
Francesco lo ha definito un «esercizio di fantasia creativa» da portare «nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle piazze, in carcere». Su Internet però, da Amazon a eBay, il bambinello è introvabile. E il Natale è una manna commerciale associata a renne e slitte.Bisogna riscoprire il presepe «nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze», scrive il pontefice nella lettera apostolica Admirabile signum. Papa Francesco ricorda che allestirlo «è davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini». Però accade che può mancare la materia prima per insegnare ai piccoli come fare un presepio. Giusy D'Amico, insegnante e presidente dell'associazione Non si tocca la famiglia, qualche giorno fa segnalava sui social: «Incredibile, ho girato dieci negozi cercando tovaglioli per decoupage da usare lunedì a scuola per decorare i lavoretti dei bambini con simboli della natività. Cercavo immagini del presepe o solo la capanna o una stella cometa, campane, angeli, Gesù bambino. Oppure pensavo ai re Magi. Il Natale in giro per negozi è solo renne, pupazzi di neve, Babbo Natale, slitte, alberi addobbati, palle di neve, solo roba che sa di inverno. Il Natale commerciale non prevede alcun riferimento a Gesù Cristo, l'unico e centrale motivo, invece, per cui lo festeggiamo». Se agli alunni delle elementari non può essere insegnato attraverso il gioco il valore della natività, come si potrà mai sperare che la rappresentazione plastica della nascita di Gesù «possa essere riscoperta e rivitalizzata» come si augura il Papa? Abbiamo provato a vedere se il Web offre quello che nei negozi manca. Su Amazon, sono disponibili solo nove tovaglioli con soggetto il presepe per decoupage, tecnica per la decorazione di oggetti con ritagli di carta o di illustrazioni che vengono incollati e poi ricoperti con diversi strati di vernice o lacca. Un unico motivo, tra più di 200 proposte di Santa claus panciuti, seriosi o ammiccanti, pacchetti regalo, paesaggi sotto la neve, renne, addobbi per l'abete. Invece eBay propone oltre 1.800 tovaglioli per decoupage natalizi, una valanga di orsetti, ghirlande, soggetti vintage e solo due immagini di Maria, Giuseppe e il bambinello. Due i tovaglioli con i re Magi. Sul sito Decoupagelafarfalla.it con una miriade di prodotti per l'hobbistica, il tovagliolo con presepe non è disponibile. Però trovi in saldo quelli con candele, vetrine illuminate, graziosi animaletti dall'aria ebete addobbati a festa. Nessun bambin Gesù in culla su Mondofaidate.it, interessato solo a proporre gnomi e palle di neve. Presepe non disponibile nemmeno alla piattaforma Creasemplice.it, quello in vendita è super stilizzato con due re Magi su tre (Gaspare o Melchiorre o Baldassarre, difficile identificarli, non sembra gradito) e un asinello. Il bue deve essersi dileguato assalito dallo sconforto. Il sito Dipintoblu.com. propone circa 250 soggetti natalizi tra agrifoglio, slitte, pupazzi innevati e decine di soggetti natalizi. Solo quattro rappresentano la nascita di Gesù in una grotta. Non va meglio nemmeno con i biglietti di auguri, su Amazon scorrendo i primi 400 ce ne sono appena tre che raffigurano la natività. Per uno di questi tre, la disponibilità massima è di otto cartoncini, di più non te ne mandano però se li compri «sostieni le case famiglia per i bambini di strada di Saigon in Vietnam». Proviamo con lavoretti di Natale più generici. Su sito Pianetamamma.it trovi come fare ghirlande di lana o di pasta di sale, la renna in feltro, la calza della Befana, angeli in 3d, l'albero ricavato da un rotolo di carta igienica. Un solo esempio di presepe, ritagliato dal cartone. Pianetabambini.it suggerisce più di 500 impieghi di lampadine usate, bottiglie di plastica, pigne per alberelli, pupazzi, stelle comete e angioletti. I presepi con tappi di sughero o vasetti di terracotta sono la triste minoranza. Smettiamo di cercare. Gesù venne deposto in un praesepium, una mangiatoia, perché Giuseppe e Maria non avevano trovato altro alloggio a Betlemme, scrive l'evangelista Luca. «Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia», scrive sempre il Papa. Difficile trovargli posto, tra tanti simboli e nessun presepe.
