In viaggio con Resto al Sud: storie di giovani che investono nel Mezzogiorno

Il nostro viaggio con «Resto al Sud» è arrivato in a Sardegna, una regione in cui gli elementi naturali come il sole, il mare e il vento si intrecciano indissolubilmente alla vita dei suoi abitanti.

Protagonisti quattro ragazzi cagliaritani tra i 24 e i 30 anni, capeggiati da Enrico Strazzera, classe 1988. Enrico sin da piccolo affronta la vita come una sfida: già a un anno va in barca e pratica il windsurf con il papà, ma un giorno un brutto incidente rischia di compromettergli la vita...

Di Pietro guida il Comitato del «Sì»
Antonio Di Pietro (Ansa)
Presentazione ufficiale per il gruppo che appoggia il testo al referendum del 12 giugno. A sinistra, il fronte del «No» miete già le prime vittime: Carofiglio è un «indesiderato».

Sarà il 12 giugno l’appuntamento con le urne per il referendum sulla giustizia, che prevede principalmente la separazione delle carriere dei magistrati (tra giudice e pubblico ministero) e la scelta per sorteggio dei membri dell’Associazione nazionale magistrati. Mentre il confronto tra maggioranza e opposizione è sempre acceso, i Comitati del «Sì» e del «No» sono pronti a informare i cittadini.

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Il fenomeno della radicalizzazione tra adolescenti e giovani adulti in Europa sta conoscendo un’espansione allarmante, come dimostrano le più recenti indagini e operazioni di polizia. Ma in che modo i predicatori dell’odio riescono a trascinare ragazzi e ragazze all’interno della loro spirale di fanatismo e distruzione? Ne abbiamo parlato con Elisa Garfagna, esperta che analizza da anni le dinamiche della radicalizzazione online e il ruolo dei social network nella diffusione di messaggi estremisti.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 13 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 13 novembre con Carlo Cambi

Usano falsi di Falcone e Borsellino pur di affondare la riforma Nordio
Nicola Gratteri (Ansa)
Gratteri da Floris legge un’intervista a «Repubblica» in cui il giudice morto a Capaci va contro la separazione delle carriere ma è un fake da social. E anche il collega non si è opposto: anzi, a «Samarcanda» l’ha sostenuta.

Apprendiamo con soddisfazione che non è necessario avere la stagnola in testa per abboccare all’amo delle notizie false. Da qualche anno sentiamo provenire da sinistra, con estenuante regolarità, accorati allarmi sulla diffusione delle fake news. Gli italiani, secondo i cari progressisti, sarebbero vittime delle bufale diffuse dalla propaganda russa, israeliana, palestinese e via dicendo. Sarebbero, inoltre, estremamente permeabili all’influenza nefasta di presunti nemici della scienza, malfattori sempre pronti a inquinare le acque con clamorose bugie su vaccini e simili. Motivo per cui, ormai da parecchio, siamo costretti a subire le indebite ingerenze di fact checkers e altri autoeletti difensori del vero e del bello.

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