2024-08-23
In Inghilterra è lecito non curare i «razzisti»
L’associazione degli infermieri ha aggiornato il codice deontologico dopo che il ministro della Sanità aveva detto che si può negare assistenza a chi è «affetto da pregiudizi». E perfino che un ospedale può allontanare pazienti politicamente sgraditi.Facciamo quattro passi nel delirio e diamo uno sguardo all’avanguardia della Sinistra mondiale rappresentata oggi dalla Gran Bretagna di Keir Starmer. Ciò che fino a ieri era rappresentato dal Canada woke di Justin Trudeau viene oggi superato, sia per novità che per effettiva attualità, dalla Sinistra britannica, un esecutivo talmente sollecito nel realizzare le peggiori ipotesi distopiche da costringere gli stessi americani di sinistra a pensare molto bene se votare per una candidata che potrebbe soltanto proseguire la piattaforma politica inglese, caratterizzata dal controllo a tinte autoritarie della libertà di espressione e di pensiero. La questione di base è molto semplice e non è nient’altro che il pieno compimento dell’affermazione che costò ad Hillary Clinton le elezioni: l’odio per i deplorables. Incredibile a dirsi, la Sinistra in Gran Bretagna intende costruire, con le buone o con le cattive, una società basata sull’odio e sulla discriminazione per coloro che a priori vengono definiti come «appartenenti all’estrema destra». Inutile pensare a Giusva Fioravanti o a Pierluigi Concutelli, così come è perfettamente inutile pensare ad Oswald Mosley, fondatore della British Union of Fascists; nella Gran Bretagna delle ultime settimane sei di «estrema destra» se scrivi sui social delle frasi definite «incitazione all’odio», se posti dei meme ritenuti offensivi o - anche se può sembrare incredibile - se usi delle emoji in maniera che un giudice possa ritenere inappropriata.In pratica nel Regno Unito hanno trasposto i criteri di moderazione dei social nel diritto penale, ma questo solo ed esclusivamente per una precisa categoria di persone definite a priori: inglesi, bianchi, maschi, eterosessuali, che hanno idee non in linea con la narrazione woke. Ad oggi sono circa un migliaio le persone arrestate per gli scontri conseguenti alle proteste per l’uccisione di tre bambine da parte di Muganwa Rudakubana a Southport e la grande maggioranza di questi arresti non interessa persone che hanno commesso reati violenti durante gli scontri ma individui che hanno postato sui social «messaggi d’odio». Un caso emblematico del doppio standard ormai rivendicato, nella patria di Orwell, come criterio giurisprudenziale consiste nel caso del giudice Mark Bury il quale ha condannato tre persone a due anni e sei mesi per «condotta violenta durante le manifestazioni contro gli immigrati» mentre tre settimane prima aveva «condannato» un uomo trovato in possesso di un’enorme quantità di materiale pedopornografico a «camminare all’aria aperta ed incontrare gente».Nel diritto anglosassone esiste la possibilità, per i giudici, di adattare le pene in base al tipo di riabilitazione che si vuole ottenere e tale principio viene ormai usato, grazie al clima woke penetrato in ogni settore vitale del Paese, per instaurare una vera e propria sorta di pedagogia punitiva per individui da colpire a prescindere e di estrema indulgenza per persone che non si devono ritenere pericolose indipendentemente da quello che fanno. Un altro giudice, John Temperley, ha condannato un inglese a tre mesi di reclusione per aver usato «emoji violente» in un post su un social con la specifica motivazione che «quelle emoji devono essere inquadrate nel contesto dei recenti scontri». Un altro inglese è stato condannato, questa volta a due anni di detenzione, per aver scritto «un post aggressivo» contro un luogo di raccolta per immigrati con la motivazione che «se anche il commento non rappresenta una violenza in sé può averla ispirata in altri»: in questa Inghilterra due anni di galera, nel resto del mondo il post sarebbe stato al massimo oscurato. Il fondo, però, viene toccato con il caso del ministro britannico alla Sanità, Wes Streeting, il quale ha dichiarato che il personale sanitario immigrato può rifiutarsi di curare un paziente se lo ritiene «affetto da pregiudizi razzisti» ed addirittura che le strutture ospedaliere dovrebbero, a suo parere, poter allontanare pazienti politicamente sgraditi. Suggerimento prontamente raccolto dal Royal College of Nursing, che ha provveduto ad aggiornare il suo codice deontologico.Inutile soffermarsi su questo incubo distopico, su questa terra ostile clamorosamente ed evidentemente presente sotto gli occhi di tutti; facciamo invece un ragionamento ulteriore e chiediamoci dove condurrà tutto questo. I possibili esiti sono soltanto due: o la rieducazione forzata, da Stato totalitario, del dissenso e di tutte le idee non in linea con la verità detenuta dal governo, oppure la creazione di un dissenso silenzioso, di una cieca rabbia, conseguenza di ingiustizie palesi ed ostentate con tutta l’incomprensibile incoerenza delle peggiori dittature, vissuta in prima persona da un numero di individui molto superiore che ai tempi dell’Ira; individui diffusi ovunque, classificati come «terroristi» semplicemente per quello che pensano o dicono e gettati forzatamente in una sorta di clandestinità di pensiero dal governo stesso. È questo quello che avevano promesso i laburisti in campagna elettorale? È questo il futuro della Sinistra?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.