2022-11-22
La Nato incalza: «Russia Stato terrorista»
Durissima risoluzione dell’assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica. Pioggia di missili sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, le due parti si rimpallano la responsabilità. Aiea preoccupata: «Si sta scherzando col fuoco, smettetela».A Zaporizhzhia va di nuovo in scena il copione che ormai si ripete da mesi. Pesanti bombardamenti mettono a rischio di incidente la centrale nucleare, mentre Mosca e Kiev continuano a scambiarsi accuse su chi sia il responsabile. Dopo ripetuti appelli, il capo dell’Aiea Rafael Grossi alza i toni. «Si sta scherzando col fuoco. Chiunque sia il responsabile deve smettere immediatamente», tuona. Poi annuncia di aver avuto consultazioni con i leader mondiali per arrivare a una zona di protezione e sicurezza dell’impianto. Il team di esperti dell’Aiea ha avviato ieri una valutazione dell’impatto dei bombardamenti degli ultimi due giorni che hanno danneggiato edifici e attrezzature, sebbene - per ora - nessuno in modo «critico» per la sicurezza nucleare. Alcune esplosioni, secondo Grossi, sono avvenute davvero troppo vicino ai reattori della centrale. «Anche se non c’è stato un impatto diretto sui principali sistemi di sicurezza nucleare dell’impianto, i bombardamenti si sono avvicinati pericolosamente ad essi. Stiamo parlando di metri, non di chilometri», è la valutazione dell’Aiea, che ha anche sottolineato che le esplosioni sono state tra le più intense degli ultimi mesi. Intorno all’allarme generale per la più grande centrale nucleare d’Europa, le parti in campo si lanciano strali a vicenda. L’esercito russo, via comunicato, incalza: «Il regime di Kiev continua le provocazioni al fine di creare una minaccia di catastrofe alla centrale nucleare di Zaporizhzhia», aggiungendo che le forze ucraine hanno lanciato più di una ventina di «proiettili di grosso calibro», esplosi tra i blocchi energetici numero 4 e 5, e preso di mira il tetto di un «edificio speciale». Anche l’amministratore delegato della società statale russa per l’energia atomica Rosatom, Alexei Likhachev, punta il dito contro l’Ucraina: «Kiev crede chiaramente che un piccolo incidente nucleare sarebbe accettabile». La Russia chiede poi a tutti i Paesi, in questa rincorsa all’individuazione del colpevole, di usare la loro influenza per convincere «l’esercito ucraino a smettere di bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia». Queste le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Kiev, da parte sua, rispedisce le accuse al mittente: «In seguito a diversi bombardamenti russi, l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita almeno 12 volte». Insomma, ancora una volta l’unico dato certo è che il mondo rimane col fiato sospeso per scongiurare una potenziale sciagura per l’umanità. Mentre le sorti dell’impianto nucleare restano in bilico, Kiev rimane completamente al buio. È infatti saltato il piano sull’orario delle interruzioni dell’elettricità nella capitale e nella regione di Kiev, a causa dell’elevato consumo di corrente dovuto al freddo. «Nella capitale sono stati applicati arresti dell’elettricità di emergenza. I programmi sono temporaneamente sospesi fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata», ha affermato l’operatore elettrico ucraino Ukrenergo. Gli utenti erano già stati invitati a consumare il meno possibile, per assicurare l’approvvigionamento elettrico agli ospedali. Intensi attacchi sono stati registrati nel distretto di Nikopol. Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipro, parlando dei bombardamenti che hanno colpito la città nel Sud dell’Ucraina e che hanno ferito un uomo di 78 anni, descrive danneggiamenti a case private e auto, aggiungendo che ci sono stati anche bombardamenti nelle vicine comunità di Marhanets e Myrove, dove non sono segnalate vittime. L’esercito russo sta bombardando anche Kherson, secondo il vicepresidente del consiglio regionale Yuriy Sobolevsky. «Sono state colpite infrastrutture civili. Ci sono feriti tra la popolazione», ha comunicato Sobolevsky. Uno dei feriti, trasportato all’ospedale, non ce l’ha fatta. Kiev denuncia bombardamenti anche su Kharkiv: sarebbe stato colpito un condominio e ci sarebbero persone sotto le macerie. La situazione nel Donbass viene invece descritta da Zelensky come favorevole a Kiev. «Nella regione del Donetsk, il numero degli attacchi degli occupanti russi è leggermente diminuito, mentre nell’oblast del Lugansk, le forze armate ucraine stanno avanzando», sostiene il presidente. Le battaglie più feroci sono quelle nella regione del Donetsk. «Sebbene nelle ultime ore ci siano stati meno attacchi a causa del maltempo, il numero di bombardamenti russi rimane estremamente elevato. Nel Lugansk ci stiamo portando avanti lentamente con le battaglie. Dall’inizio della giornata ci sono già stati quasi 400 bombardamenti a Est», ha proseguito il leader ucraino. «La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi, e li raggiungerà», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rispondendo al presidente Zelensky che ha accusato Mosca di non volere negoziare con Kiev. Peskov ha poi specificato che «il fine dell’operazione militare russa in Ucraina non è provocare un cambio di regime a Kiev». Intanto l’assemblea parlamentare della Nato, riunitasi a Madrid per la sessione annuale, ha adottato una risoluzione che dichiara che «la Russia, con il suo regime attuale, è uno Stato terrorista». La risoluzione, elaborata dalla commissione politica, è stata presentata dal deputato slovacco Tomás Valásek. Il documento, inoltre, afferma che Mosca è la «minaccia più diretta per la sicurezza euro-atlantica» e ribadisce «solidarietà indistruttibile» nei confronti dell’Ucraina, invitando i Paesi alleati a mantenere il sostegno militare a Kiev.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)