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In viaggio con Resto al Sud: storie di giovani che investono nel Mezzogiorno

Facciamo uno strappo alla regola per la settima tappa del viaggio con Resto al sud, perché le storie che vi andiamo raccontare sono due, vicine territorialmente, ma molto diverse tra loro.

Siamo in Basilicata e la prima impresa che incontriamo è BoatsandGo di Luciano Pergola, una startup innovativa ospitata nell'incubatore di Sviluppo Basilicata, all'interno dell'Università di Potenza.

Poi ci spostiamo un po' più a sud, quasi al confine con la Calabria, a Viggianello, piccolo borgo di 3.000 abitanti, nel cuore del Parco nazionale del Pollino.

Nasce qui la seconda impresa nata con Resto al Sud, Hyris Lab, il laboratorio di cosmetica di Salvatore Anastasio e Adil Rafia.

Per tutte le info su gli incentivi Resto al Sud https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud

Macron ora copia Trump: «Dazi alla Cina»
Emmanuel Macron (Ansa)

Musk cancella l’account della Commissione: «È il quarto Reich». Il Cremlino: «Visione degli Usa coerente con la nostra». Parte la retorica a reti unificate a difesa di Bruxelles. Ma il leader francese fa come Donald.

Paolo Gentiloni, già commissario all’Economia sotto tutela di Valdis Dombrovskis in Europa e già presidente del Consiglio - si sfoga, il giorno dopo la dichiarazione di dannosa inutilità che mister Tesla ha riservato all’Ue (che a suo giudizio andrebbe abolita), con la Stampa. Il clima a dire la verità è frizzante. Ieri c’è stato un botta e risposta Musk-Bruxelles sul filo del chi è più democratico. Come noto, la Commissione europea ha multato X, il social di Elon Musk, per 120 milioni di euro per violazioni delle norme digitali europee, e il signor X ha risposto cancellando l’account pubblicitario della Commissione.

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«Su Bologna Biffi aveva capito che saremmo finiti a Lepore»
Davide Rondoni (Imagoeconomica)
Davide Rondoni, poeta a capo del comitato per le celebrazioni di San Francesco, commenta la crisi del capoluogo: «La città è stanca, le ideologie ottundono. Il sindaco è l’effetto, non la causa».

Romagnolo schiettissimo che però ha percorso via San Vitale all’inverso e si è fermato a Bologna. Si dice che la Romagna inizia proprio da via San Vitale, con le due torri di schiena, quando se si chiede da bere offrono il vino al posto dell’acqua. Davide Rondoni è così: è una sferzata gentile d’intelletto che al tempo stesso nutre, disseta, ma stimola. Ci si potrebbe fermare a fare una mano di marafone - il tresette con la briscola che si gioca in tutta la Romagna - mentre si compulsa il Cantico delle creature con questo poeta, linguista, che ha scritto e tradotto per il teatro, che ha fatto dell’arte un impegno totale: dal museo di fotografia contemporanea al centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna (dove ha studiato con un grande maestro come Ezio Raimondi), Rondoni ha esplorato tutte le possibili declinazioni della creatività.

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Fallita la società dei Caf di Landini. Per anni non ha pagato i contributi
Un Centro di assistenza fiscale (Ansa)
Buco da oltre 5 milioni di euro per la srl siciliana della Cgil: ha accumulato debiti con Agenzia delle entrate, Inps e privati. Stasera a «Lo Stato delle cose» di Giletti (Rai 3) le incredibili risposte del presidente Giuseppe La Loggia.

Undici creditori (di cui il principale è l’Agenzia delle entrate, che vanta ben otto crediti), un passivo da oltre 5 milioni di euro, una liquidazione giudiziale aperta nel 2023 dal tribunale di Catania «nella contumacia» della società.

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Fiom, scuse a Genova ma non alla Uil
Ansa
Il sindacato rosso dei metalmeccanici chiede «perdono» alla città per il caos durante lo sciopero all’ex Ilva. Neanche mezza parola per i colleghi picchiati e finiti in ospedale.

La Cgil si scusa con Genova per i disagi creati ma non con i colleghi sindacalisti della Uil che hanno mandato in ospedale. In una nota diretta a tutta la cittadinanza genovese, Fim Cisl e Fiom Cgil, come lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano e metalmeccanici di tutta Genova, confermano di «sapere bene che sono stati i giorni difficili per tutti, a partire da noi. Sette giorni di sciopero con blocchi della viabilità, cortei e manifestazioni. Sappiamo di aver creato molti disagi in città e ce ne dispiace. Abbiamo messo alla prova la pazienza di molti. Ma non potevamo fare altrimenti».

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