2024-11-08
L'inchiesta Mafia-Appalti stasera su «FarWest»
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A 32 anni dalla strage di via d'Amelio sono ancora molte le ombre sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta. Chi ha ucciso il magistrato siciliano e perché? FarWest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile su Rai3, cerca di rispondere a questa domanda partendo da quella che lo stesso Borsellino definì «un nido di vipere», la Procura di Palermo, e accende un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti.
Una pista rimasta in secondo piano per tre decenni, finché non è stata rivalutata dalla Commissione Antimafia e salita agli onori della cronaca grazie alla nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone.
FarWest ha scovato un ex dirigente delle società che prelevavano il marmo dalle cave negli anni Ottanta a Carrara e che ha raccontato: «Ci fu a un certo punto questa voce tra gli addetti ai lavori che dicevano che c'era questa possibilità di intromissione mafiosa nella città e anche a livello della Procura della Repubblica, si incominciò a indagare». È l'indagine di Massa Carrara che poi viene trasferita a Palermo. Il cosiddetto fascicolo Mafia e appalti che, stando a Lucia Borsellino, sarebbe il movente che accelerò la strage di via D'Amelio. Un fascicolo trattato da Natoli e da Pignatone, che ora si ritrovano indagati per favoreggiamento a Cosa nostra. Al centro dell'inchiesta aperta a Caltanissetta c'è un ordine che partì dalla Procura di Palermo di distruggere brogliacci e bobine con le intercettazione di quella indagine. Ma, si è scoperto, solo i brogliacci furono distrutti. Natoli, convocato in Commissione Antimafia, è stato intercettato a telefono con l'ex pm Roberto Scarpinato (attuale parlamentare pentastellato e componente della Commissione Antimafia). FarWest a questo punto, intervistando i suoi cronisti, cita le inchieste della Verità, che ha pubblicato i contenuti di quelle conversazioni, durante le quali Natoli avrebbe concordato con Scarpinato alcuni passaggi della sua deposizione. L’appuntamento è per questa sera alle 21.15 su Rai3.
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A 32 anni dalla strage di via d'Amelio la trasmissione condotta da Salvo Sottile, in onda su Rai3 alle 21:15, cerca di far luce sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, accendendo un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone. Eccone una breve anticipazione.A 32 anni dalla strage di via d'Amelio sono ancora molte le ombre sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta. Chi ha ucciso il magistrato siciliano e perché? FarWest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile su Rai3, cerca di rispondere a questa domanda partendo da quella che lo stesso Borsellino definì «un nido di vipere», la Procura di Palermo, e accende un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti.Una pista rimasta in secondo piano per tre decenni, finché non è stata rivalutata dalla Commissione Antimafia e salita agli onori della cronaca grazie alla nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone.FarWest ha scovato un ex dirigente delle società che prelevavano il marmo dalle cave negli anni Ottanta a Carrara e che ha raccontato: «Ci fu a un certo punto questa voce tra gli addetti ai lavori che dicevano che c'era questa possibilità di intromissione mafiosa nella città e anche a livello della Procura della Repubblica, si incominciò a indagare». È l'indagine di Massa Carrara che poi viene trasferita a Palermo. Il cosiddetto fascicolo Mafia e appalti che, stando a Lucia Borsellino, sarebbe il movente che accelerò la strage di via D'Amelio. Un fascicolo trattato da Natoli e da Pignatone, che ora si ritrovano indagati per favoreggiamento a Cosa nostra. Al centro dell'inchiesta aperta a Caltanissetta c'è un ordine che partì dalla Procura di Palermo di distruggere brogliacci e bobine con le intercettazione di quella indagine. Ma, si è scoperto, solo i brogliacci furono distrutti. Natoli, convocato in Commissione Antimafia, è stato intercettato a telefono con l'ex pm Roberto Scarpinato (attuale parlamentare pentastellato e componente della Commissione Antimafia). FarWest a questo punto, intervistando i suoi cronisti, cita le inchieste della Verità, che ha pubblicato i contenuti di quelle conversazioni, durante le quali Natoli avrebbe concordato con Scarpinato alcuni passaggi della sua deposizione. L’appuntamento è per questa sera alle 21.15 su Rai3.
(Ansa)
Il ministero degli Esteri «dal primo gennaio sarà anche un ministero economico». È la riforma della Farnesina spiegata dal titolare del dicastero, Antonio Tajani, ieri a Torino nel corso degli Stati Generali di Forza Italia sul commercio internazionale. «Le nostre ambasciate – ha sottolineato il vicepremier prima di partecipare ai lavori – si dovranno trasformare sempre più in piattaforme per favorire le nostre esportazioni e le nostre imprese. Ho deciso di fare una rivoluzione al ministero degli Esteri. Dal primo gennaio cambierà tutto. Per la prima volta nella storia d’Italia il ministero degli Esteri avrà una testa politica ma anche una testa economica».
«Il ministero – ha spiegato Tajani – diventerà un punto di riferimento per tutti gli imprenditori italiani che lavorano al di là dei confini nazionali. Ho dato disposizione a tutte le ambasciate italiane nel mondo di applicare questo concetto».
Nel riquadro, Pierluigi Del Viscovo (IStock)