Italo attacca il gestore delle rotaie: ci tiene fermi 10 treni

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Italo attacca il gestore delle rotaie: ci tiene fermi 10 treni

È andato ieri in scena, davanti alla commissione Lavori Pubblici del Senato, lo scontro tra Italo e Rfi (Rete ferroviaria italiana), il gestore dell’infrastruttura ferroviaria del gruppo Fs, sulla rete dei treni ad alta velocità. L’operatore ferroviario privato, che dal 2012 fa viaggiare i propri convogli ad alta velocità sui binari gestiti da Rfi, accanto a quelli dell’ex monopolista Fs, ha accusato Rfi di aver «inopinatamente e all’ultimo minuto negato l'incremento di capacità richiesto da Italo da circa un anno» e, a quanto si è appreso, sarebbe pronta ad avviare azioni legali nei confronti del gestore per ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 22 maggio

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 22 maggio con Flaminia Camilletti

Washington tira il freno sull’Ucraina. E il G7 canadese va subito nel pallone
Giancarlo Giorgetti al summit dei ministri delle Finanze del G7 in Canada (Getty Images)
  • Alla riunione dei ministri delle Finanze stallo sulla dichiarazione finale: gli statunitensi si oppongono ai toni minacciosi verso Mosca mentre si tratta. Intanto l’Ue dà il primo via ai prestiti «Safe» per investire in Difesa.
  • La Casa Bianca presenta Golden dome, il programma di difesa da 175 miliardi. Cina furiosa: «Mina la stabilità globale». La Russia invece appare conciliante.

Lo speciale contiene due articoli.

Le condizioni del Vaticano per ospitare le trattative
Leone XIV (Getty Images)

Telefoni bollenti alla Segreteria di Stato: la Santa Sede si mette in gioco ma solo a condizione che gli incontri siano seri e ad altissimo livello. Il nodo principale è la posizione russa, ancora sibillina. Il ruolo dell’Italia.

Un sasso nello stagno dell’ipocrita cinema italiano
Michele Morrone (Ansa)
L’attore ha criticato in tv e sui social il circolino di artisti progressisti «che fanno i finti esclusivi» e che, dopo aver vinto un David, «si sentono dei in terra». Sono gli stessi che si lamentano perché la destra «taglia i fondi». Ma fanno pellicole che non vede nessuno.
Le Firme

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