2020-11-18
Il M5s vuole espellere Giarrusso: «Ha preso denaro dai lobbisti»
Dino Giarrusso (S.Granati/Corbis/Getty Images)
L'eurodeputato denunciato ai probiviri: «Ma anche il Movimento è stato finanziato». Rischio espulsione dal Movimento per contributi ricevuti da lobbisti. Il collegio dei probiviri del M5s avrebbe aperto ieri pomeriggio, su segnalazione del capo politico Vito Crimi, un'istruttoria sul caso dell'europarlamentare Dino Giarrusso. Domenica sera, infatti, la trasmissione Report ha svelato che l'ex volto delle Iene di Mediaset ha ricevuto 10.000 euro di finanziamento elettorale da Carmela Ritter, moglie di Piero Di Lorenzo ossia il titolare, amministratore delegato e presidente della Irbm di Pomezia, società che si occupa di biotecnologie e collabora con l'Università di Oxford per la realizzazione di un vaccino contro il Covid-19. Azienda che, con un tweet del 13 marzo, Giarrusso lodava come «grande eccellenza italiana». Inoltre l'eurodeputato ha ricevuto altri 4.800 euro da Ezia Ferrucci, lobbista per British American Tobacco, che vede fra i fondatori lo stesso Di Lorenzo. Infine 4.900 euro sono invece stati donati al pentastellato dalla Promedica Srl di San Giovanni La Punta. Tutti contributi che superano la soglia massima, fissata dal M5s, di 3.000 euro da un unico donatore, e che soprattutto violano un principio pentastellato fondante, quello che vieta ai candidati di ricevere risorse da lobbisti. Giarrusso per queste donazioni rischia da una pesante sanzione, fino all'espulsione. E mentre tra i grillini c'è chi chiede «chiarezza su una questione molto grave», in un lungo video postato su Facebook il componente della commissione Agricoltura nell'Europarlamento si è difeso dagli attacchi, ribadendo la correttezza del suo operato: «Il finanziamento è assolutamente regolare. L'ho accettato solo dopo aver saputo che nel 2018 la stessa Ferrucci ha finanziato allo stesso modo la campagna elettorale di tutto il M5s, donando 4.000 euro al comitato elettorale per le politiche». Inoltre ha aggiunto: «Donazioni sopra i 3.000 euro vietate dal vademecum del M5s? Mi era sfuggito. E comunque ho comunicato tutto, in piena trasparenza, sia al nostro comitato interno che naturalmente agli organi previsti dalla legge, e nessuno ha avuto nulla da ridire su questo». Giarrusso ha anche mostrato la ricevuta del versamento della Ferrucci a sua discolpa, ma per molti dei suoi compagni di partito una cosa è un contributo dato all'intero Movimento e altra un finanziamento, peraltro di importo superiore, a un singolo esponente. Ignazio Corrao, collega di gruppo a Bruxelles, è andato giù pesante: «Nessuno nel M5s si è mai fatto finanziare personalmente da lobbisti. Se qualcuno lo facesse, verrebbe espulso immediatamente». Piernicola Pedicini, altro eurogrillino, ha pubblicato «vietato ricevere più di 3.000 euro da singoli soggetti». E ha chiuso così il suo post: «I nostri lobbisti erano i cittadini». Dino Giarrusso, protagonista degli ultimi stati generali, ha ribadito: «Io sono molto tranquillo. Ho rispettato le regole del M5s e la legge. Farò chiarezza agli organi di garanzia, di cui mi fido ciecamente». Il filosofo e blogger nonché ex ideologo del Movimento ieri su Twitter annunciava: «Oggi è probabile che Giarrusso sia espulso. Pare abbia preso più voti di Di Maio e Fico agli Stati generali (i numeri non sono noti, ma sarebbe stato secondo solo ad Alessandro Di Battista, ndr). Il motivo per farlo fuori lo conosco, ma questo non ve lo dico. Onestà, onestà bla bla bla. Giarrusso espulso perché tanto è parlamentare europeo. Le espulsioni dei parlamentari italiani restano invece congelate perché altrimenti il governo non avrebbe più la maggioranza al Senato». A parte il clima velenoso, l'ex iena Giarrusso avrà 10 giorni di tempo per produrre una memoria difensiva. Poi si arriverà alla sentenza che potrà anche portare all'espulsione.