2024-09-23
Tutte le volte che l'Iran e i suoi amici hanno attaccato Paesi stranieri
True
Militanti di Hezbollah con un ritratto dell'ayatollah Khomeini (Getty Images)
C’è chi si ostina a non vedere (o comunque a minimizzare) il ruolo dell’Iran nell’attuale crisi in Medio Oriente. Un atteggiamento, questo, spesso tenuto da chi critica le azioni militari israeliane che, in Libano e Siria, hanno preso di mira alti esponenti di Hezbollah e delle Guardie della Rivoluzione. Eppure, ci si dimentica un po' troppo spesso che il regime khomeinista ha una lunga storia di atti violenti compiuti al di fuori dei propri confini. Cominciamo subito col dire che, a seguito delle difficoltà incontrate nel conflitto contro l’Iraq negli anni Ottanta, il regime khomeinista ha adottato una strategia improntata alla guerra per procura: nel corso degli anni, ha infatti foraggiato un network terroristico che va da Hamas a Hezbollah, passando per gli Huthi. Un network, non necessariamente costituito da tutte organizzazioni sciite, con cui gli ayatollah hanno colpito Israele ed esteso la propria influenza politico-militare su buona parte dello scacchiere mediorientale. Nel 2019, per esempio, un gruppo finanziato dalle Guardie della Rivoluzione, come Kata'ib Hezbollah, attuò un attacco ai danni dell’ambasciata statunitense a Baghdad. Inoltre, le stesse azioni ostili degli Huthi nel Mar Rosso presentano un'evidente matrice iraniana. Scindere quindi Teheran da queste organizzazioni paramilitari denota ignoranza, ingenuità o, peggio ancora, disonestà intellettuale. Senza contare che gli ayatollah stanno anche pesantemente interferendo nella campagna elettorale per le presidenziali americane del prossimo novembre: hanno infatti hackerato il team di Donald Trump, trafugando materiali che hanno poi spedito via email ai suoi avversari. Ma non è tutto. Sì, perché il regime khomeinista vanta anche una lunga tradizione di azioni violente all'estero. E ci riferiamo soprattutto a quella che viene definita "la catena di omicidi dell'Iran": una serie uccisioni di dissidenti, attuata dal regime, in varie parti del mondo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Nel 1987, l’esule iraniano comunista, Hamid Reza Chitgar, fu ucciso in Austria da agenti del governo di Teheran. Stessa sorte toccò due anni dopo, sempre in Austria, ad Abdul Rahman Ghassemlou e ad Abdullah Ghaderi Azar: anche loro assassinati da agenti iraniani. Il regime degli ayatollah fu inoltre dietro l’omicidio dell’attivista iraniano Kazem Radjavi, che fu ucciso in Svizzera nel 1990. Quello stesso anno, Elî Kaşifpûr, alto esponente del Partito Democratico del Kurdistan Iraniano, venne assassinato in Turchia da sospetti agenti di Teheran.E veniamo così al 1991, quando l’ex primo ministro iraniano, Shapour Bakhtiar, fu ucciso in Francia da emissari del regime khomeinista: regime che si ritiene essere anche dietro la morte, l’anno successivo, dell’attore e dissidente iraniano, Fereydoun Farrokhzad, pugnalato in Germania. Era inoltre sempre il 1992, quando, a Berlino, fu freddato, insieme a suoi altri tre colleghi di partito, l’ex segretario generale del Partito Democratico del Kurdistan Iraniano, Sadegh Sharafkandi: stiamo parlando di quello che è poi passato alla storia come l’attentato al ristorante Mykonos. Un attacco, questo, che sarebbe stato avallato dallo stesso ayatollah Ali Khamenei. Nel 2015, a essere ucciso da sospetti agenti iraniani fu, nei Paesi Bassi, Mohammad-Reza Kolahi, esponente del gruppo Mojahedin del Popolo Iraniano. Due anni dopo, a Istanbul, fu invece freddato da agenti delle Guardie della Rivoluzione il dirigente televisivo iraniano Saeed Karimian. Insomma, prima di lamentarsi dei raid israeliani contro Hamas, Hezbollah e le Guardie della Rivoluzione, sarebbe forse meglio una ripassata di storia, per capire veramente che cos'è stato e che cosa sta continuando a essere il regime khomeinista.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.