2022-11-04
Immergersi nella natura: i viaggi a piedi da fare in autunno
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Dalle Marche alla Basilicata, ecco cinque semplici itinerari da percorrere zaino in spalla in questa stagione.
Dalle Marche alla Basilicata, ecco cinque semplici itinerari da percorrere zaino in spalla in questa stagione.Chi ha detto che in autunno si abbia voglia di stare a casa? In realtà, questo è il periodo perfetto per fare dei brevi viaggi a piedi immersi nella natura: le temperature sono ancora miti quasi dappertutto e i colori di questa stagione impressionano per il loro fascino decadente, ma vivo.Di itinerari da percorrere a piedi l’Italia è piena, ma – sempre per amor di brevità – per questa volta abbiamo selezionato 3 regioni che potrebbero fare al caso di chi è in cerca di verde, specchi d’acqua e bellezza. MarcheLe Marche sono ancora un territorio relativamente poco conosciuto ed esplorato e questo le rende l’ideale per chi è in cerca di relax e tranquillità.Un esempio su tutti: la Gola del Furlo. Si tratta di un vero e proprio canyon situato nel comune di Cagli (PU), tra i monti Pietralata e Paganuccio. Frutto dell’erosione del fiume Candigliano, questa gola è facilmente percorribile da tutti e, per questo, è perfetta per le famiglie, a meno che non si scelga l’impegnativo percorso che conduce a un punto panoramico chiamato “Terrazza del Furlo”.Camminando invece lungo l’antica via Flaminia, si impiegano all’incirca tre quarti d’ora. Lungo la strada si incontreranno due gallerie e una diga, oltre a numerose specie vegetali e animali e a un’abbazia (San Vincenzo).Un’idea è quella di fermarsi a fare un picnic presso il parco La Golena, che si trova proprio ai piedi delle montagne.Un altro tra gli itinerari marchigiani più amati è quello sul Monte Conero, soprattutto se fatto al tramonto, grazie ai meravigliosi scorci sul mare che regala. Ovviamente ci sono diverse tipologie di percorso, ma noi ne abbiamo scelto uno abbastanza facile, che richiede circa un’ora e mezza di passeggiata: è il sentiero 309, anello che inizia e finisce dal Lago Grande, dove si trova anche un parcheggio. In mezzo, amenità storico-naturalistiche e un’aviofauna particolarmente ricca in questo periodo, considerato che gli uccelli stanno migrando verso l’Africa.Imperdibili la Baia di Portonovo, la Torre de Bosis e il Lago Profondo.DormireBed & Breakfast La Rosa Rossa, Via del Burano 1, Cagli (PU): amato per l’accoglienza e la posizione;G Hotel Ancona, Via Sbrozzola 26, Osimo (AN): nonostante sia un business hotel, è perfetto anche per un weekend romantico.MangiareL’Osteria degli OstiNati, Via di Porta Vittoria 29, Cagli: ottimi il ragù d’oca e le tagliatelle al tartufo;Ristorante La Gioconda, Via Brancuti 4, Cagli: da tenere d’occhio la pasta ripiena artigianale;Manifattura di Mare, Frazione Poggio 148, Ancona: pranzi e cene con una bellissima vista sul mare.MoliseSiamo a Guardiaregia, in provincia di Campobasso, all’interno di un’oasi WWF. Partendo dalla Fonte di Colle Macchio (strada provinciale 164 Guardiaregia-Sella del Perrone), si può imboccare il percorso ad anello che conduce ai Tre Frati, che altro non sono che secolari faggi.Il nome attribuito a questi tre splendidi esemplari è dovuto alla leggenda che vede tre fratelli impiccati proprio in questo luogo per aver rubato del bestiame. Si narra ancora che, nelle serie di brutto tempo, si possano sentire le voci dei fratelli confondersi col vento.Ma qui pare che siano anche stati catturati dei briganti, che sul finire dell’800 solevano riunirsi per elaborare strategie di sabotaggio ai danni dei soldati piemontesi. Insomma, pare che i Tre Frati siano testimoni di diversi eventi da oltre 500 anni e questo itinerario di circa 10 km non fa altro che aiutarci a immergerci nella natura e a immaginare quanto successo tra le bellezze del Matese.Attenzione: questo percorso è adatto a persone abituate a camminare per oltre due ore su sentieri accidentati e in pendenza. Bisogna equipaggiarsi di conseguenza.DormireLe Coccole (agriturismo), C. Da Riponi, Guardiaregia: vista magnifica e camere accoglienti;L’Antica Dimora, Via Francesco Jovine, Macchiagodena (IS): dimora storica dotata di una bellissima biblioteca.MangiareAgriturismo Il Grifone, Mencaro (CB): prodotti tipici e verde ovunque;Il Rifugio del Massaro, Guardiaregia: anche questo è un luogo per amanti delle location circondate dalla natura. Ottima la ricotta;Casale San Nicola, Via S. Nicola 4, Guardiaregia: da provare i ravioli alla carbonara.BasilicataAltra regione poco battuta è la Basilicata, nonostante offra sentieri naturalistici di indubbia e rara bellezza.Uno degli itinerari che consigliamo è quello che conduce al Giardino degli Dei, sul Pollino. Si parte dal Santuario Madonna del Pollino, a San Severino Lucano (PZ), e si arriva in località Serra di Crispo, dove si trova il pino loricato, una specie autoctona.Perché ammirarlo? Perché è un albero bellissimo, contorto e capace di creare incredibili forme geometriche dalle creste rocciose su cui cresce. Immensi e secolari, questi alberi testimoniano il passaggio di briganti, ricercatori e soldati che si sono avventurati nel verde di questo luogo incontaminato.Si tratta di un percorso di difficoltà media, che deve necessariamente prevedere diverse soste, considerato che sono 12 km su un dislivello di 680 metri. Occorrono quindi una giornata intera e un buon equipaggiamento.DormireI Fiori del Pollino (affittacamere), C.da Celani 33, San Severino Lucano: struttura circondata dalle montagne e provvista di tutti i comfort;Tempio Aurora (affittacamere), Piazza Vittorio Veneto 7, San Costantino Albanese (PZ): camere moderne e accoglienti e ottima posizione;MangiareRistorante Mulino Corona Longa, Strada Provinciale 46 della Peschiera, San Severino Lucano: cucina casalinga e posizione immersa nel verde. Da provare lo stracotto;Agriturismo Crescente, Mezzana Frido (PZ): cucina a km 0 e sapori caserecci;Agriturismo Masseria Senise Pollino, cda Castellano 1, Rotonda (PZ): ottime la posizione e la pasta alla boscaiola.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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