa)
    
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).Il gip di Milano, Rossana Mongiardo, lo scorso 25 settembre si era riservata di decidere se accogliere la richiesta della Procura di archiviare o disporre l’imputazione coatta oppure disporre nuove indagini. I difensori del figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo avevano già evidenziato come «tutti gli elementi portano a ritenere che ci sia stato un consenso esplicito da parte della ragazza». In particolare, nel corso della loro difesa, i legali hanno ricostruito quanto accaduto nella notte tra il 18 e il 19 aprile del 2023. Secondo quanto emerso anche nella versione degli indagati, Leonardo La Russa, l’amico e la giovane erano a casa di La Russa jr dopo aver trascorso insieme la serata in un locale esclusivo del centro di Milano. Il mattino dopo la giovane si svegliò nel letto dell’ex amico di liceo senza ricordare nulla. Per il legale della ragazza, le sue condizioni fisiche (che sarebbero state accertate da una consulenza medica) e i video recuperati nel cellulare dei due indagati mostrerebbero che non ci sarebbe stato alcun consenso al rapporto. Ma la difesa ha smontato ogni accusa. Anche la Procura (l’inchiesta è stata seguita dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro) non ha mai creduto a tale ricostruzione della vicenda, infatti ha richiesto l’archiviazione. Adesso, pure il gip Mongiardo ha condiviso il quadro descritto dalla Procura. Per i magistrati, «non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell’assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza». Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni restano indagati però per il filone che riguarda il revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima. Infatti, il prossimo 13 novembre si tornerà, per la seconda volta, davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio. Secondo l’accusa, il figlio del presidente del Senato, il 19 maggio 2023, avrebbe filmato e inviato all’amico deejay, tramite un messaggio WhatsApp, «un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato» che ritraeva la giovane senza il suo «consenso», come è evidenziato nell’avviso di conclusione indagini. A Gilardoni, invece, viene contestato l’aver inoltrato, nell’agosto successivo, un video a un amico estraneo ai fatti. Per l’accusa, il giovane, «dopo averlo realizzato», avrebbe inoltrato il contenuto del video su WhatsApp con immagini «dal contenuto sessualmente esplicito» diffuse, per la Procura, «senza il consenso della ragazza».
        Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
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