2021-11-25
La digitalizzazione guida la crescita economica in Africa
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Nel riquadro, Elisabetta Romano amministratore delegato di Sparkle
Secondo il Centro Studi TIM, la diffusione della banda larga ha generato un contributo positivo di 1.120 miliardi di dollari alla crescita del PIL nei principali Paesi del continente.Ne hanno beneficiato il Sudafrica, l'Egitto e la Nigeria. Ma il fenomeno si è esteso trasversalmente a quasi tutto il continente, coinvolgendo Paesi come l'Angola e il Kenya, allargandosi alla Tunisia fino alla Libia e al Marocco. In dieci anni, tra il 2009 e il 2019, la banda larga ha generato un contributo positivo di oltre 1.100 miliardi di dollari sulla crescita del Pil africano, creando in parallelo molti posti di lavoro: dalle 22 mila alle 82 mila nuove persone impiegate ogni milione di abitanti. A raccontarlo è il rapporto «Digitalizzazione e sviluppo economico: il caso Africa, una valutazione empirica», sviluppato dal Centro Studi Tim con il Patrocinio di Assafrica e presentato oggi alla presenza di Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle. Un lavoro corposo e dettagliato da cui «emerge con chiarezza quanto la digitalizzazione sia importante nel sostenere la crescita economica e di conseguenza il progresso sociale di un Paese, anche per le economie più giovani come quelle dei Paesi Africani che non hanno ancora sprigionato tutta la loro potenzialità», come spiega Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development & Transformation Officer di TIM.Quello delle prospettive di digitalizzazione dell'Africa non è un tema da osservare da lontano, anzi riguarda direttamente il nostro Paese: «L'Italia gioca un ruolo importante per la connettività internazionale dell'Africa dove Sparkle, grazie alla sua estesa rete che corre intorno al continente, è il secondo operatore in termini di traffico Internet», ha ricordato Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle, l'operatore globale del Gruppo TIM specializzato nel fornire servizi di telecomunicazione ad ampio spettro.«Il Sicily Hub di Sparkle a Palermo», ha aggiunto Romano, «è inoltre, già oggi, il principale snodo del traffico da e per l'Africa verso l'Europa, il Medio Oriente e l'Asia, grazie alla prossimità con il Nord Africa e al collegamento con diciotto cavi internazionali». Ed è solo l'inizio: «Con la realizzazione del sistema di cavi sottomarini Blue e Raman, che prevede diramazioni anche in Algeria, Tunisia, Libia, Eritrea e Gibuti, creeremo una nuova autostrada digitale tra l'Italia e l'India con livelli di latenza ed efficienza senza precedenti». Molti studi e ricerche recenti hanno confermato i benefici che l'arrivo dei cavi sottomarini in Africa ha generato sulla crescita del PIL pro capite: nel Sudafrica, per esempio, ogni aumento del 10 per cento del consumo internazionale di banda ha portato a un aumento dello 0,15 per cento del di tale parametro nel periodo tra il 1995 e il 2017. I futuri investimenti per l'ampliamento della banda e connettività internazionale potrebbero valere benefici ancora maggiori, stimati in una forbice dallo 0,42 per cento allo 0,58 per cento solo nei primi 2-3 anni successivi alla realizzazione delle nuove infrastrutture.Tornando ai dati generali, il rapporto firmato dal Centro Sudi Tim ricorda come l'Africa conti circa 1,34 miliardi di abitanti, con un PIL complessivo attorno ai 2,35 trilioni di dollari. Ma i livelli di digitalizzazione del continente sono a macchia di leopardo, però niente affatto indietro rispetto alle statistiche globali: in otto Paesi (Marocco, Algeria, Mauritius, Capo Verde, Botswana, Gambia, Sud Africa, Egitto Tunisia), la percentuale di utenti internet è superiore alla media mondiale.La percentuale di famiglie con accesso a Internet è pari al 14,3 per cento, gli individui che utilizzano Internet sono il 28,6 per cento, eppure la penetrazione degli abbonamenti fissi a banda larga è ancora ancorato allo 0,5 per cento. A compensare provvede la banda larga mobile: la copertura totale raggiunge circa il 90 per cento della popolazione (il 4G è pari al 44,3 per cento). «La sfida e l'opportunità», ha commentato Romano, «è portare connettività e capacità nel continente - aprendo nuovi punti di presenza e investendo su nuovi cavi panafricani - e potenziare l'offerta con servizi a valore aggiunto».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)