2023-02-01
Il Mezzogiorno è un territorio ricco di eccellenze imprenditoriali
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Il primo febbraio a Napoli si è tenuta l’undicesima tappa del roadshow Imprese vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto.
Il primo febbraio a Napoli si è tenuta l’undicesima tappa del roadshow Imprese vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto. La nuova tappa è stata dedicata alla sostenibilità e alle società provenienti da Campania, Calabria e Sicilia. Protagoniste Al Re e Le Garrubbe che operano nel settore del turismo, Biogem, Ro.Ga. e Upmc Italy nel sistema salute, Bit4id nel comparto information technology, Pnd costruzioni elettromeccaniche nella meccanica, Globus supermercati nel settore agroalimentare, Euroveicoli nell’automotive e Hts enologia nel commercio.Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato: «Le storie di successo delle aziende meridionali che abbiamo ascoltato oggi dimostrano che il Mezzogiorno è un territorio ricco di eccellenze imprenditoriali. La tappa odierna è stata dedicata alla sostenibilità, e le imprese del Sud a cui abbiamo dato voce attraverso questa quarta edizione di Imprese vincenti si sono distinte per aver mantenuto il loro livello di competitività, anche in contesti in continua evoluzione, investendo in progetti innovativi per rendere più efficienti i processi e migliorare la qualità dei prodotti in un’ottica di transizione ambientale e sociale. La sostenibilità è un concetto ampio e trasversale, che va dall’utilizzo delle nuove tecnologie al miglioramento dei parametri Esg, e non c’è settore dell’industria e della manifattura che non ne sia coinvolto. Investirvi vuol dire dotarsi degli strumenti per aumentare competitività e Intesa Sanpaolo, come prima banca italiana, è al fianco del tessuto economico e produttivo come parte attiva in questo percorso. Alle nostre Pmi mettiamo a disposizione una rete di strumenti per affrontare le situazioni contingenti e, al contempo, le affianchiamo nel guardare avanti fornendo sostegno finanziario e consulenza agli investimenti strategici. Investimenti verso cui le aziende meridionali dimostrano grande attenzione, facendo appunto leva sulla loro capacità di innovare».Nel 2023, la fiammata inflazionistica causata dalla crisi energetica peserà su consumi e investimenti, con effetti di rallentamento sul ciclo europeo: il Pil italiano è atteso crescere dello 0,6%, poco al di sopra della media dell’area euro (0,3%). In questo scenario diverranno ancora più cruciali gli interventi volti a supportare la transizione energetica, la digitalizzazione, l’innovazione e il capitale umano. Sul fronte energetico è auspicabile un’accelerazione nell’utilizzo delle energie rinnovabili, per diversificare le fonti e ridurre la dipendenza dall’estero. Il ritmo delle installazioni Fer è insufficiente in vista degli obiettivi al 2030, che puntano al raddoppio della capacità attuale (inferiore ai 60 gigawatt). Inoltre, la siccità che continua a mettere sotto pressione il comparto idroelettrico impone di intensificare l’utilizzo delle altre tecnologie. Un contributo rilevante alla crescita del fotovoltaico è stato dato dal settore industriale, che rappresentava a fine 2021 il 48% della potenza installata nel nostro Paese, secondo il rapporto Statistico Solare Fotovoltaico 2021. Campania, Calabria e Sicilia, in particolare, con circa 7.000 impianti fotovoltaici industriali e oltre 1.400 megawatt rappresentano il 13-14% della potenza complessiva nel settore industriale italiano. Elevato anche il livello di autoconsumo, che in Campania è del 68%, il valore più elevato tra le regioni del Mezzogiorno; in Calabria e Sicilia si ferma al 53%.Per quel che riguarda la digitalizzazione, l’indagine sull’innovazione delle imprese con almeno 10 addetti mostra una quota di imprese che ha introdotto innovazioni tecnologiche (di prodotto o di processo) pari al 41,4% nelle tre regioni (43% in Campania, 45% in Calabria e 37% in Sicilia) a fronte di una media nazionale del 45,9%. Spicca l’ottimo posizionamento della Campania sul fronte delle start up tecnologiche: con oltre 1.400 start up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese a gennaio 2023, la regione si colloca al terzo posto in Italia dietro a Lombardia e Lazio. La prossima tappa di Imprese vincenti si terrà a Bari l’8 febbraio, mentre prima di Napoli il roadshow aveva toccato il Lazio. Qui a essere protagoniste erano state Bioalimenta, Soc. ag. Rosarubra, e Soc. ag. Torri Cantine che operano nei settori alimentare e agroalimentare, Dromedian nel settore tecnologico, Ceramica Flaminia nel settore arredo e design, Intexo soc. benefit nel sistema salute, H25 group nel turismo, Eleonora Bonucci nella moda, A.R.S. tech e D.B.N. Tubetti nel settore della meccanica. Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, aveva commentato: “Le aziende protagoniste oggi qui a Roma sono l’esempio dell’eccellenza imprenditoriale del Paese. La tappa odierna è dedicata alle aziende laziali e abruzzesi che ben hanno compreso come la sostenibilità sia ormai una tappa obbligata ma anche un fattore cruciale per essere più competitivi. La transizione ecosostenibile va di pari passo con l’altra grande tendenza in atto: quella della diffusione del digitale. Attraverso le nuove tecnologie, le nostre imprese possono superare i propri limiti dimensionali e trasformarsi in aziende globali pur mantenendo il proprio carattere tradizionale e territoriale. Alle nostre imprese mettiamo a disposizione una rete di strumenti per affrontare le situazioni contingenti e, al contempo, le affianchiamo nel guardare avanti fornendo sostegno finanziario e consulenza agli investimenti strategici. Investimenti verso cui le aziende del Lazio e dell’Abruzzo dimostrano grande attenzione, facendo appunto leva sulla loro capacità di innovazione di processo e di prodotto”.
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