2024-03-08
Un’altra tegola sull’Ilva: indagata l’ex ad
Lucia Morselli (Imagoeconomica)
Lucia Morselli è sotto inchiesta per inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. La notizia si aggiunge a quella dell’apertura di un fascicolo su Adi a Milano. Per gli investitori potenziali arriva un freno in più.L’ex amministratore delegato di Acciaierie d’Italia (Adi), Lucia Morselli, è indagata dalla Procura di Taranto con le ipotesi di reato di inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. La notizia arriva mentre è stata appena formalizzata l’amministrazione straordinaria per la società che gestisce gli impianti dell’ex llva. E sulle cui vicende è stato aperto anche un fascicolo dalla Procura di Milano che dovrà accertare eventuali reati societari dopo la dichiarazione d’insolvenza della società, arrivata la settimana scorsa. L’indagine di Taranto è partita nel 2022, dopo le denunce delle associazioni ambientaliste della città pugliese. Secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, la manager avrebbe ricevuto nelle settimane scorse l’avviso di proroga delle indagini preliminari dove vengono contestati in particolare, sotto il profilo ambientale, i livelli di benzene emessi dallo stabilimento. L’inchiesta riguarda il periodo dal 2018 fino a oggi. Nell’inchiesta è indagato anche l’ex direttore dello stabilimento Alessandro Labile, che ha ricoperto il ruolo dirigenziale dall’agosto 2022 a maggio 2023. Nei mesi scorsi, sono stati effettuati numerosi sopralluoghi nell’impianto da parte dai carabinieri del Noe su mandato dall’autorità giudiziaria. Al direttore dello stabilimento, Vincenzo Di Mastromatteo, sono stati anche notificati, da parte dei militari del Nucleo operativo ecologico, ordini di acquisizione relativi a documenti sulla gestione e manutenzioni degli impianti. Le emissioni inquinanti dell’ex Ilva, a distanza di 12 anni dalle prime indagini, sono anche al centro di un procedimento amministrativo dopo un’ordinanza del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Lo scorso 22 maggio il comune ha disposto che Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria - la proprietaria degli impianti - individuassero e rimuovessero le cause alla base delle stesse emissioni entro 30 giorni. Nella stessa ordinanza, il sindaco di Taranto imponeva il fermo degli impianti dell’area a caldo nei successivi 30 giorni in caso di inadempienza. L’atto del Comune è stato impugnato da Acciaierie d’Italia prima davanti al Tar del Lazio, che però ha dichiarato la sua incompetenza territoriale, e in seguito al Tar di Lecce che, accogliendo la richiesta dell’azienda, ha sospeso la sua applicabilità fino a giugno. L’udienza al Tar si è svolta lo scorso 26 ottobre e il legale del Comune di Taranto ha chiesto un rinvio in attesa del pronunciamento della Corte di giustizia europea nella causa avviata da alcune associazioni tarantine che chiedono i danni ambientali e sanitari e la chiusura o il fermo degli impianti siderurgici. Il pronunciamento della Corte europea è atteso nelle prossime settimane. Quello della Procura di Taranto non è l’unico fronte giudiziario che incombe su Acciaierie d’Italia. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo nei giorni scorsi, che al momento risulta ancora a «modello 45», ovvero senza indagati né ipotesi di reato. La dichiarazione d’insolvenza arrivata dal tribunale del capoluogo lombardo - competente perché la sede di Acciaierie è a Milano - apre però lo scenario della possibile contestazione di reati societari e fallimentari nei confronti degli amministratori di Adi. Al momento, secondo quanto ricostruito, sarebbe stati avviati i primi accertamenti della Guardia di finanza milanese. Sul versante industriale, dopo la nomina da parte del ministro delle Imprese Adolfo Urso di Giovanni Fiori, docente universitario ed esperto di corporate governance e internal auditing, e di Davide Tabarelli, presidente di Ne - Nomisma energia ed esperto di tematiche ambientali, come commissari straordinari al fianco di Giancarlo Quaranta, la gestione commissariale può partire. Il primo obiettivo dei commissari è quello di assicurare agli impianti una dotazione finanziaria tale da garantirne l’operatività. Per questo, il governo si è speso presso i clienti per fare ad Adi pagamenti anticipati delle forniture di acciaio. L’obiettivo è però quello di un commissariamento breve, arrivando in tempi ragionevoli all’ingresso di un nuovo partner industriale per l’ex Ilva. Contatti sono stati avviati già nei mesi scorsi con il gruppo Vulcan steel e con gli ucraini di Metinvest. Chiunque arriverà chiederà però l’azzeramento del pregresso, sia come situazione debitoria sia dal punto di vista dei rischi legali.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.