2022-12-25
Costantino è libero, ma ci sono ancora 2.000 italiani in prigione all'estero
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Il dato arriva da Katia Anedda, presidente della onlus Prigionieri del Silenzio. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva annunciato nel 2020 il ritorno di Chico Forti, ma il velista trentino è ancora rinchiuso nelle carceri della Florida. L'imprenditore milanese, invece, è riuscito a passare finalmente il Natale a casa dopo aver pagato una multa di 275.000 dollari. Andrea Costantino è un cittadino libero. Fino al 23 sera, l''imprenditore milanese era ancora bloccato nell’ambasciata italiana di Abu Dhabi. Poi la situazione si è sbloccata. Nei giorni scorsi, infatti, è stata pagata la multa di 275.000 euro richiesta dagli Emirati Arabi Uniti per il rilascio del passaporto. A quanto risulta alla Verità, a pagare è stato lo stesso Costantino tramite un prestito dilazionato in 2 anni. L'importante è che sia tornato a casa. «La Presidenza del Consiglio esprime soddisfazione perché, in questa vigilia di Natale, l'imprenditore italiano Andrea Costantino è rientrato in Italia e ha potuto riabbracciare i suoi cari. Ringrazia in particolare il ministro degli Esteri e la rete della Farnesina, i Servizi di informazione e sicurezza e le Autorità degli Emirati per il buon esito della vicenda» ricordava due giorni fa palazzo Chigi. Nelle ultime settimane per lui si erano mobilitati in molti, tra cui anche i Radicali Italiani che avevano indetto uno sciopero della fame ricordando come da mesi Costantino fosse di fatto un prigioniero politico, un ostaggio. «Dopo aver subito l’onta di una carcerazione ingiusta e ingiustificabile, Andrea è oggi ristretto in pochi metri quadrati all’interno di una dependance della nostra ambasciata di Abu Dhabi, quindi tutt’ora prigioniero. Ma se hanno imprigionato il suo corpo di certo non si può dire altrettanto della sua mente», ha scritto il segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti. «Chissà che bella la mia Milano a Natale. La prima della Scala, le feste…», spiegava nei giorni scorsi proprio Costantino in un’intervista spiegando come invece al momento si trovasse «ai domiciliari sepolto vivo da sei mesi in un tugurio di 16 metri quadri» dopo essere stato in carcere con la falsa accusa di avere venduto gasolio in Yemen. Tra il 23 e il 24 finalmente è stato dato il via libera. E nelle notte un aereo da Abu Dhabi l'ha riportato a Milano per fargli trascorrere il Natale con la sua famiglia. Ma se la sua situazione è finalmente risolta, quella di molti altri italiani è ancora bloccata. «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per riportarmi a casa» - ha detto Costantino - «dal direttore generale per gli italiani all'estero della Farnesina Luigi Maria Vignali, l'ambasciatore italiano Lorenzo Fanara, a Matteo Salvini: alla fine è stata trovata questa soluzione tecnica che mi ha permesso di essere a casa alla vigilia di Natale e riabbracciare i miei affetti". Il futuro? "Voglio passare più tempo possibile con la mia famiglia, poi mi dovrò rimettere in piedi e lavorare. Intanto mi godo questi momenti di pura gioia».«Chico Forti tornerà in Italia». Era il 22 dicembre del 2020 quando l’allora ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio annunciava in pompa magna il rientro in Italia dell’italiano condannato e incarcerato in Florida per un delitto per cui si è sempre dichiarato innocente. A distanza di 2 anni Chico Forti passerà anche quest’anno il Natale in cella. Di lui si parla poco, ma tra i famigliari c’è ancora speranza. La scorsa settimana si sono dati appuntamento in oltre 200, in piazza Duomo a Trento, per la tradizionale corsa dei babbi natale, la Christmas run con il gazebo degli Amici di Chico Forti, in piazza per attirare l'attenzione sulla vicenda dell'ex velista trentino da 22 anni in carcere negli Stati Uniti Tanto che lo zio Gianni Forti, nei giorni scorsi, ha annunciato di essere fiducioso del ritorno a casa del nipote. La madre di 94 anni lo aspetta. Ma Chico non è il solo a passare un Natale ancora lontano dai suoi famigliari.Come noto negli ultimi mesi è tornata in Italia Alessia Piperno, incarcerata in Iran, ma è bene ricordare che gli italiani bloccati all’estero sono ancora 2069, come ricordava nei giorni scorsi a Radio 1 Katia Anedda, presidente della onlus Prigionieri del Silenzio e autrice lo scorso anno del libro «Prigionieri dimenticati. Italiani detenuti all’estero tra anomalie e diritti negati». Una situazione che non è cambiata nel corso degli anni. «Fino a qualche anno fa erano più di 3000» spiega Anedda. Insomma ci sono migliaia di italiani bloccati in carcere, spesso ingiustamente, una questione che diventa soprattutto economica per le famiglie, che devono sobbarcarsi le spese legali, spesso anche le spese per i traduttori. Insomma, è una situazione che dimostra come possa essere molto facile anche per un normale cittadino trovarsi al posto dei nostri connazionali ingiustamente detenuti, innocenti o colpevoli che siano. Ci sono persone che si ritrovano in situazioni davvero difficili, anche in paesi, dove i consolati sono quasi inesistenti, senza poi considerare che negli ultimi tempi alcune ambasciate sono state chiuse. Persone implicate in vicende giudiziarie e finite dietro le sbarre che non sanno come muoversi e sulle quali scende sempre una coltre di silenzio. Anche a Natale.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.