2024-08-26
La nave di Casarini pagata con le offerte ha il supporto aereo: caricati 67 immigrati
Luca Casrini con Papa Francesco (Ansa)
Mare Jonio salpa da Trapani come se fosse la Guardia costiera E interviene tra Tunisia e Malta. Non si sa se l’Sos sia partito.Se non è un miracolo gli assomiglia e comunque l’aiuto decisivo dal cielo c’è stato. Forza della benedizione del Papa? Certo è che don Mattia Ferrari, il sacerdote bagnino (nel senso di esperto nel salvamento) che ha lasciato la parrocchia di Nonantola per farsi pellegrino del mare con Luca Casarini, l’ex disubbidiente dell’ultrasinistra folgorato sulla rotta di Tripoli, funziona meglio dei radar ultrasonici. Appena la Mare Jonio si è staccata dalla banchina, inalberando la benedizione urbi et orbi di Francesco che 24 ore prima, sapendo che la nave riprendeva il mare, ha invocato sull’equipaggio e sulla Ong di Casarini, la Mediterranea saving humans migrantes, la protezione di Dio e della Madonna, ha intercettato in acque internazionali un barcone di migranti e li ha salvati tutti. Salpata da Trapani ieri mattina, nel giro di alcune ore, ha intercettato in zona Sar (cerca e salva) tra la Tunisia e Malta un barcone di legno con a bordo 67 persone, tra cui 16 donne e alcuni bambini. Il natante, come annuncia un soddisfatto comunicato della Ong, «era in difficoltà», ma c’è da capire se abbia lanciato o no l’Sos. A scanso di equivoci se e vi trovate a navigare vicino alla Sicilia evitate la rotta della Mare Jonio perché potrebbero salvarvi a vostra insaputa e addio ferie! Anche se Casarini va a colpo sicuro e non fa «pesca a strascico». Ora ha anche il pattugliatore aereo. L’operazione si è così sviluppata; la Mare Jonio è salpata da Trapani, don Ferrari ha indicato la retta via, pardon la giusta rotta anche perché a guidarlo c’era il pilota «dell’aereo civile Colibrì di Pilotes volontaires», come scrive nel comunicato l’organizzazione di Casarini. È l’intervento dal cielo! Questo del pattugliamento aereo è un particolare tutt’altro che trascurabile perché è una prerogativa riservata alle Capitanerie di Porto e non si capisce bene come la Mare Jonio possa avere questo tipo di supporto senza una specifica autorizzazione che, allo stato delle cose, non si sa se esista o meno. Ma serve a qualificare l’Ong di Casarini, che ormai è un intimo di Jorge Mario Bergoglio - il Papa ascolta i migrati, un po’ meno i dipendenti vaticani preoccupati per il taglio degli stipendi e delle pensioni e che potrebbero indire un clamoroso sciopero, come lascia intendere un comunicato dell’Associazione dipendenti laici - come una Guardia Costiera parallela e alternativa. Sarebbe dunque in concorrenza diretta con lo Stato, ma senza gli oneri e le responsabilità che ricadono su chi in divisa pattuglia giorno e notte con enormi sacrifici il mare per salvare i migranti. La Mare Jonio conta anche su una «nave appoggio». È la barca a vela della Fondazione Migrantes, messa in mare con i soldi dei vescovi italiani, di cui ieri abbiamo dato ampia notizia sulla Verità. Come ha spiegato don Ferrari al sito ufficiale del Vaticano, Vaticannews: «È una barca d’appoggio con a bordo due direttori diocesani di Fano e di Caltanissetta. È l’ennesimo tassello di una collaborazione che è fatta di tante relazioni e ai vari livelli: dalle parrocchie alle diocesi». Se la Mare Jonio è stata benedetta da Bergoglio, nelle vele di questa barca soffia l’afflato umanitario del presidente della Cei, il cardinale di Bologna, Matteo Maria Zuppi, che ha dato alle diocesi il «consiglio» di dirottare le offerte dei credenti (sempre meno: l’Obolo di San Pietro è in rosso per una sessantina di milioni di euro) per armare il veliero della solidarietà. Nel comunicato dell’Ong di Luca Casarini si legge: «Le persone sono state recuperate a bordo della motovedetta CP311 della Guardia costiera e sbarcate nel porto sicuro di Lampedusa. La Missione 18 di Mediterranea con Migrantes continua». È una rassicurazione o una minaccia? Da questo modus operandi emergono molti interrogativi: quando lo Stato ha abdicato alla sorveglianza dei confini? Quando la Guardia costiera ha «assunto» Luca Casarini come suo pari? L’aereo che fa da pattugliatore ha le autorizzazioni al sorvolo? È capitato sovente che l’Enac - l’ente dell’aviazione civile - abbia ritirato le licenze proprio perché questi «pattugliatori» non stanno alle regole. Sarebbe il caso di fare chiarezza una volta per tutte, così come bisognerebbe decidere se la Mare Jonio, più volte fermata dalle autorità, può davvero navigare. E ancora viene da chiedersi se nell’operazione «miracolosa» di ieri l’Sos dalla barca con i migranti era effettivamente partito. Ma c’è un altro interrogativo: i vescovi sono consapevoli che indirettamente aiutano i trafficanti di esseri umani? Disse Bergoglio dopo la disgrazia di Cutro: «I trafficanti di esseri umani siano fermati. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte». Ma se la Mare Jonio va a prendere i migranti appena salpati dalla spiaggia forse ai trafficanti dispiacere non fa, a maggior ragione se sanno che c’è il pattugliatore dei cieli e la nave appoggio dei vescovi. Luca Casarini, veneziano come i Pitura Freska, i rocchettari che invocavano il Papa nero, dice a Bergoglio: «Questa è la Chiesa che ci piace. Ama il prossimo tuo come te stesso vale soprattutto in mare». Se poi in quel mare naufraga l’autorità dello Stato è un trascurabile effetto collaterale.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)