2023-01-22
Il cipresso inutile miracolato da Francesco
Il Convento francescano dei Frati minori di Santa Croce a Villa Verucchio (turismochiesacattolica.it)
L’albero che domina il chiostro del santuario dei frati minori di Verucchio, in Emilia Romagna, è al centro di una leggenda Il santo provò a bruciare uno dei suoi rami per scaldarsi, invano. Dopodiché, rassegnato, lo invitò a crescere nei secoli.Fin da bambino aveva trovato curioso quel mondo di giochi e assonanze, indovinelli, suggerimenti al contrario, metonimie, metafore, citazioni, provocazioni che identificavano le richieste di soluzione nei cruciverba. Estremi del Pakistan: due lettere, tre orizzontale? P e N. Turno di lavoro al buio? Otto lettere, quattro verticale: notturno. Lo si dice del tempo che è stato, nove lettere, sette verticale, prima lettera D: d’una volta. Lo era l’uomo di Musil, 12 lettere, 23 orizzontale? Senza qualità. Lo vedono tutti i turisti nel centro di Milano, cinque lettere, 18 verticale: Duomo. Il giovedì è il giorno più atteso della settimana, quando nelle edicole arriva il nuovo numero della Settimana enigmistica. Da quanti anni se la ricorda? Decenni! Questo nuovo numero avrà il titolino in verde o in rosso? In blu o in nero? E chi ci sarà al centro della fotografia in prima pagina, a corredo del cruciverba in copertina? Un attore di Hollywood, un cantante italiano, un conduttore televisivo, una top model, un calciatore, un celebre giornalista? Ma poteva andar bene anche il Mese enigmistico, Enigmistica raccolta, Enigmistica mia, Enigmistica più, Disney enigmistica, La nuova enigmistica, La nuova rivista enigmistica, oramai ne esce una flotta.In genere i primi esercizi che Gustavo affronta sono i cruciverba a schema libero, grandi, quelli che occupano una pagina intera, oppure quelli facilitati, spesso in coppia, uno accanto all’altro, sulla stessa mezza pagina superiore. Poi tocca a Unisci i punti, quel giochino che da bambino adorava, unendo quei 50 e rotti punti con l’aiuto di un righello di Snoopy, a matita o a penna, ed ecco che esce uno spazzino o un contadino o ancora un animale. O un mulino a vento, tipo quelli che svettano al di sopra delle pianure d’Olanda. Poi riempi gli spazi, ovvero colora tutti gli spazi segnati con un puntino, e quei dipinti che sembrerebbero delle facili imitazioni di un quadro cubista di Pablo Picasso o di Georges Braque rivelano delle figure facilmente individuabili: un gatto, un’automobile, un bicchiere, un dipinto di Giorgio Morandi. Quindi è la volta di Trova le differenze, oppure di Individua le varianti, con quei quattro riquadri in fila indiana, il primo a modello e gli altri tre dove scovare quattro o cinque o sei anomalie. O figure più grandi con 20 errori da segnalare. Il ciuffo dei capelli più lungo, il numero al contrario, lo spigolo più ampio, la bottiglia diversa, la nuvoletta mancante. Quindi toccava ai cruciverba per solutori avanzati - quelli che preferiva - parole crociate senza schema, assestamento cifrato, il bersaglio, incroci obbligati, incroci stenografici, parole crociate mono-biletterali, cornici concentriche, il cuneo, samurai, sudoku, rebus e anarebus, parole crociate a minoranza, vero o falso?, parole crociate a sillabe, anagrammi illustrati, appendice alla Sfinge, eccetera. Gustavo perde le ore, ogni settimana, a riempire tutte le pagine delle sue riviste enigmistiche, cerca di fare tutti gli esercizi e finché non li ha terminati continua a lavorarci, magari appunto la mattina appena alzato, oppure la sera di rientro dal lavoro, o ancora la notte quando si sveglia e resta per un po’ in bagno. Non sa quando e chi si sia inventato questo tipo di passatempo, lo ha scoperto per caso in televisione, un servizio sul centenario dei primi cruciverba che erano comparsi su una rivista a New York, a partire dal 1913. Non pensava fossero gli americani ad averlo inventato, avrebbe detto semmai gli inglesi, o forse i francesi, i parigini, con tutto quel loro saper vivere e l’arte che esce da ogni poro. O