2022-05-03
Il dl Aiuti passa senza il voto grillino. Tasse sugli extraprofitti su al 15%
Sì dopo ore di scontro in cdm: il M5s rompe sul via libera all’inceneritore a Roma. Interventi per 14 miliardi. Taglio delle accise sui carburanti prolungato fino all’8 luglio. Bonus da 200 euro per redditi sotto i 35.000.Maggioranza spaccata sul decreto Aiuti, approvato in serata senza il voto del Movimento 5 stelle. Ieri in cdm infatti si è consumato un duro scontro tra il Pd e il M5s sulla decisione dei grillini di non votare il decreto in polemica sulla norma che apre alla possibilità di realizzare un inceneritore a Roma. Il capodelegazione del M5s al governo, Stefano Patuanelli, avrebbe chiesto lo stralcio della norma, non ottenendolo. Da qui la decisione dei grillini di non votare il dl, su indicazione di Giuseppe Conte. Quella di ieri sarebbe la scintilla per lo scontro con i Dem, che avrebbero chiesto agli «alleati» di non votare la singola norma, anziché non votare l’intero provvedimento. Una nota dei pentastellati recita: «Eravamo favorevoli alla norma sui poteri straordinari al sindaco di Roma e, in particolare, anche a quella che gli attribuisce la facoltà di autorizzare nuovi impianti per lo smaltimento rifiuti in deroga a tutte le norme ma avevamo chiesto che questi nuovi impianti, in linea con la normativa europea, fossero di nuova tecnologia, ecosostenibili e non inceneritori come preannunciato più volte dall’amministrazione capitolina. Niente di tutto questo».Intanto, ieri, in mattinata Palazzo Chigi ha prima discusso il decreto che taglia le accise sui carburanti per poi dare il via libera a una serie di norme contro il caro energia. In totale si tratta di una norma da 14 miliardi di euro (circa 6 miliardi per le misure contro gli aumenti energetici) con un’estensione dal 10 al 15% della tassazione sugli extra-profitti registrati dalle imprese energetiche. Il problema vero, però, sarà capire se i fondi ottenuti attraverso la maggiore tassazione basteranno o se alla fine servirà uno scostamento di bilancio, per ora rifiutato dal governo.In primis, ieri mattina il cdm ha varato un nuovo taglio delle accise sul carburante. L’obiettivo è calmierare i prezzi. Da oggi, insomma, diesel e benzina rimarranno (a fatica) sotto i 2 euro al litro. La nuova norma, di fatto, che interessa anche Gpl e metano, allunga quanto già deciso dal governo a marzo ed estende gli sconti fino all’8 luglio. Il taglio ammonta a 30,5 centesimi totali realizzata attraverso una sforbiciata di 25 centesimi sulle accise a cui va aggiunta l’Iva di altri 5,5 centesimi. Il cdm ha anche esteso il suo intervento (del valore totale da 2 miliardi di euro) applicando il taglio delle accise al metano: in questo caso le imposte arrivano a zero e l’Iva viene ridotta al 5%. Riduzione in arrivo, anche per l’aliquota applicata al gas naturale usato per autotrazione. Viste le nuove misure decise ieri, inoltre, le aliquote previste ammonteranno a 478,40 euro per 1.000 litri di benzina; 367,40 euro per 1.000 litri di gasolio; 182,61 euro per 1.000 chilogrammi di Gpl e 0 per il gas naturale usato per autotrazione. Con in più l’Iva per il metano che scenderà al 5%. La vera novità riguarda però i controlli e il monitoraggio anti speculazioni. Innanzitutto, il termine per gli esercenti per trasmettere le giacenze nei serbatoi per la corretta applicazione del taglio delle accise slitterà all’8 luglio. Inoltre, il controllo del Garante dei prezzi potrà avvenire anche grazie alla Guardia di finanza. In pratica, il Garante avrà il compito di monitorare l’andamento dei prezzi, anche quelli relativi alla vendita al dettaglio. Inoltre, nel caso del metano avrà anche il compito di dare uno sguardo all’andamento nell’ambito dell’intera filiera di distribuzione commerciale.Per quanto riguarda il caro energia, tornano il rinnovo del taglio delle bollette e il bonus sociale, aiuto che diventa retroattivo visto che eventuali pagamenti di somme eccedenti saranno automaticamente compensati in bolletta una volta presentata l’Isee. Via anche a un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta aumentato dal 20 al 25% per le imprese che comprano energia elettrica e gas naturale. Inoltre, al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dall’aumento eccezionale del prezzo del gasolio utilizzato come carburante, alle imprese con sede in Italia viene riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli di categoria euro 5 o superiore. Via anche a un credito di imposta del 10% per le aziende gasivore. Per le bollette, si dovrebbe continuare secondo il percorso già intrapreso attraverso l’allargamento della platea di beneficiari degli sconti. Nel decreto è presente anche una parte legata alle energie rinnovabili, con l’obiettivo di essere sempre meno dipendenti dal gas russo e di aumentare la produzione di energia sostenibile. L’idea è quella di rendere più semplici gli iter burocratici per produrre energia eolica e fotovoltaica. In più viene stabilito un termine di 60 giorni trascorsi i quali, se la decisione del cdm si esprime per il rilascio del provvedimento di Via, l’autorizzazione si intende rilasciata.All’interno del decreto si fa anche riferimento a nuove opere per la creazione «urgente» di nuovi rigassificatori galleggianti oltre le 12 miglia nautiche e impianti fissi a terra, per rendere effettiva l’autonomia dal gas russo, e la proroga di sei mesi alle centrali a carbone. La norma incentiva anche una maggiore produzione di energia elettrica rinnovabile per il settore agricolo, zootecnico e agroindustriale a cui è consentito realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive con una potenza eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica, compreso quello familiare. Sarà anche possibile vendere l’energia fotovoltaica prodotta. Via anche a opere di ammodernamento delle centrali elettriche con linee per il trasporto di energia elettrica rinnovabile.