A Milano in passerella la modella con l'hijab

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  • Rivoluzione Moncler. Il marchio noto per i piumini inaugura a Milano un intero palazzo e propone linee firmate da designer presi in prestito da altri brand. Tra i nuovi arrivi Richard Quinn e Matthew Williams.
  • Il teddy coat continua a essere protagonista della collezione di Max Mara. E per l'autunno inverno si tinge di ciano, turchese e giallo mais. Mentre l'azienda con sede a Reggio Emilia fa sfilare una mannequin con il velo.
  • Un gruppo di animalisti si presenta fuori dalla sfilata di Fendi per contestare l'utilizzo di pellicce nelle collezioni della maison.
  • La passerella di Emporio Armani si colora di rosso. Il brand giovane di re Giorgio gioca sui volumi facendo sfilare abiti corti e iperfemminili abbinati a stivali alti e cappotti oversize.

Lo speciale contiene gallery delle sfilate e un video.

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Una donna aggredita alle 9 nella frequentatissima piazza Gae Aulenti. Il colpevole arrestato in serata: la sorella l’aveva riconosciuto nel video diffuso dai carabinieri. Dieci anni fa aveva compiuto un atto simile.
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Da Guttuso a Fontana, passando per De Pisis e Vedova, allo Spazio Arca di Vercelli un’inedita mostra (sino all’11 gennaio 2026) racconta l’Espressionismo italiano attraverso un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 e appartenenti alla sezione storica della collezione Giuseppe Iannaccone. Tra capolavori noti e lavori mai esposti prima, in mostra anche una giovane voce dell'arte contemporanea: Norberto Spina.

Da sgranocchiare o in versione «dolce». Le nocciole sono un simbolo di italianità
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Dal Piemonte alla Campania, dal Lazio alla Sicilia, il nostro Paese è il secondo produttore al mondo dopo la Turchia, anche se il 2025 è stato un anno critico. Ottime da mangiare così come sono (meglio se non le spelliamo) oppure per farne creme e liquori.
José Altafini: «La Serie A mi fa venire l’orticaria»
José Altafini (Ansa)
Il campione: «Le squadre fanno 300 passaggi davanti all’area, è terribile. La Premier è tutto un altro sport. Un giovane deve giocare 4-5 partite di fila, anche se sbaglia. Il Napoli è fortissimo, ma l’Inter lo è di più».
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