2024-02-28
Il mistero delle morti improvvise
Persone sane, anche giovani, continuano a perire senza un apparente motivo. I familiari, riuniti nel Comitato Salvaguardia, vogliono la verità. Il legale: «Essenziale richiedere l’esame autoptico e un consulente di parte».Edoardo Bosso, tutti lo chiamavano Eddy, aveva 24 anni ed era perfettamente sano, il papà lo ha trovato senza vita nel suo letto. Enrico Bozzetto di anni ne aveva 41, anche lui era perfettamente sano, questa volta è stata la mamma a trovarlo nel letto, non respirava più. Raffaella De Luca faceva la poliziotta, aveva 29 anni e un bambino di pochi mesi, la mamma l’ha ritrovata per terra, ormai non c’era più nulla da fare. Angela Carnevale era una maestra di 35 anni, è morta all’improvviso davanti all’ingresso della scuola dove insegnava matematica. Dimitri Roveri era capitano della squadra di calcio della sua città, è stato stroncato da un malore in campo a soli 28 anni. Morti improvvise, così le chiamano. La percezione comune è che siano sempre più frequenti e basta scrivere in rete queste due parole, o anche «malore improvviso», e ci si trova davanti un bollettino di guerra, quasi uno al giorno, spesso giovanissimi. Ma cosa sta accadendo? Davvero tutto questo è normale, è sempre successo? Se ne sono accorti persino i preti, che hanno iniziato da qualche anno a celebrare più funerali causati da quegli strani malori che non lasciano scampo e tolgono la vita in un tempo così breve da rendere impossibili i soccorsi.sani e robustiE se ne sono accorti anche i poliziotti, i carabinieri, i vigili del fuoco, persino i militari. Una fascia di popolazione che per fare il proprio lavoro deve necessariamente godere della sana e robusta costituzione, eppure da poco più di tre anni i sindacati segnalano un aumento allarmante di morti improvvise. Tre anni: un arco temporale che non passa inosservato. C’è un prima e un dopo in tutto questo e coincide con l’inizio della campagna di vaccinazione contro il Covid. Forse allora a qualcuno un dubbio dovrebbe venire, se arrivano appelli da ogni parte per capire cosa stia realmente accadendo, perché nessuno indaga e anche tutto questo rimane coperto dal più crudele silenzio?Un silenzio rotto soltanto dalle richieste di chiarimenti dei familiari che non accettano queste morti e che quindi chiedono che venga scoperta la reale causa che ha portato al decesso.E così un anno fa è nato il Comitato Salvaguardia, fondato da Elena Alberton, la mamma di Enrico Bozzetto. L’obiettivo è creare quella massa critica che non può essere più ignorata e informare i parenti della necessità di chiedere l’autopsia. «È importante indagare, è importante assicurarsi che venga fatta l’autopsia, ed è importante sollecitare affinché l’indagine sia completa e non escluda nulla - ci dice Elena - perché come ci insegna la scienza è fondamentale andare a cercare eventualmente per escludere, ma non escludere a priori». Il problema infatti è proprio questo: le autopsie sono poche e quando vengono fatte spesso non si arriva a una vera e propria diagnosi. Elena stringe tra le mani un foglio, è l’esito dell’autopsia di suo figlio, la diagnosi è sconcertante, c’è scritto «morte improvvisa». «Non c’erano praticamente altri motivi - ci spiega- non hanno trovato altre cause. Mi hanno praticamente confermato quello che ho visto io quando sono entrata in camera e l’ho trovato disteso nel letto, già rigido. Non c’era bisogno di un’autopsia di questo genere, l’avevo capito da sola che era una morte improvvisa, o forse è meglio chiamarla inattesa».Tutto questo dolore insopportabile ha spinto Elena Alberton a creare il Comitato Salvaguardia, perché se i parenti delle vittime di morti improvvise si uniscono, magari qualcuno potrà ascoltarli. Anche perché il vero dubbio, che coincide perfettamente con i tempi di questo aumento di mortalità, è che la causa possa trovarsi in quegli effetti avversi ai vaccini che devono ancora essere scoperti, oppure in quelli già dichiarati, come