- Rivoluzione Moncler. Il marchio noto per i piumini inaugura a Milano un intero palazzo e propone linee firmate da designer presi in prestito da altri brand. Tra i nuovi arrivi Richard Quinn e Matthew Williams.
- Il teddy coat continua a essere protagonista della collezione di Max Mara. E per l'autunno inverno si tinge di ciano, turchese e giallo mais. Mentre l'azienda con sede a Reggio Emilia fa sfilare una mannequin con il velo.
- Un gruppo di animalisti si presenta fuori dalla sfilata di Fendi per contestare l'utilizzo di pellicce nelle collezioni della maison.
- La passerella di Emporio Armani si colora di rosso. Il brand giovane di re Giorgio gioca sui volumi facendo sfilare abiti corti e iperfemminili abbinati a stivali alti e cappotti oversize.
Rivoluzione Moncler. Il marchio noto per i piumini inaugura a Milano un intero palazzo e propone linee firmate da designer presi in prestito da altri brand. Tra i nuovi arrivi Richard Quinn e Matthew Williams.Il teddy coat continua a essere protagonista della collezione di Max Mara. E per l'autunno inverno si tinge di ciano, turchese e giallo mais. Mentre l'azienda con sede a Reggio Emilia fa sfilare una mannequin con il velo.Un gruppo di animalisti si presenta fuori dalla sfilata di Fendi per contestare l'utilizzo di pellicce nelle collezioni della maison. La passerella di Emporio Armani si colora di rosso. Il brand giovane di re Giorgio gioca sui volumi facendo sfilare abiti corti e iperfemminili abbinati a stivali alti e cappotti oversize. Lo speciale contiene gallery delle sfilate e un video.Non si chiama Genius a caso il mega progetto di Moncler partito un anno fa. A conferma che lo slogan «One house, different voices» è risultato essere vincente. Abolire le collezioni stagionali e lo stilista solitario sostituendoli con novità continue nate dalle menti di più designer è apparso fin da subito il modo migliore per soddisfare sia i capricci modaioli sia le innumerevoli esigenze di un mondo globale che compra online più che nelle boutique, che sta al sole quando gli altri affrontano l'inverno, che festeggia in momenti e latitudini opposti. Remo Ruffini ha concepito Moncler Genius come un nuovo modello di comunicazione e di business che riconosce la diversità del consumatore contemporaneo nell'era digitale. «È una risposta ai tempi che stiamo vivendo, è allo stesso momento un insieme di menti creative e un luogo di ispirazione. Ogni Genius opera individualmente e tutti interpretano l'identità di Moncler. Ambienti diversi ospitano visioni creative differenti. Tutte partecipano nel dare forma al messaggio globale di Moncler e il Moncler genius building è la loro casa», afferma il presidente e ad del brand. Un grande salto nel tempo da quando Moncler, nata in Francia a Monestier-de-Clermont nel 1952, dava risposte tecniche a tutte le attività legate al mondo della montagna. Nel 2003 Remo Ruffini ha rilevato la maison e oggi le collezioni coniugano le esigenze più estreme dall'outerwear alla quotidianità metropolitana. Fino ad arrivare a Genius, partito con otto stilisti d'eccezione per altrettante capsule collection la cui chiave di lettura è l'iconico piumino. Il polo creativo è stato pensato per diffondere l'energia che scaturisce da un mix di culture diverse: è una visione che va oltre i confini della stagione, dell'età e dello stile, e parla a tutte le generazioni di consumatori attraverso un prodotto che deriva dall'unicità del Dna di Moncler. Il nuovo lusso ha trasformato l'aspirazione in ispirazione, in quanto è legato a valori autentici. Ed è proprio questo ciò che il marchio persegue.Moncler si prepara ora ad accogliere nuove menti creative: si tratta di Richard Quinn e Matthew Williams di 1017 Alyx 9sm, mentre Veronica Leoni e Sergio Zambon condividono ora la guida di Moncler 1952. Moncler Genius continua ad accogliere la molteplicità rafforzandola: è un progetto fatto di prodotti ed esperienze unici e nasce da un approccio con alla base la varietà del prodotto e la centralità del cliente. Questi due aspetti si traducono in un solo concetto: l'inclusività. Genius è un progetto contraddistinto da un'energia nuova, con il prodotto che assume forme diverse a seconda della visione di ciascun designer. Le diverse collezioni vengono lanciate singolarmente con un calendario articolato in progetti mensili. La continuità è ciò che permette al progetto di espandersi. Virtuale e reale, online e offline operano insieme. L'unicità del designer rispecchia l'unicità del consumatore. Ogni progetto dialoga con un pubblico specifico, dando vita a una comunità globale. Le visioni dei designer appena approdati in casa Moncler verranno svelate a Milano il 20 febbraio nel corso di Milano moda donna, con un evento in cui saranno presentate non solo le collezioni di Sergio Zambon e Veronica Leoni per Moncler 1952 e di Matthew Williams e Richard Quinn, ma anche le linee di Pierpaolo Piccioli e Liya Kebede, Sandro Mandrino per Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Fragment Hiroshi Fujiwara, Palm angels, Francesco Ragazzi e Poldo dog couture.Uno show multiplo in cui le collezioni dialogheranno tra loro come di consueto, mostrando la visione di ciascun designer, per poi essere svelate nei negozi singolarmente con un calendario diviso in iniziative mensili. Ma le novità non finiscono qui. Nell'ambito del progetto di promozione delle aree metropolitane inesplorate Moncler, in collaborazione con la città di Milano, domenica 24 febbraio aprirà le porte del Moncler genius building anche anche al pubblico. Un palazzo sempre più grande e sempre più inclusivo. Moncler Genius Building www.youtube.com
Zohran Mamdani (Ansa)
Le battaglie ideologiche fondamentali per spostare i voti alle elezioni. Green e woke usati per arruolare i giovani, che puntano a vivere le loro esistenze in vacanza nelle metropoli. Ma il sistema non può reggere.
