2022-11-10
Intesa, nuovo piano da 5 miliardi per sostenere le Pmi
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Stefano Barrese (Ansa)
L’intervento si aggiunge ai 30 miliardi già stanziati dalla banca in favore di piccole imprese e famiglie dall’inizio dell’anno per contrastare il caro energia, parte degli oltre 400 miliardi a supporto del Pnrr.
L’intervento si aggiunge ai 30 miliardi già stanziati dalla banca in favore di piccole imprese e famiglie dall’inizio dell’anno per contrastare il caro energia, parte degli oltre 400 miliardi a supporto del Pnrr. Intesa Sanpaolo ha lanciato un nuovo piano da 5 miliardi per sostenere le Pmi dei settori commercio, artigianato e piccoli alberghi. Il piano Crescibusiness prevede interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite Pos in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone dei Pos e delle carte di credito commercial, agevolazioni sui prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali per contenere i costi operativi. Alla presentazione a Milano hanno partecipato Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, chief economist di Ca’ de Sass, Anna Roscio, responsabile direzione sales and marketing imprese dell’istituto di credito, Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti, Paolo Ferrè, membro di giunta di Confcommercio, Marco Granelli, presidente di Confartigianato, e Maurizio Naro, membro di giunta di Federalberghi. Durante l’evento le quattro associazioni hanno anche firmato un protocollo di intesa con la banca.In Italia le imprese con meno di dieci addetti sono più di 4 milioni, il 95% del totale e impiegano circa 7,3 milioni di addetti, il 43,8% del totale. Nel 2020 hanno registrato un fatturato pari a 658 miliardi di euro (23,5% del totale) e un valore aggiunto che ha sfiorato i 200 miliardi (26,8%). Il loro ruolo è rilevante in tutti i settori, con punte dell’80% nei servizi alla persona (sul totale degli addetti), del 62% nel turismo e del 55% nel commercio. Da un’indagine interna a Intesa Sanpaolo emergono le risposte delle imprese più piccole alla crisi energetica: è alta l’attenzione all’efficienza produttiva, ma è ancora basso il ricorso alle rinnovabili. In prospettiva, resteranno prioritari gli interventi su digitale, innovazione e transizione green. Solo così, l’economia italiana e le micro imprese potranno tornare a crescere. Alle soluzioni per affrontare il periodo di crisi, il piano di Intesa Sanpaolo affianca azioni mirate a supportare la crescita in collaborazione con le associazioni di settore. Per questo prende avvio il nuovo programma Digitalizziamo: grazie al supporto di partner di prestigio - Deloitte, Cerved, Alkemy e Nexi - le aziende che parteciperanno al programma verranno inserite in un percorso di visibilità e valorizzazione, che comprende l’offerta di servizi evoluti e formazione. Verranno inoltre attivate varie linee di finanziamento a condizioni agevolate per settori strategici (Crescita commercio e turismo, Crescita Artigianato) e per promuovere gli investimenti verso obiettivi digitali grazie ai D-loan e agli Esg-loan. Una attenzione specifica viene riservata alle imprese del settore turistico-alberghiero con linee di finanziamento a condizioni agevolate, i Suite loan turismo. “Il piano che presentiamo oggi aggiunge un nuovo pilastro agli interventi che Intesa Sanpaolo ha attivato a sostegno dell’economia e della popolazione italiana: 35 miliardi complessivi in favore di famiglie, imprese, commercianti, albergatori e artigiani”, ha detto Barrese, “Le recenti conferme sulla tenuta del nostro sistema produttivo non nascondono le difficoltà di buona parte del tessuto socio-economico. Siamo consapevoli che, in questa situazione di incertezza, la fiducia e la coesione sociale siano essenziali per rispondere alla crisi e per garantire la crescita sostenibile che il Paese sta perseguendo. Proprio per fornire il massimo supporto alle 500.000 piccole aziende nostre clienti abbiamo adottato misure immediate come l’azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti elettronici fino a 15 euro. Il nostro gruppo non ha mai perso di vista l’importanza della tenuta sociale ed economica del Paese, che dal 2020 a oggi abbiamo sostenuto con oltre 11 miliardi di euro di erogazioni ai settori del turismo, del commercio e dell’artigianato”.