Ormai sono gli uomini a parlare male di sé stessi, e con compiacimento. L’ultimo caso è quello dello scrittore Francesco Piccolo, che denuncia l’ipocrisia dei progressisti ma non sa cogliere gli aspetti positivi della mascolinità.
Il «furto» della piccola da parte della madre, ora ritrovata dopo 13 anni lontana da papà, non è un caso isolato. Solo in Europa i numeri dicono di un fenomeno dilagante, ma che troppo spesso passa in secondo piano.
Riempie i palazzetti e spopola sul Web, affrontando ogni tema e ogni epoca. Sempre con una certa faziosità: firmò la lettera contro Benedetto XVI all’università, ma coccola i compagni di Askatasuna. E quante malignità (tutte post mortem) su Gianpaolo Pansa.