Uno degli aspetti più evidenti dell’instaurazione dei due mondi sta nella polarizzazione elettorale tra le metropoli e le aree suburbane, tra quelle che in Italia si definiscono «città» e «provincia». Questa riflessione è ben chiara agli specialisti da anni, rappresenta un fattore determinante per impostare ogni campagna elettorale almeno negli ultimi vent’anni, ed è indice di una divisione sociale, culturale ed antropologica realmente decisiva.
Il fatto che a New York abbia vinto le elezioni per la carica di sindaco un musulmano nato in Uganda, di origini iraniane, marxista dichiarato, che qualche mese fa ha fatto comizi nei quali auspicava il «superamento della proprietà privata» e sosteneva che la violenza in sé non esista ma sia sempre un «costrutto sociale», così come il genere sessuale, ha aperto un dibattito interno alla Sinistra.
Jean-Eudes Gannat
L’attivista francese Jean-Eudes Gannat: «È bastato documentare lo scempio della mia città, con gli afghani che chiedono l’elemosina. La polizia mi ha trattenuto, mia moglie è stata interrogata. Dietro la denuncia ci sono i servizi sociali. Il procuratore? Odia la destra».
Jean-Eudes Gannat è un attivista e giornalista francese piuttosto noto in patria. Nei giorni scorsi è stato fermato dalla polizia e tenuto per 48 ore in custodia. E per aver fatto che cosa? Per aver pubblicato un video su TikTok in cui filmava alcuni immigrati fuori da un supermercato della sua città.
«Quello che mi è successo è piuttosto sorprendente, direi persino incredibile», ci racconta. «Martedì sera ho fatto un video in cui passavo davanti a un gruppo di migranti afghani che si trovano nella città dove sono cresciuto. Sono lì da alcuni anni, e ogni sera, vestiti in abiti tradizionali, stanno per strada a chiedere l’elemosina; non si capisce bene cosa facciano.
Emanuele Orsini (Ansa)
Dopo aver proposto di ridurre le sovvenzioni da 6,3 a 2,5 miliardi per Transizione 5.0., Viale dell’Astronomia lamenta la fine dei finanziamenti. Assolombarda: «Segnale deludente la comunicazione improvvisa».
Confindustria piange sui fondi che aveva chiesto lei di tagliare? La domanda sorge spontanea dopo l’ennesimo ribaltamento di fronte sul piano Transizione 5.0, la misura con dote iniziale da 6,3 miliardi di euro pensata per accompagnare le imprese nella doppia rivoluzione digitale ed energetica. Dopo mesi di lamentele sulla difficoltà di accesso allo strumento e sul rischio di scarse adesioni, lo strumento è riuscito nel più classico dei colpi di scena: i fondi sono finiti. E subito gli industriali, che fino a ieri lo giudicavano un fallimento, oggi denunciano «forte preoccupazione» e chiedono di «tutelare chi è rimasto in lista d’attesa».
Emmanuel Macron (Ansa)
L’intesa risponderebbe al bisogno europeo di terre rare sottraendoci dal giogo cinese.
Il tema è come rendere l’Ue un moltiplicatore di vantaggi per le nazioni partecipanti. Mettendo a lato la priorità della sicurezza, la seconda urgenza è spingere l’Ue a siglare accordi commerciali nel mondo come leva per l’export delle sue nazioni, in particolare per quelle che non riescono a ridurre la dipendenza dall’export stesso aumentando i consumi interni e con il problema di ridurre i costi di importazione di minerali critici, in particolare Italia e Germania. Tra i tanti negoziati in corso tra Ue e diverse nazioni del globo, quello con il Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay ed Uruguay) è tra i più maturi (dopo 20 anni circa di trattative) e ha raggiunto una bozza abbastanza strutturata.







