Sull’invio di armi all’Ucraina Berlino cede al pressing. Ora si passa a quelle pesanti

Sull’invio di armi all’Ucraina Berlino cede al pressing. Ora si passa a quelle pesanti
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, a sinistra, saluta l’omologo lituano, Arvydas Anusauskas (Ansa)
  • Il vertice di Ramstein convince i tedeschi a spedire i blindati Gepard. Pure un’azienda privata offre i tank e l’addestramento. E Lorenzo Guerini garantisce: «Roma farà la sua parte».
  • Malumori nel Pd e nella Lega. No esplicito del M5s ad aiuti «che non siano difensivi».

Lo speciale contiene due articoli.

Intesa forse impossibile: è guerra tra civiltà
Henry Kissinger (Getty)
Nell’Est si scontrano due logiche inconciliabili: quella dei diritti funzionali al profitto e quella della geopolitica.
Il lodo Meloni per la difesa di Kiev: in caso di attacco, 24 ore per reagire
Giorgia Meloni (Getty)
Il presidente-attore: «In 7-10 giorni, garanzie stile articolo 5 Nato. Poi vedrò Vladimir Putin». Secondo Bloomberg, Palazzo Chigi preme per un meccanismo di risposta rapida. Intanto gli alleati frenano sulle truppe al fronte.
Scintille sul vertice di pace. «Trump si defila, vuole ci pensino russi e ucraini»
Donald Trump (Getty)
Sergej Lavrov al leader nemico: «Da vedere se è legittimo che firmi l’accordo». La replica: «Mosca prova a sottrarsi». La resistenza snobba l’Europa: «Più importanti gli Usa».

Inseguito da un mandato di cattura internazionale, era in vacanza. Faceva parte del commando che eseguì l’attentato. Assurdamente attribuito a Mosca dalla stampa.

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