
Il Consiglio dei ministri indica per la presidenza Stefano Besseghini, a promuoverlo Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. La prossima settimana tocca a Luca Del Fabbro (in quota 5 stelle) candidato a dirigere il Gse.Si sbloccano le nomine del pacchetto energia. Alla Lega di Matteo Salvini va la presidenza di Arera (Autorità di regolazione per energia reti ambiente), mentre la prossima settimana Luca Del Fabbro, ora in Terna, dovrebbe diventare il numero uno di Gestore dei servizi energetici (Gse), in quota 5 Stelle. Proprio venerdì 27 luglio il consiglio dei ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, d'intesa con il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, ha deliberato l'avvio della procedura per la nomina dei componenti dell'Autorità di regolazione per energia indicando: Stefano Besseghini (presidente); Gianni Castelli; Andrea Guerrini; Clara Poletti; Stefano Saglia.Il primo, 52 anni, laureato in Fisica, già amministratore delegato di Politec, polo dell'innovazione della Valtellina, è attualmente presidente e amministratore delegato di Rse - Ricerca Sistema Energetico, società controllata dal Gse per lo sviluppo delle attività di ricerca nel settore elettro-energetico. E' stato fortemente voluto da Salvini e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti alla guida dell'Autorità. Castelli, 68 anni, è anche lui in quota Lega. Ha un lungo trascorso in A2a, partecipata lombarda sull'energia, dove ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui quello di consigliere di amministrazione e membro del consiglio di sorveglianza. Guerrini, 38 anni, quota 5 stelle, è professore associato di Economia Aziendale all'Università di Verona. Svolge il ruolo di presidente del consiglio di gestione di Asa, Azienda Servizi Ambientali, società che si occupa della gestione del Servizio Idrico Integrato. Poletti, 56 anni, nominata in quota Partito Democratico, è attualmente capo dipartimento Mercati Energia Elettrica e Gas (Dmeg) in Arera, dove lavora dal 2011. Infine Saglia, 47 anni, quota Forza Italia e già deputato di An e Popolo della Libertà ha fatto il sottosegretario al Mise sotto l'ex ministro Claudio Scajola. Dal 2014 è consigliere di amministrazione di Terna. Ora le proposte del consiglio dei ministri verranno trasmesse alle Camere che tramite le commissioni voteranno i nuovi membri.
        Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)
    
Contratti in stallo dopo la decisione della Corte dei Conti. Salvini deciso: «Replicheremo alle motivazioni, l’opera si fa».
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Marcello Degni ha rinverdito i suoi post social contro l’esecutivo, difendendo la bocciatura del progetto del Ponte sullo Stretto e invitando a votare «no» al referendum sulla riforma Nordio. La collega Franchi è stata consulente di Bellanova e Patuanelli.
        Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni (Ansa)
    
Sulla sentenza con cui la Corte dei Conti ha bocciato il Ponte sullo Stretto ci sono le impronte digitali di quella parte della magistratura che si oppone a qualsiasi riforma, in particolare a quella della giustizia, ma anche a quella che coinvolge proprio i giudici contabili.






