Il nuovo business su cui si sono lanciate le compagnie aeree è il viaggio senza scalo a lunghissimo raggio, che dura anche 19 ore. Ma possono verificarsi dei problemi per i passeggeri e l'equipaggio: si respira troppa aria riciclata e c'è il pericolo di trombosi.
Il nuovo business su cui si sono lanciate le compagnie aeree è il viaggio senza scalo a lunghissimo raggio, che dura anche 19 ore. Ma possono verificarsi dei problemi per i passeggeri e l'equipaggio: si respira troppa aria riciclata e c'è il pericolo di trombosi.La notizia l'avete letta in questi giorni: la Qantas ha effettuato il più lungo volo senza scalo della storia, 18.000 chilometri da Sydney a New York, Newark, in 19 ore. La notizia in realtà non era affatto una novità: è dall'ottobre del 2018 che la Singapore Airlines collega tutti i giorni Singapore a New York e viceversa, coprendo la distanza di 16.600 chilometri in 18 ore. Ma la differenza più sostanziale consiste nel fatto che mentre il volo Qantas ospitava una cinquantina di passeggeri non paganti, quello della Singapore Airlines porta ogni giorno centinaia di passeggeri paganti. Cosa si cela dietro la notizia della Qantas di lanciare voli senza scalo da una parte del globo all'altra? Alan Joyce, ceo della compagnia, ha affermato che i suoi voli sperimentali altro non sono che una anticipazione di servizi regolari che permetteranno ai passeggeri di trasferirsi rapidamente da un lato all'altro del nostro pianeta. Rimane però tutto da appurare quanto sia saggio per i passeggeri imbarcarsi in voli che comportano il rimanere 19 ore all'interno di un aereo praticamente immobili. Ricordiamo infatti che alle alte quote nelle quali oggi operano i moderni velivoli, oltre 12.000 metri, è facile incontrare turbolenza imprevista in volo e l'ideale sarebbe rimanere con le cinture allacciate: sono purtroppo frequenti gli incidenti che hanno provocato feriti fra personale di cabina e passeggeri causati da turbolenze in volo anche su collegamenti di più breve durata.Dietro ai voli test della compagnia australiana sono in gioco nuovi ordini di velivoli. La Singapore Airlines opera il suo volo con gli Airbus 350, la Qantas sta effettuando i suoi test con un Boeing 787-900, ma al termine dei voli sperimentali in chiusura del corrente anno, se il Sunrise Project si concretizzerà, la Qantas dovrà decidere se effettuarli con il Boeing 777X o con gli Airbus 350-1000ULR.Da un punto di vista operativo le aerolinee debbono essere molto caute prima di imbarcarsi in collegamenti del genere. Nei voli di lunga durata senza fermate i passeggeri respirano per molte ore aria riciclata. Ciò favorisce il diffondersi di malattie virali, raffreddori e influenza. Non va poi dimenticato il problema della Dvt, trombosi venosa profonda, cioè la formazione di un coagulo di sangue in una vena profonda, una patologia favorita dallo stare troppo immobili nella medesima posizione. È già capitato di voli senza scalo nei quali i passeggeri all'arrivo a destinazione hanno riscontrato questo serio problema.In un servizio shock pubblicato nel 2001 da Bbc News si poteva apprendere che «almeno una persona al mese muore di un coagulo di sangue sui polmoni all'arrivo all'aeroporto di Heathrow, dicono i medici. Si ha ragione di stimare che almeno 2.000 persone all'anno nel Regno Unito possono morire per coaguli di sangue legati ai viaggi aerei a lungo raggio. Le compagnie aeree britanniche sono preoccupate per l'incidenza dei casi di trombosi venosa profonda (Dvt) e British Airways ha iniziato a fornire informazioni ai passeggeri su come prevenire la malattia».Dalla stessa fonte si apprendeva anche che, nella sola Australia, 800 persone avevano fatto causa a varie compagnie aeree in quanto si erano formati coaguli di sangue a seguito di voli da loro effettuati.Meno drammatico, è poi il problema del jetlag e di come riuscire a riposare durante la permanenza a bordo. Da una ricerca si è saputo che il 54 per cento degli intervistati si è avvalso di tappi auricolari o cuffie antirumore, il 38 per cento si è dato all'alcol prima e durante il volo, e il rimanente 8 ha ingerito sonniferi.Per questi motivi la Qantas ha dato il via ai voli sperimentali durante i quali oltre ai passeggeri sarà monitorato l'equipaggio avvalendosi di elettroencefalogrammi, con particolare attenzione alla reazione alla fatica. La Singapore Airlines per i suoi voli che durano 18 ore si avvale di 6 piloti che si alternano ogni quattro ore ai comandi. In Australia la compagnia dovrà sottoscrivere nuovi accordi con il personale in quanto è evidente che con questi voli «salteranno» le norme sindacali attualmente in vigore sui turni di riposo del personale viaggiante. Per le parti in causa sarà necessario sottoscrivere un Eba (Enterprise Bargaining Agreement), un accordo che fissi le nuove condizioni salariali e lavorative. Si tratta di negoziati tra le singole imprese e i sindacati che rappresentano i lavoratori. Se concordate, le Eba diventano giuridicamente vincolanti, ma fissate per un periodo di tempo limitato. I piloti Qantas sono rappresentati dall'Australian and international pilots association (Aipa) la quale in via generale ha sostenuto il progetto Sunrise, avanzando però perplessità circa la lunghezza dei voli e la fatica dell'equipaggio, citando la sicurezza come preoccupazione fondamentale. L'Aipa vuole garantire che l'equipaggio a bordo dei voli sia in grado di riposare e che si preparino piani di emergenza per far fronte a deviazioni, emergenze e imprevisti.
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