Via il tetto Isee per le villette e i limiti alle seconde case. Forza Italia e grillini soddisfatti. Arriva un micro fondo da 10 milioni per i proprietari danneggiati dal blocco degli sfratti. Il Senato voterà entro venerdì, poi il 28 il testo sarà alla Camera
Via il tetto Isee per le villette e i limiti alle seconde case. Forza Italia e grillini soddisfatti. Arriva un micro fondo da 10 milioni per i proprietari danneggiati dal blocco degli sfratti. Il Senato voterà entro venerdì, poi il 28 il testo sarà alla CameraContinua la corsa a ostacoli verso l’approvazione della legge di bilancio entro fine anno. Ieri si è risolto il nodo Superbonus 110%, che aveva bloccato i lavori in commissione Bilancio al Senato, facendo arrivare finalmente il testo in Aula. Lo stallo si era venuto a creare perché nella notte tra lunedì e martedì la maggioranza ha voluto prendersi del tempo per esaminare l’emendamento riformulato, dato che si temeva che il testo non rispettasse quanto concordato con il governo. Il decalage e il teleriscaldamento erano i due nodi principali che hanno tenuto in stand by il testo riscritto. Nella giornata di ieri si è però sbloccata la situazione con l’approvazione in commissione Bilancio al Senato dell’emendamento, che tra l’altro prevede la cancellazione dell’Isee per le villette, cavallo di battaglia dei grillini. Non a caso Giuseppe Conte ha esultato: «Ci siamo battuti senza risparmio e lo abbiamo ottenuto: eliminati gli ultimi paletti Isee alla proroga del Superbonus ideato dal Movimento 5 stelle».«I proprietari delle case unifamiliari avranno più tempo, fino a tutto il 2022 per usufruire del Superbonus. Eliminata anche la norma che prevedeva un tetto Isee di 25.000 che era una misura davvero iniqua. Molto bene anche l’inclusione nel Superbonus delle abitazioni servite dal teleriscaldamento», ha detto il senatore di Forza Italia, Adriano Paroli. «Certo se fosse stata accolta la nostra proposta di decalage del peso del bonus anche per gli anni 2023 e seguenti saremmo stati più soddisfatti perché si sarebbe potuto offrire la possibilità di programmare meglio e con più certezza gli interventi. Al momento ci accontentiamo ma ritorneremo a riproporre il decalage non appena possibile». Sempre lato Superbonus, è stata prorogata la misura fino al 2025 per gli interventi edilizi nelle aree colpite dal terremoto negli ultimi anni. È stato poi approvato anche un bonus mobili più generoso per il 2022. La maggioranza e il governo hanno infatti deciso di riformulare l’emendamento prevedendo che il tetto di spesa, in base al quale è calcolata la detrazione del 50%, salga da 5 a 10.000 euro solo per l’anno prossimo. Nel 2023 e nel 2024 tornerà invece il limite di 5.000 euro. Arriva poi un fondo da 10 milioni per il 2022 per cercare di aiutare i proprietari di case che non ricevono più l’affitto. Emendamento approvato, anche se con qualche remora, dal presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che su Twitter ha scritto: «Un emendamento alla manovra prevede l’istituzione di un fondo in favore dei proprietari vittime del blocco degli sfratti varato ormai 643 giorni fa. L’entità è molto ridotta e il sistema è complicato. Di buono c’è il principio». C’è poi tutta la questione legata alle cartelle esattoriali. Il governo ha dunque deciso di prorogare i tempi di pagamento delle bollette fiscali del primo trimestre del 2022 a 180 giorni invece dei soliti 60. Sempre nel testo approvato in commissione Bilancio si è deciso lo stop alla tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap) sia per i commercianti sia per gli ambulanti per tutto l’anno prossimo. Estesa anche l’Ape social per gli edili e i ceramisti che potranno andare in pensione a 63 anni con 32 di contributi. Confermato poi lo stanziamento di 8 miliardi per il taglio delle tasse. L’Irpef è stata ridisegnata su quattro scaglioni (23% per i redditi da 0 a 15.000 euro, 25% da 15.00,01 a 28.000, 35% da 28.000,01 a 50.000, da 50.000,01 43%). Riscritte anche le detrazioni e deduzioni fiscali con una clausola per cercare di preservare i redditi bassi. Sempre nel pacchetto del taglio delle tasse c’è la cancellazione dell’Irap (fondi destinati 1 miliardo) per 835.000 autonomi. Per quanto riguarda le bollette e i rincari di gas ed elettricità previsti per il 2022, il