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Giornalista di «Fuori dal coro», sequestrata in Francia nel ghetto musulmano di Roubaix.
Sequestrata in una macelleria da un gruppo di musulmani. Minacciata, irrisa, costretta a chiedere scusa senza una colpa. È durato più di un’ora l’incubo di Costanza Tosi, giornalista e inviata per la trasmissione Fuori dal coro, a Roubaix, in Francia, una città dove il credo islamico ha ormai sostituito la cultura occidentale.
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
La tenuità del reato vale anche se la vittima è un uomo in divisa. La Corte sconfessa il principio della sua ex presidente Cartabia.
Ennesima umiliazione per le forze dell’ordine. Sarà contenta l’eurodeputata Ilaria Salis, la quale non perde mai occasione per difendere i violenti e condannare gli agenti. La mano dello Stato contro chi aggredisce poliziotti o carabinieri non è mai stata pesante, ma da oggi potrebbe diventare una piuma. A dare il colpo di grazia ai servitori dello Stato che ogni giorno vengono aggrediti da delinquenti o facinorosi è una sentenza fresca di stampa, destinata a far discutere.
Mohamed Shahin (Ansa). Nel riquadro, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero (Imagoeconomica)
Per il Viminale, Mohamed Shahin è una persona radicalizzata che rappresenta una minaccia per lo Stato. Sulle stragi di Hamas disse: «Non è violenza». Monsignor Olivero lo difende: «Ha solo espresso un’opinione».
Per il Viminale è un pericoloso estremista. Per la sinistra e la Chiesa un simbolo da difendere. Dalla Cgil al Pd, da Avs al Movimento 5 stelle, dal vescovo di Pinerolo ai rappresentanti della Chiesa valdese, un’alleanza trasversale e influente è scesa in campo a sostegno di un imam che è in attesa di essere espulso per «ragioni di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo». Un personaggio a cui, già l’8 novembre 2023, le autorità negarono la cittadinanza italiana per «ragioni di sicurezza dello Stato». Addirittura un nutrito gruppo di antagonisti, anche in suo nome, ha dato l’assalto alla redazione della Stampa. Una saldatura tra mondi diversi che non promette niente di buono.
Nei riquadri, Letizia Martina prima e dopo il vaccino (IStock)
Letizia Martini, oggi ventiduenne, ha già sintomi in seguito alla prima dose, ma per fiducia nel sistema li sottovaluta. Con la seconda, la situazione precipita: a causa di una malattia neurologica certificata ora non cammina più.
«Io avevo 18 anni e stavo bene. Vivevo una vita normale. Mi allenavo. Ero in forma. Mi sono vaccinata ad agosto del 2021 e dieci giorni dopo la seconda dose ho iniziato a stare malissimo e da quel momento in poi sono peggiorata sempre di più. Adesso praticamente non riesco a fare più niente, riesco a stare in piedi a malapena qualche minuto e a fare qualche passo in casa, ma poi ho bisogno della sedia a rotelle, perché se mi sforzo mi vengono dolori lancinanti. Non riesco neppure ad asciugarmi i capelli perché le braccia non mi reggono…». Letizia Martini, di Rimini, oggi ha 22 anni e la vita rovinata a causa degli effetti collaterali neurologici del vaccino Pfizer. Già subito dopo la prima dose aveva avvertito i primi sintomi della malattia, che poi si è manifestata con violenza dopo la seconda puntura, tant’è che adesso Letizia è stata riconosciuta invalida all’80%.