ci spiega il dottor Mauro Mantovani, ricercatore e bio-immunologo: «A settembre del 2023 l’Ema, l’agenzia Europea dei Medicinali e di conseguenza anche l’Aifa, in Italia, hanno dovuto riportare nei foglietti illustrativi dei vaccini a mRNA, quindi Pfizer e Moderna, che possono causare peri-miocarditi in soggetti giovani anche fatali, quindi hanno visto e soprattutto dichiarato che è possibile che questi vaccini provochino morte improvvisa». Ecco perché è necessario che le autopsie vengano fatte con l’intento di trovare e non di nascondere, come ci spiega l’avvocato Laura Migliorini, consulente legale del Comitato Salvaguardia: «A meno che l’autopsia non venga disposta dall’autorità giudiziaria, sono i familiari a dover chiedere che venga fatto l’accertamento. E questo è un passaggio molto delicato perché devono chiederlo in un momento di profondo dolore. Ma non solo, è anche importante che i familiari nominino un consulente di parte che si assicuri che tutto venga fatto nel migliore dei modi. E questo spesso manca, quindi è importante che tutti sappiano le procedure da seguire quando si verifica un evento così tragico».Anche perché in troppi casi l’autopsia non dà delle risposte, come è successo anche per Eddy Bosso. Anna, la sorella, chiede che si continui ad indagare senza sottovalutare nulla: «Purtroppo la verità non me lo riporta indietro, non c’è lo riporta indietro, però dare giustizia significa capire perché è successo, se c’è realmente un collegamento con quello che ci è stato somministrato durante la campagna vaccinale e quello che è successo a mio fratello». Anna ha questo dubbio perché l’autopsia non è arrivata ad alcuna diagnosi, proprio come nel caso di Enrico Bozzetto. «Penso che mio fratello, se non avesse fatto i vaccini, sarebbe ancora qui con noi, forse mi sbaglio, non lo so, però penso che sia questa la causa». Anche perché l’aumento di queste morti improvvise a Saviano, piccolo comune di 15.000 abitanti in provincia di Napoli, dove viveva la famiglia di Eddy, è evidente. Appena un mese prima è morto un altro uomo, Giovanni Gaito, 40 anni. Era alla guida del suo tir quando è stato colto da un arresto cardiaco. Ha cercato di non fare vittime, ha avuto la lucidità di accostare il mezzo sulla corsia di emergenza, evitando una strage.le segnalazioniAnche i sindacati di polizia segnalano questo aumento. Antonio Porto del sindacato Osa sta combattendo una vera e propria battaglia per avere chiarezza. «Abbiamo chiesto al ministero dell’Interno dati certi, dopo 3 mesi non abbiamo ancora ricevuto risposta - ci spiega- però stiamo facendo un’indagine interna come sindacato e in soli due mesi abbiamo visto che sono morti 17 poliziotti, tutti sani, per un malore improvviso. Una situazione che tre anni fa non c’era». In questo lungo elenco di morti improvvise tra i poliziotti negli ultimi tre anni c’è anche Giuseppe Saudella. Era entrato da meno di un anno in polizia, ed è morto a soli 21 anni. Lui esperto nuotatore, con brevetti di bagnino e sommozzatore, era andato in vacanza a Tenerife. Si è buttato dalla barca che aveva noleggiato con un amico e non è mai più riemerso. Francesca Marcucci, sua mamma, chiede verità, perché anche in questo caso i primi esiti dell’autopsia non hanno portato a nulla. «Io a questo punto non escludo nulla, noi non sappiamo i vaccini in generale cosa possono provocare ci dice tra le lacrime- non sappiamo se il vaccino effettivamente ha potuto provocare un qualcosa anche a mio figlio. È necessario sapere cosa è successo a Giuseppe perché non capiti ad altri ragazzi».E non finisce qui. Il sindacato Fisi dei vigili del fuoco segnala addirittura quasi 30 morti al mese. Ma allora perché tutto questo continua ad essere ignorato e non viene indagata la possibilità di una correlazione con i vaccini contro il Covid? Anche perché se ci fosse un modo per bloccare questa scia di morte, non sarebbe meglio trovarlo? O almeno cercarlo.
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)