2021-10-06
L’Italia si perde via tra gli olè spagnoli e i fischi a Gigio
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Caduta a San Siro della Nazionale di Roberto Mancini nella semifinale della Nations League contro la selezione iberica. Il 2-1 spedisce in finale gli uomini di Luis Enrique e pone fine alla striscia record di 37 risultati utili positivi degli azzurri. Lex portiere del Milan bersagliato dagli spalti del Meazza per tutta la partita.Nella serata del ritorno a Milano di Gianluigi Donnarumma, a cui San Siro non ha risparmiato neppure mezzo fischio, si è vista la più brutta Italia da quando sulla panchina azzurra siede Roberto Mancini. Nella prima semifinale della Uefa Nations League 2021, con un 2-1 la Spagna si è presa in un colpo solo la rivincita dei quarti di finale di Euro 2020 e la finale in programma domenica 10 sempre al Meazza, contro la vincente di Belgio-Francia, domani sera all'Allianz Stadium di Torino. La doppietta di Ferran Torres, intervallata dalla più che discutibile espulsione sanzionata a Leonardo Bonucci che ha lasciato l'Italia in inferiorità numerica per oltre metà partita, getta più di qualche legittima preoccupazione su quelli che saranno i prossimi impegni degli azzurri. Soprattutto quello del 12 novembre, giorno della sfida con la Svizzera nel girone di qualificazione ai mondiali di Qatar 2022. È vero che la partita si è messa male ed è praticamente finita dopo il rosso al difensore della Juventus, ma va anche detto che la Spagna ci ha dominato in tutto e per quasi tutti i 90 minuti. Eccetto il primo quarto d'ora in cui gli sprazzi del solito indemoniato Federico Chiesa sono rimasti tali, gli azzurri sono stati lontani parenti di quelli ammirati a Euro 2020. Sono mancati gioco, brillantezza, idee e intensità oltre a un centravanti in grado di tenere su la squadra e riempire l'area di rigore. Abbiamo affrontato la Spagna con un tridente d'attacco leggero composto da Chiesa, Bernardeschi e Insigne, nel modo di giocare in cui gli spagnoli sono maestri e, soprattutto dopo l'inferiorità numerica che ha aperto maggiori spazi alla nazionale di Luis Enrique, il palleggio spagnolo ha fatto la differenza. In una serata così, quel che può far sorridere Mancini in vista della Svizzera è la reazione d'orgoglio del secondo tempo che ha prodotto, anche con l'uomo in meno, il gol nel finale del romanista Lorenzo Pellegrini, e il recupero, si spera, dei due centravanti Ciro Immobile e Andrea Belotti, che seppur criticatissimi per la loro scarsa incisività sotto porta con la maglia azzurra, offrono al ct più soluzioni. «Certi errori a questi livelli si pagano, nel secondo tempo poi siamo stati bravissimi» - ha commentato Mancini a caldo dopo la partita - «Le partite sono così, a volte certi episodi le condizionano. Il primo tempo poteva finire 1-1. È un dispiacere perdere così».