2024-10-25
La carriera di Spano all’ombra della Melandri
Scelto nel 2013 quando l’esponente dem era capo del Maxxi, ha lavorato con lei anche in una fondazione.In attesa della scottante puntata di Report di domenica, in cui dovrebbe uscire - secondo le indiscrezioni rilasciate da Sigfrido Ranucci - un nuovo «caso Boccia» (però al maschile) all’interno del ministero della Cultura, continua a far discutere il presunto conflitto di interessi riguardante l’incarico conferito all’avvocato Marco Carnabuci, compagno di Francesco Spano, come consulente legale del Maxxi, quando quest’ultimo era segretario generale del museo. Una vicenda che si intreccia con il Mic, perché prima di sostituire il precedente ministro Gennaro Sangiuliano, Alessandro Giuli è stato per quasi due anni alla presidenza del Maxxi. Tuttavia, come ha ricordato anche Giorgia Meloni mercoledì alla festa del Tempo, Spano e Carnabuci sono in realtà «figli» di Giovanna Melandri, la quale ha ricoperto la carica di presidente del museo capitolino per dieci anni, dal 2012 al 2022.Il dimissionario capo di Gabinetto del Mic diventa segretario generale del Maxxi per la prima volta nel gennaio 2013, poco dopo l’arrivo di Melandri, dove rimane fino a dicembre 2015, quando diventa direttore generale dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Un’esperienza che finisce con le sue dimissioni nel 2017, quando un servizio delle Iene svela che l’ente da lui diretto stava per conferire fondi pubblici ad Anddos, una rete di circoli lgbt all’interno dei quali, invece che promuovere attività contro le discriminazioni, si svolgevano festini a base di sesso, talvolta anche a pagamento. La Corte dei conti non rileva illeciti nella gestione dei fondi, quindi Spano - come già raccontato su queste pagine - decide di querelare i giornalisti delle Iene, anche se alla fine perderà la causa. A difendere gli interessi dell’ex direttore generale dell’Unar in tribunale, secondo quanto riporta Report, ci pensa proprio Marco Carnabuci. Nello stesso anno, dopo le dimissioni dall’Unar, Spano - racconta Report - viene assunto dalla Human foundation, sempre presieduta da Giovanna Melandri. All’anno successivo al servizio delle Iene, il 2018, risale invece il primo incarico di Carnabuci al Maxxi come responsabile della protezione dati. Il mandato è di tre anni e la retribuzione complessiva è di 26.000 euro. Sempre nel 2018, Carnabuci effettua una consulenza legale anche per Human Foundation, di cui Giovanna Melandri risulta ancora oggi presidente. Nel 2020, poi, il Maxxi affida a Carnabuci anche un secondo mandato di sei mesi per il recupero di un credito stragiudiziale, con una retribuzione di 1.200 euro. Secondo il Corriere, nel settembre del 2021 lo stesso viene confermato (probabilmente per altri tre anni) come responsabile della protezione dati, mentre a ottobre dello stesso anno diventa rappresentante legale del museo in merito a un processo, con una retribuzione di 1.325 euro. Pochi mesi dopo, a giugno del 2022, Giovanna Melandri sposta Spano dalla segreteria generale di Human Foundation a quella del Maxxi, dove torna dopo sette anni. In quel ruolo viene confermato anche da Alessandro Giuli il dicembre successivo, quando questi prende il posto di Melandri alla presidenza del museo del XXI secolo, e lì rimarrà fino alla nomina al Mic di una decina di giorni fa. Il vero e proprio conflitto di interessi paventato da Report risale all’anno successivo, il 2023, quando Carnabuci diventa consulente per la predisposizione del Mog, il modello di organizzazione e gestione. La durata del mandato è di sei mesi, il compenso di 14.000 euro. Qui, se le date del contratto venissero confermate, sarebbe difficile negare gli estremi del conflitto di interessi. Tirata in mezzo da Report e da Giorgia Meloni, Giovanna Melandri si è difesa in una lettera affermando che Carnabuci «è stato chiamato dal Maxxi, nel giugno 2018, quando Francesco Spano non aveva nulla a che fare con il museo». «Le vicende personali di Spano e Carnabuci riguardano solo loro e i contratti stipulati dopo il cambiamento di vertice della Fondazione nel dicembre 2022 riguardano solo ed esclusivamente il Presidente Alessandro Giuli», aggiunge la donna. È vero, nel 2018 Spano non era più al Maxxi, dove sarebbe tornato solo quattro anni dopo, ma all’Human Foundation, sempre presieduta da Melandri. È altrettanto vero, però, che per quasi dieci anni i due hanno goduto di incarichi da lei assegnati.