2022-08-14
«Indennizzi alle vittime del vaccino»
La Lega presenta il suo programma: sul Covid, basta obblighi e rimborsi semplificati per i danneggiati dal siero. Fra i nodi da affrontare, il rientro dei sanitari sospesi.Il programma della Lega promette di cambiare passo sui temi della sanità. Soprattutto per ciò che riguarda il Covid. Sono tanti, troppi gli errori fatti in questi due anni e mezzo per gestire la pandemia. Troppe le vittime di ingiuste misure restrittive che hanno portato più danni che sollievi. Alcune restrizioni hanno completamente stravolto molti dei diritti acquisiti conquistati fino a oggi. La Lega ha deciso di inserire nel documento che presenta il programma di governo un passaggio intitolato «Libertà di scelta terapeutica» che chiarisce come l’obbligo vaccinale non dovrà mai più essere un’imposizione. «L’emergenza sanitaria causata dalla recente pandemia del virus Sars-Cov-2 ha indotto il governo ad assumere decisioni che imponessero obbligatoriamente, per legge, un trattamento sanitario obbligatorio come, appunto, la vaccinazione contro il Covid-19 per certe categorie di individui. Tale disposizione, benché sia stata introdotta a tutela e salvaguardia della salute pubblica, ha di fatto privato i cittadini della libertà di scelta terapeutica e imposto restrizioni alla libertà personale. Sebbene tale decisione sia stata adottata per cercare di fronteggiare una situazione di evidente emergenza nazionale, riteniamo che, pur convinti dell’importanza della vaccinazione diffusa rivolta in particolare alle categorie più fragili, tale trattamento debba essere offerto ai cittadini senza più alcun obbligo, quanto piuttosto garantendo un’ampia campagna di informazione che possa accompagnarli nella scelta più consapevole possibile a tutela della propria salute e di quella altrui e promuovendo prima di tutto le cure domiciliari».Si parla anche di cure domiciliari in questo testo, battaglia che La Verità porta avanti da mesi, ormai anni. Le cure domiciliari, infatti, mai incentivate né promosse dal ministro della Salute Roberto Speranza, avrebbero potuto, dati alla mano, salvare migliaia di vite. Nel programma della Lega viene affrontato un altro punto molto importante: l’indennizzo da parte dello Stato per eventuali reazioni avverse. Questo il passaggio: «Riconoscimento della piena tutela della persona in caso di danni alla salute per eventuali reazioni avverse da vaccino attraverso la previsione di un indennizzo da parte dello Stato per chiunque abbia riportato lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, prevedendo un sistema di richiesta dell’indennizzo semplificato e digitalizzato». Tante, troppe, le storie di reazioni avverse mai riconosciute e tantomeno indennizzate, molte di queste raccontate su queste colonne. Come il caso di Gianluca R., operatore sanitario che ha sofferto di parestesia fino ad avere una trombosi che gli ha fatto perdere 8 decimi da un occhio, tutto dopo aver fatto la prima dose del vaccino. Per ottenere l’esonero dalla seconda dose, durato comunque pochi mesi, ha dovuto spendere 2.000 euro per gli esami diagnostici, senza che nessuno si sia mai occupato di rimborsarglieli anche quando è stato convenuto che la reazione avversa fosse dovuta al vaccino. Questa è solo una delle tante storie che raccontano di reazioni avverse non indennizzate e in alcuni casi neanche riconosciute. C’è un altro punto fondamentale, però, che chiunque andrà al governo dovrà affrontare e riguarda i sanitari. L’obbligo vaccinale permane infatti fino al 31 dicembre 2022. Sono decine di migliaia i medici ancora sospesi, mentre negli ospedali la carenza di personale rimane la più grande emergenza sanitaria dei nostri tempi. Difficile immaginare quindi di fare a meno di medici, infermieri e operatori sanitari soprattutto in vista dell’autunno e dell’inizio dell’inverno, quando abbiamo visto che, Covid a parte, la recrudescenza di malattie note ma tornate in forma più violenta diventa una realtà con cui fare i conti. Sono passati pochi mesi dall’ondata di bronchiolite più aggressiva che si sia mai vista negli ultimi anni. Il virus sinciziale dei bambini, infatti, dopo la pandemia si è ripresentato in forma decisamente più violenta rispetto al passato e per settimane ha messo in ginocchio i reparti pediatrici di tutta Italia, ponendo a rischio la vita di moltissimi neonati. Eppure, in piena estate, sembra non essere più un problema. Come sempre, infatti, non c’è lungimiranza rispetto alle politiche sanitarie e oggi si preferisce insistere con una misura come l’obbligo vaccinale per i sanitari che non vuole esser altro che punitiva. È stato ampiamente dimostrato infatti che il vaccino non impedisce il contagio, ma serve solo a fermare le forme severe della malattia. Sarebbe bene quindi che chi si candida per guidare questa nuova legislatura si preoccupi già da adesso di un problema annunciato che rischia di esplodere nel giro di poche settimane. Intanto quello della Lega fin qui sembra essere un buon inizio: un programma che affronta e centra alcuni dei temi più seri e critici che dall’inizio della pandemia hanno accompagnato ogni passo del ministro Speranza. Temi da lui mai affrontati, mai risolti e anzi spesso creati.
Jose Mourinho (Getty Images)