governo ha confermato l’azzeramento degli oneri generali di sistema applicato sia alle utenze elettriche domestiche sia non a bassa tensione (potenza fino a 16,5 Kw) Per il gas è stata prevista la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per tutti i contribuenti e l’annullamento degli oneri generali di sistema per le bollette dei domestici e non. A queste misure si è anche aggiunta la possibilità di rateizzare le somme. Le famiglie potranno dunque scaglionare il pagamento della bolletta del gas e della luce da gennaio ad aprile dell’anno prossimo nel caso si dovessero trovare in difficoltà economica. Ok anche alla misura contro le delocalizzazioni che finisce in manovra e prevede una sanzione pari al doppio del contributo di licenziamento se l’azienda non presenta il piano per la delocalizzazione o se mancano gli elementi previsti, come la gestione di eventuali esuberi.La manovra, secondo il calendario uscito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio di ieri, dovrebbe essere approvata tra il 23 e il 24 dicembre in Senato, per poi passare all’esame dell’Aula della Camera il 28 dicembre con l’avvio di una discussione generale. Secondo la conferenza i lavori potrebbero proseguire anche nelle giornate del 29, 30 e 31 dicembre. C’è però anche l’ipotesi, non remota, che il governo possa mettere la fiducia per evitare di tirare la discussione troppo per le lunghe, scongiurando così il rischio dell’esercizio provvisorio.
Emmanuel Macron (Ansa)
Per Fabien Mandon, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, il Paese vacilla contro Mosca perché non è pronto a far morire i suoi giovani. Intanto, il governo pubblica un opuscolo su come sopravvivere a un attacco.
L’ipotesi dello scoppio di un conflitto capace di coinvolgere la Francia continua a tenere banco al di là delle Alpi. Ieri, il governo guidato da Sébastien Lecornu ha pubblicato online un opuscolo volto a spiegare ai francesi come diventare «resilienti» in caso di guerra o catastrofe naturale. Due giorni fa invece, un generale ha fatto saltare sulla sedia mezzo Paese affermando che la Francia deve essere pronta ad «accettare di perdere i propri figli». Lunedì invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky avevano firmato una «dichiarazione d’intenzione» per la vendita a Kiev di 100 caccia transalpini Rafale, nell’arco di un decennio.
Alessandro Zan (Ansa)
Si salda la maggioranza che aveva già affossato la legge green anti imprese. Ribaltati i rapporti di forza: sì ai controlli in Spagna.
Un tentativo di imboscata non riuscito. Popolari, conservatori, patrioti e sovranisti si sono fatti trovare pronti e, costituendo una maggioranza in seno alla Conferenza dei capigruppo dell’Eurocamera, hanno deciso di non autorizzare due missioni di eurodeputati in Italia proposte dal gruppo di monitoraggio sullo Stato di diritto della commissione Libertà civili del Parlamento europeo. La prima sarebbe stata della commissione Libertà civili, la seconda della commissione Occupazione e Affari sociali. Missioni che avrebbero dovuto essere calendarizzate prima della fine dell’anno ed erano state fissate intorno all’inizio di giugno. Tra i membri della Commissione Libe ci sono tre italiani: Alessandro Zan del Pd per i socialisti, Gaetano Pedullà del Movimento 5 stelle per Left e Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia per Ecr.
(Totaleu)
Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri a margine del consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles.
Donald Trump (Ansa)
La proposta Usa non piace a Volodymyr Zelensky, azzoppato però dal caos corruzione. Marco Rubio: «Tutti devono accettare concessioni difficili».
Donald Trump tira dritto con il suo nuovo tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina. Un funzionario americano ha riferito a Nbc News che l’inquilino della Casa Bianca avrebbe dato la sua approvazione al piano di pace in 28 punti, elaborato nell’ultimo mese principalmente da Steve Witkoff in consultazione sia con l’inviato del Cremlino, Kirill Dmitriev, sia con il governo ucraino. La medesima fonte ha rivelato che nella stesura del progetto sarebbero stati coinvolti anche il vicepresidente americano, JD Vance, il segretario di Stato, Marco Rubio, e il genero dello stesso Trump, Jared Kushner.






