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Immigrati: furbetti dell’assegno sociale . Le pensioni minime costano 330 milioni

  • Prendi i soldi e scappa: 500 stranieri sorpresi a percepire un assegno Inps pur essendo tornati nei Paesi d'origine. I più sfrontati? Due tunisini che inviavano capitali nel Principato di Monaco.
  • Spendiamo quasi 330 milioni l'anno per gli extracomunitari over 67. Secondo Tito Boeri dovevano mantenerci, ma con i redditi che dichiarano siamo noi a pagare loro il welfare. Il picco di beneficiari nel 2017: quasi 121.000. E le erogazioni sono triplicate in meno di un decennio.

Lo speciale contiene due articoli.

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Witkoff snobba Zelensky. Il Cremlino: «Respinte solo alcune parti del piano Usa»
Steve Witkoff (Ansa)
Saltato l’incontro tra il leader ucraino e i delegati statunitensi. Prevista una visita di Umerov a Washington. Tajani sente Rubio: «Sosteniamo la vostra mediazione».

È un alone nebuloso quello che circonda al momento il processo diplomatico ucraino. L’altro ieri, l’inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero di Donald Trump, Jared Kushner, hanno avuto al Cremlino un colloquio di cinque ore con Vladimir Putin sul piano di pace statunitense.

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Cavo Dragone frena sui cyberattacchi. Meloni lo fulmina: «Misurare le parole»
Giuseppe Cavo Dragone (Ansa)
L’ammiraglio vede Tajani. E precisa: «Quella Atlantica resta un’alleanza difensiva».

Continua a far discutere l’intervista rilasciata da Giuseppe Cavo Dragone al Financial Times. Rispondendo alle domande del quotidiano britannico, l’ammiraglio italiano, ex capo di Stato maggiore della Difesa e attuale presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica, aveva dichiarato: «La Nato sta valutando se diventare “più aggressiva” contro la Russia» per controbattere agli attacchi ibridi di Mosca. Più nel dettaglio, Cavo Dragone aveva spiegato che «essere più aggressivi o proattivi, anziché reattivi, è qualcosa a cui stiamo pensando». Anche perché, aveva precisato, un «attacco preventivo» alla Russia da parte della Nato «potrebbe essere considerato un’azione difensiva».

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Carlo Melato dialoga con il critico musicale Alberto Mattioli sulle attese suscitate dal titolo scelto dal Piermarini per il 7 dicembre: Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk. Un capolavoro che ha sofferto la censura staliniana e che dev’essere portato al grande pubblico, anche televisivo, scommettendo sulla sua potenza e non sul boom di ascolti

Meloni blinda il decreto per l'Ucraina: «Si farà»
Giorgia Meloni (Getty Images)
Provvedimento rinviato per gli attriti con la Lega, però il premier conferma la scadenza del 31 dicembre. Tuttavia, preferisce parlare di «aiuti», come i generatori elettrici, anziché di armi. Sul tavolo c’è il «lodo» Romeo: proibire l’invio di missili a lungo raggio.
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