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La Luiss butta fuori Gervasoni, il prof che non canta nel coro dei fan dell’invasione

La Luiss butta fuori Gervasoni, il prof che non canta nel coro dei fan dell’invasione
Ansa
Epurazioni in corso nell'ateneo degli industriali: basta un tweet per perdere la cattedra. Alla faccia della libertà di espressione.
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Passa in via definitiva la riforma della Corte dei Conti
Alfredo Mantovano (Ansa)
Vengono riparametrate le sanzioni e allargato il potere preventivo di controllo. Centrodestra compatto, Pd e M5s gridano al golpe.

Grideranno al colpo di Stato contabile, ma hanno la voce fioca. Perché, com’è già successo con la cancellazione del reato di abuso d’ufficio, sindaci e assessori del Pd e dei 5s non vedevano l’ora di scrollarsi di dosso il fantasma dei giudici contabili. È passata al Senato in via definitiva con 93 sì, 51 contrari e cinque astenuti - Italia viva - la cosiddetta riforma della Corte dei Conti - primo firmatario il ministro per gli affari europei e il Pnrr Tommaso Foti - che non intacca le prerogative dei giudici contabili, anzi le rafforza in tema di parere preventivo sulle spese pubbliche, ma manda in pensione la presunzione di colpevolezza di amministratori e funzionari pubblici.

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Dalla perfida Albione al prof di Parma. Elogio Unesco, c’è chi mastica amaro
iStock
Il riconoscimento della nostra cucina Patrimonio dell’umanità ha scatenato i detrattori: c’è il giornalista inglese che la bolla come «bugia» o l’accademico tricolore che sentenzia che il grana sia nato in America.

Ci piace immaginare che lassù, nell’Eden dei sapienti, un profeta e un custode delle tradizioni culinarie e gastronomiche italiane, Pellegrino Artusi e Orio Vergani, seduti a una tavola apparecchiata con tovaglie di Fiandra (in quel paradiso, a differenza di certi ristoranti italiani stellati e no, le tovaglie si usano ancora), abbiano festeggiato il riconoscimento dell’Unesco alla cucina italiana elevata a Patrimonio immateriale dell’umanità. Un Patrimonio che entrambi hanno salvaguardato portando alla sua costruzione immateriali, ma solidi mattoni del sapere, della cultura e dell’amore per il cibo. Ci piace anche immaginare che allo stesso tavolo, a festeggiare, si siano seduti anche due santi: San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi e della cucina italiana, e San Pasquale Baylon, protettore dei pasticcieri che lo considerano l’inventore dello zabaione. Sicuramente i due santi con l’aureola fatta con un’invitante crosticina dorata il primo, con la panna montata il secondo, una spintarella nel momento della decisione a New Delhi, lo scorso 10 dicembre, l’hanno data.

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«Rose Villain è insieme musica e bellezza»
Gianluigi Cimmino (Imagoeconomica)
L’ad di Yamamay Gianluigi Cimmino: «L’artista ha un fisico prorompente che rispecchia le nostre consumatrici. Per vendere la pubblicità non basta: bisogna essere impeccabili su prodotto, prezzo e assortimento. I testimonial della svolta? Jennifer Lopez e Cristiano Ronaldo».

Musica, sport e icone contemporanee: Yamamay continua a parlare alle nuove generazioni attraverso volti riconoscibili e linguaggi autentici. Con Rose Villain come nuova testimonial, il brand rafforza il proprio posizionamento e conferma una strategia che unisce identità, innovazione e coerenza. Ne abbiamo parlato con Gianluigi Cimmino, ad di Yamamay, che ci ha raccontato scelte, visione e prospettive future del marchio.

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