2020-02-12
In Italia le nascite al minimo storico. Risultato della lotta a uomo e donna
Le classi dirigenti del Paese vogliono solo mantenere il potere. Anche a Sanremo un profluvio di baci e affettuosità omosex.Magari noi italiani saremo ancora creativi, ma quanto a generare bambini siamo nei guai. Secondo gli ultimi dati Istat nel rapporto annuale sugli indicatori demografici nel 2019 abbiamo toccato un nuovo minimo: solo 435.000 bambini (4.747 in meno dal record del 2018). È il livello più basso nel «ricambio naturale» degli ultimi 102 anni: 647.000 decessi per 435.000 nati vivi. Così l'«italiano medio» diventa sempre più vecchio: 45,7 anni al primo gennaio 2020. Ma perché ciò accade? Sono note le molte spiegazioni economiche: lo scarso aiuto alle madri, le strutture insufficienti e costose, le crisi economiche ricorrenti. Rimane il fatto che le madri delle madri attuali le hanno generate in situazioni non più floride delle attuali, e spesso peggiori. Allora quale è la causa? Dal punto di vista della psicologia analitica il fatto è che le forze della vita, quelle ispirate dalla figura di Eros, l'archetipo dell'amore, sono oggi in Italia (il paese dell'Ue messo peggio in quanto a nascite), pesantemente sovrastate da quelle dall'archetipo della morte: Thanatos. Il risultato è che le donne fanno pochi figli: il numero medio di figli per donna è di 1,29, (occorrerebbe doppio per mantenere in equilibrio la bilancia demografica). E questi bambini arrivano relativamente tardi: l'età media al parto è di 32,1 anni. Ma queste forze quali sarebbero, chi è, in concreto Eros, e chi è Thanatos? Eros è l'amore, la spinta positiva verso l'altro, innanzitutto dell'uomo verso la donna e della donna verso l'uomo. Oggi però l'Italia in questo campo è completamente da un'altra parte. La spinta della società, la promozione dell'incontro amoroso è soprattutto sponsorizzata all'interno dello stesso sesso, non tra uno e l'altro. Si è appena chiusa la più nota, celebrata, seguita e costosa manifestazione dello spettacolo italiano, il festival di Sanremo, che è stato un susseguirsi di baci di diverso tipo tra maschi anche attempati, e affettuosità erotiche e allusioni tra donne. E l'apertura dello stesso è stata dedicata a un discorso filosofico su un aspetto orrendo del rapporto tra i due sessi come il femminicidio, come se fosse il tratto caratterizzante del rapporto tra maschi e femmine in Italia. Una tradizione culturale (e commerciale) che ispirò la storia dello spettacolo con la figura del latin lover impersonata da attori di origine italiana da Rodolfo Valentino a Tyron Power e oltre, liquidata in tre serate, che avranno i loro effetti nell'inconscio e nell'immaginario delle persone. L'incontro generativo dei bambini è socialmente out. Se il festival della canzone è (come in effetti è) un buon indicatore dell'orientamento dei gruppi al potere nella società, come è la Rai con il suo grande potere televisivo e mediatico, appare chiaro che esso non è orientato a incrementare l'incontro e l'intesa tra i due sessi. Quando l'Inghilterra si preoccupò per un calo nelle nascite molto più leggero, il premier conservatore David Cameron fece un discorso alla nazione presentando il matrimonio come il sogno di ogni cittadino britannico e assicurando che il governo si sarebbe impegnato ad aiutarlo a realizzarlo, con una serie di misure (come gli assegni ai genitori, padre compreso) e anche con discorsi e interventi sul piano delle cultura e del costume; continuati oggi nel programma di Boris Johnson. La capacità generativa, infatti, non è qualcosa che nasce soltanto nella coppia, ma un'espressione del Paese e della nazione, e della cultura che li ispirano. Un po' come ha detto il presidente Mattarella ieri: «Questo è un problema che riguarda l'esistenza del nostro Paese. Quindi le famiglie non sono il tessuto connettivo dell'Italia, le famiglie sono l'Italia. Perché l'Italia non è fatta dalle istituzioni ma dai suoi cittadini, dalle persone che vi vivono». Nascono bambini che vivranno nel domani, nel futuro, e la spinta a farli non è solo quella del desiderio tra i genitori ma quella della fiducia positiva nel futuro da parte di tutto il Paese. L'Inghilterra un anno dopo il referendum a favore della Brexit aveva un saldo delle nascite attivo di 160.000 bambini. Un Paese che pensa al futuro e non teme di cambiare il presente fa bambini. Le classi dirigenti che pensano solo a mantenere il proprio potere, invece che bambini generano depressione e non fanno altro che alimentare le forze distruttive. Tanto è vero che passano il loro tempo ad assicurare il contrario.
(Ansa)
«Alla magistratura contabile voglio dire che sono rimasta francamente un po’ incuriosita di fronte ad alcuni rilievi, come quello nel quale ci si chiedeva per quale ragione avessimo condiviso una parte della documentazione via link, perché verrebbe voglia di rispondere “perché c’è internet”. Dopodiché il governo aspetta i rilievi, risponderà ai rilievi, sia chiaro che l’obiettivo è fare il ponte sullo Stretto di Messina, che è un’opera strategica, sarà un’opera ingegneristica unica al mondo». «Noi siamo eredi di una civiltà che con i suoi ponti ha meravigliato il mondo per millenni – ha aggiunto Meloni – e io non mi rassegno all’idea che non si possa più fare oggi perché siamo soffocati dalla burocrazia e dai cavilli».
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(Ansa)
«È bene che la magistratura, come io auspico, esponga tutte le sue ragioni tecniche e razionali che possono meditare contro questa riforma. Ma per l’amor del cielo non si aggreghi – come effettivamente ha già detto, ammesso, e io lo ringrazio, il presidente Parodi – a forze politiche per farne una specie di referendum pro o contro il governo. Questo sarebbe catastrofico per la politica, ma soprattutto per la stessa magistratura». «Mi auguro che il referendum sulla separazione delle carriere venga mantenuto in termini giudiziari, pacati e razionali e che non venga politicizzato nell’interesse della politica ma soprattutto della magistratura. Non si tratta di una legge punitiva nei confronti della magistratura, visto che già prospettata da Giuliano Vassalli quando era nella Resistenza e ha rischiato la vita per liberare Pertini e Saragat».
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L’ex viceministro e sottosegretario della Salute Pierpaolo Sileri (Ansa). Nel riquadro Marco Florio