2021-11-02
Il governo: vaccinati in classe, gli altri a casa
Con le nuove linee guida per le scuole la quarantena scatta con tre positivi. Se i contagiati sono due, potranno frequentare le lezioni soltanto gli immunizzati. Chi non lo è (ma non si dovrebbe sapere) va in castigo: didattica a distanza, tamponi a pagamento e gogna.Cambiano le regole a scuola per le quarantene. Le classi resteranno a casa non più con un solo studente positivo, ma ce ne vorranno almeno tre. Invece se i contagiati sono due scatterà la più odiosa delle discriminazioni: i vaccinati in aula, i non vaccinati a casa. La bozza di accordo, che dovrebbe essere approvato entro la fine di questa settimana, è stato raggiunto tra Istituto superiore di sanità, Regioni e ministeri della Salute e dell'Istruzione con il via libera anche del Garante della riservatezza: la tutela della privacy è stata una delle questioni più spinose, visto che gli studenti non sono obbligati a esibire il green pass e dunque ufficialmente non si sa chi siano i contagiati, anche se il tam tam nei corridoi diffonderà rapidamente quei nomi. E se i positivi dovessero moltiplicarsi, le classi saranno divise tra buoni (gli immunizzati) e cattivi. Con tanti saluti sia alla privacy sia alla coesione tra compagni. Perché l'idea che sta alla base del nuovo protocollo rispecchia il solito luogo comune: a diffondere il contagio sono i non vaccinati.La riduzione della didattica a distanza è una buona notizia solo in apparenza. Il nuovo provvedimento ne limiterà il ricorso, e questo è un bene. Ma siccome il diavolo si nasconde nei dettagli, bisogna leggere tutto il provvedimento per intuire il caos che si prepara nelle scuole italiane: sta per scatenarsi una nuova caccia all'untore. All'inizio dell'anno scolastico erano state denunciate le intemperanze di molti professori i quali mettevano alla berlina gli studenti che non si erano vaccinati o pretendevano addirittura di non mettere piede in classe senza la certezza che tutti i ragazzi fossero immunizzati. L'ultimo provvedimento introduce un elemento nuovo: la cosiddetta «sorveglianza con testing» nel caso in cui venga segnalato un caso positivo. Niente più quarantena automatica, come prevedono le norme in vigore ancora per poco, ma un'allerta che porterà al ritorno a casa se da un contagiato si passerà a tre.Non ci vuole grande fantasia per immaginare che cosa succederà quando il preside o il coordinatore di classe dovranno comunicare che in aula c'è un positivo, che la classe è stata messa sotto sorveglianza e che il virus è pronto a diffondersi tra quelle mura. Oggi la quarantena scatta automaticamente per tutta la classe con isolamento a casa di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per i non vaccinati. Scaduta la reclusione a distanza, per poter varcare di nuovo il portone della scuola occorre un tampone negativo. Le singole Regioni possono però modificare queste linee guida e le aziende sanitarie del territorio possono intervenire caso per caso.Con il nuovo protocollo, se l'Asl non interviene tempestivamente spetta al dirigente scolastico con il referente Covid a individuare «in via eccezionale e urgente» i possibili «contatti scolastici» dello studente positivo e a decidere le misure per contenere il contagio, compresa la sospensione temporanea delle attività didattiche in presenza. Bisognerà poi comunicare queste disposizioni agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti che hanno avuto contatti con il positivo fino a 48 ore prima che insorgessero i sintomi di malattia. Con un solo caso, un tampone negativo consente di tornare in classe già il giorno dopo. A quel punto però scatta la sorveglianza speciale con discriminazione. Dopo 5 giorni, infatti, bisogna ripetere il test. E se nel frattempo i contagiati fossero saliti a due, le classi vengono spaccate: i vaccinati con test negativo o i guariti dal Covid restano a scuola mentre i non immunizzati vanno in quarantena per 10 giorni anche se il primo tampone era stato negativo, e potranno rientrare soltanto con un ulteriore tampone negativo. Come dire: non vaccinato uguale diffusore del virus. Le stesse procedure valgono per i docenti. Con tre positivi nella stessa classe, si chiude: alunni e professori vanno tutti in quarantena domiciliare a fare lezione davanti al computer. Alle elementari e in prima media, cioè nelle scuole con alunni under 12 che non possono essere vaccinati, con due casi positivi vanno tutti direttamente in quarantena.È chiaro che queste nuove regole rispecchiano la stessa logica che ha introdotto il green pass: indurre gli studenti a vaccinarsi. Chi non lo farà, in caso di due o più contagi, sarà punito con i tamponi, le relative spese e la didattica a distanza. Oltre alla gogna di Stato alla quale si verrà esposti.
Jose Mourinho (Getty Images)