magari si aspettava una rivelazione del tipo «il primo proto cruciverba lo ha inventato per gioco Leonardo da Vinci, ma poi è rimasto sul dorso di una tela ed è stato riscoperto soltanto in epoca recente». Invece no, invece sono stati degli americani del Nord, degli statunitensi, negli anni che anticipano la Grande guerra. Ma poi ha fatto ulteriori indagini ed è uscito che già alcuni simil cruciverba erano stati pubblicati nella seconda metà del XIX secolo in Inghilterra e altri anche in Italia, dove venivano chiamati Per passare il tempo. D’altronde i passatempo, o i perditempo come li chiama sua nonna, sono un’invenzione della nostra più attuale modernità, chi e quante poche persone potevano permettersi di perdere del tempo così, fino a poche stagioni orsono? Di certo non la generazione di suo padre, e nemmeno quelle precedenti, la sua invece poteva e infatti.Otto orizzontale, quattro lettere: grande albero da viali, Olmo. Dodici verticale, si usa il suo legno per i violini, cinque lettere: acero, ma anche abete. Vediamo meglio... È la grande foresta del Gargano, 20 orizzontale, cinque lettere: Umbra. È il nome di un generale vittorioso durante la guerra civile americana ma anche del più grande albero del mondo, quattordici orizzontale, sette lettere: Sherman. Francesco d’Assisi lo piantò alla fine di un lungo cammino: cinque verticale, otto lettere: cipresso. Quest’albero tra l’altro Gustavo lo aveva visto con i suoi occhi, nel giardino interno al chiostro di un santuario dei frati minori nel piccolo Comune di Verucchio, in Emilia Romagna. Ottocento anni assicurano, al tempo Francesco era in cammino nelle campagne, per sorreggersi usò un ramo di cipresso che la sera cercò di incendiare per riscaldarsi ma senza successo, e allora avrebbe detto, con tono epico e drammatico: Se non vuoi ardere almeno (o quantomeno) cresci! E lo piantò nella terra, dove oggi, per l’appunto 800 anni dopo, lo possiamo vedere, bernoccoluto, storto, con parte della chioma viva e parte scolpita, come arsa da una saetta. Un albero monumentale riconosciuto e protetto, e sostenuto da due grandi bastoni di ferro, due colonne che lo sorreggono, per evitare che si abbandoni al suo destino, e la sua corteccia ridiventi polvere nella polvere.Quante cose si scoprono leggendo le parole crociate, e quante cose si imparano, quante cose si indovinano. Lo sai quanto è vecchio l’universo? Indovina? (A) 5 miliardi di anni, (B) 8 miliardi di anni, (C) 13,8 miliardi di anni. Tic tac tic tac tic tac! A B o C? Io avrei detto B. Invece è C, l’universo, secondo le teorie del Big bang avrebbe più o meno 13,8 miliardi di anni. Oppure: per la serie notizie che se non le avessi trovate sulla mia rivista di enigmistica probabilmente non avrei mai saputo, quanti hot dog ha ingollato in dieci minuti chi ha vinto la gara di ingestione rapida, tal Joey Chestnut (che tra l’altro vuol dire castagno)? Quanti hot dog potresti mangiare in dieci minuti? Cinque? Dieci? Venti? Sai che male dopo… no, questo signore ne ha letteralmente ingollati ben 76.
L'ex amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)
Giorgia Meloni ad Ancona per la campagna di Acquaroli (Ansa)
«Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta e difficilmente mi posso odiare da sola. L'ultimo è un consigliere comunale di Genova, credo del Pd, che ha detto alla capogruppo di Fdi «Vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta». «Calmiamoci, riportiamo il dibattito dove deve stare». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel comizio di chiusura della campagna elettorale di Francesco Acquaroli ad Ancona. «C'é un business dell'odio» ha affermato Giorgia Meloni. «Riportiamo il dibattito dove deve stare. Per alcuni è difficile, perché non sanno che dire». «Alcuni lo fanno per strategia politica perché sono senza argomenti, altri per tornaconto personale perché c'e' un business dell'odio. Le lezioni di morale da questi qua non me le faccio fare».
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