2024-06-14
Ita-Lufthansa, via libera Ue vicino
Secondo indiscrezioni, Bruxelles è pronta a dare l’ok all’operazione entro il 4 luglio. Il gruppo tedesco sarebbe disposto a compromessi su Linate e Nord America.Il matrimonio tra Ita e Lufthansa si farà. Si tratta di indiscrezioni raccolte da Bloomberg, secondo cui la Commissione europea darà a breve il via libera all’operazione che porterà l’ex Alitalia in mani tedesche. A dire il vero, la questione tra il vettore tedesco e Bruxelles va avanti da oltre un anno e ora, secondo indiscrezioni non ufficiali, potremmo essere vicino a una svolta. Come spiega l’agenzia americana, Lufthansa ha presentato un pacchetto di misure definitive all’inizio di questa settimana che dovrebbe aver risposto ai timori dell’Ue di mantenere una concorrenza leale, in particolare sulle rotte a lungo raggio. L’annuncio ufficiale della Commissione europea sull’acquisizione, a ogni modo, è atteso entro il 4 luglio.Se tutto andrà come previsto, Lufthansa si impegna a presentare, entro i prossimi 24 mesi obiettivi di riduzione specifici riguardo a emissioni di anidride carbonica direttamente controllate dall’azienda. Ma anche su emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, vapore o calore ed emissioni indirette provenienti dalla propria catena del valore. Per ottenere questi risultati, la compagnia lavorerà sull’individuazione e lo sviluppo di obiettivi di riduzione a medio termine (Near term reduction targets). Insomma, il via libera ufficiale ancora non è arrivato ma la fusione di Ita in Lufthansa è ora molto più vicina rispetto a due settimane fa circa, quando si temeva che il nodo delle rotte di lungo raggio verso gli Stati Uniti (e il conseguente veto dell’Ue) potesse vanificare tutta l’operazione. Ora, invece, mancherebbero solo alcuni passaggi tecnici, anche se le problematiche più importanti sarebbero state risolte con la presentazione dell’ultimo pacchetto di soluzioni in merito. La situazione sarebbe così vicina a essere risolta che sarebbe stata informato in merito anche il premier Giorgia Meloni, nel mezzo del G7 in Puglia. Certo è che Lufthansa e il governo (che possiede Ita) hanno dovuto sudare non poco per far arrivare il fatidico sì da parte dell’Ue. L’annuncio dell’accordo tra il primo azionista di Ita e Lufthansa era stato dato a maggio del 2023 con il vettore tedesco che avrebbe acquisito il 41% dell’ex compagnia di bandiera per 325 milioni di euro. Purtroppo, però, il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager si è messa fin da subito di traverso aprendo una istruttoria durata tutto l’inverno e muovendo non poche critiche all’operazione. La paura era che il matrimonio potesse portare a una eccessiva concentrazione (e quindi a poca concorrenza) sulle rotte a lungo raggio, in particolare quelle verso gli Stati Uniti dove Lufthansa opera attraverso alcuni partner. Lo stesso, poi, era emerso anche per gli slot che Ita ha a Milano Linate, visto che si temeva un aumento dei costi per i passeggeri. Così, ad aprile, Lufthansa e il ministero del Tesoro hanno cercato di trovare delle soluzioni che, almeno inizialmente, non dovevano aver soddisfatto la Commissione Ue. Tanto che il possibile veto di poche settimane fa aveva fatto irritare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, secondo il quale Bruxelles avrebbe dovuto essere consapevole che, in caso di responso negativo, avrebbe letteralmente fatto saltare migliaia di posti di lavoro. Una posizione che avrebbe comportato un chiaro attacco all’Italia e un vero e proprio «atto ostile» verso il nostro Paese. Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva criticato duramente il modo di fare di Bruxelles, rea di non aver capito le potenzialità che questa operazione avrebbe per l’Italia e l’Europa.Ora, però, tutto questo potrebbe appartenere al passato. In poche settimane dovrebbe arrivare il via libera che potrebbe rimettere in sesto Ita, dopo anni di esborsi di soldi pubblici.