
Il prossimo inverno gli abiti maschili, per tutte le età, punteranno su tagli sartoriali e sofisticati, rifiniture perfette e cura dei dettagli.La conferma arriva dal Pitti Uomo prima e dalla settimana milanese di moda maschile: è calato l’interesse verso lo streetwear mentre è salito al vertice il cosiddetto quiet luxury, quel lusso rilassato sinonimo di eleganza mai urlata, bei tagli, belle forme, materiali di alta qualità. L’uomo, il prossimo inverno, e non è una questione di età visto che si va dalla Z Generation fino al signore attempato, si vestirà così, con capi tagliati sartorialmente, rifiniture perfette, cura dei dettagli. Non c’è direttore creativo che non si sia espresso così, guardando a quell’artigianato che solo il nostro paese può offrire. Kb Hong, il brand di alta gamma del gruppo K-Boxing, fondato nel 1980 in Cina, tramandato da tre generazioni, e che ha sfilato anche sulla Grande Muraglia, segue il filone da sempre. Tra i massimi marchi di abbigliamento business leisure da uomo in Cina, con giacche come prodotto principale, giunto a un fatturato di 87,826 miliardi di yuan, diventando il primo brand di abbigliamento maschile in Cina per il ventesimo anno consecutivo, ha presentato a Milano una collezione che ha unito Oriente e Occidente. Il fondatore/direttore creativo Boming Hong e il suo team, che comprende il design director italiano Massimo Foroni ed eccezionali designer cinesi che provengono da prestigiosi istituti di design della moda di tutto il mondo, si sono ispirati a un viaggiatore dall’animo colto e gentile, che nei suoi viaggi raccoglie emozioni e oggetti di cui arricchisce la sua anima. Un sofisticato mix di elementi declinato in fit over e maxi lunghezze per un guardaroba maschile dall’allure genderless e senza tempo, testimonia la bellezza del legame tra culture differenti che si sviluppa in fibre naturali e preziose come il cachemire, il cammello, la lana d’alpaca, la lana e la seta. Manifattura sartoriale impeccabile e materiali esclusivi sono l’essenza del brand Sant’Andrea, che unisce eleganza e cura dei dettagli attraverso una palette di colori sofisticati e un design raffinato. Lane finissime, mischie preziose di seta e cashmere, cotoni e velluti pregiati si traducono in capi dalle spalle naturali e maniche cucite «a camicia» dalla silhouette slanciata per una eleganza informale e rilassata. La lavorazione «Double» sfoggia cuciture manuali invisibili e permette di ottenere capi completamente sfoderati. In ogni dettaglio firmato da Brett Johnson spunta l’eccellenza sartoriale italiana e ogni capo custodisce i tempi di lavorazione e il saper fare dei migliori laboratori artigianali: i punti a mano, i giri manica, le asole e le trecce della tradizione magliaia vengono ripresi e abbinati tra loro in modo inaspettato. Protagonisti capi tecnici in cashmere della Mongolia, in baby cashmere e cashmere suede, fino alle pregiate lane da 14 micron: bomber, impermeabili e parka dal sapore militare, tutti dotati di una membrana sottile che rende gli stessi ingualcibili, water e windproof; shearling super leggeri, field jacket in suede o in preziose lane double dai volumi confortevoli; cappotti dalle linee ampie e pulite doppio petto con il collo a lancia o monopetto, dalla forma leggermente ovoidale. Corneliani punta sull’artigianalità tanto che lo showroom di Milano si trasforma in un atelier animato dal lavoro, in diretta, delle sarte di Mantova, impegnate nello svolgimento di passaggi cruciali come la messa in canvas, la modellatura e la ribattitura, su tavoli cosparsi da fili, forbici e cartamodelli - strumenti valoriali di una cultura di maestria ed eccellenza che trascende la nozione del tempo. La conferma che la sartoria e la perfezione delle costruzioni sono il punto forte di tutte le collezioni. Anche quando si tratta di maglieria. Come Alpha Studio, dove le texture sono arricchite da micropunti e filati mouliné realizzati con maestria artigianale, parte del Dna del brand. Colli alti, felpe double e cardigan, sono capi dal design innovativo e dai colori neutri come bianco, latte, cammello e biscotto che creano sovrapposizioni tono su tono. È un lusso sobrio quello di 1989 Studio fondato da Chaz Jordan che introduce nuove tecniche e silhouette che alludono a un senso elevato di sofisticatezza. Caratteristica introdotto attraverso una delle nuove tecniche della stagione: un intricato denim flocked al laser che dà l’effetto visivo di un motivo tridimensionale intrecciato nel denim. Lusso senza tempo da Mordecai #1 che enfatizza uno stile essenziale e definito: abiti ispirati alle arti marziali sono il punto di partenza della collezione dalle spalle rotonde e pantaloni con pieghe profonde. C.P. Company sceglie un percorso che unisce estetica d’ispirazione militare e sperimentazione con nuovi tessuti all’avanguardia. Una delle novità di questa stagione è il Bi-Film, un nylon indemagliabile elasticizzato con doppia spalmatura che restituisce un aspetto lucido sul fronte e un effetto opaco sul retro. «Il vero lusso è il tempo, la possibilità di riconnettersi con la natura», sostengono da MooRER. Da lì una palette di colori sofisticati, materiali pregiati e innovazioni di design prendono forma, suddivise in tre macro tematiche: dal parka al giaccone trapuntato, a quello in velluto 700 righe».
Diego Fusaro (Imagoeconomica)
Il filosofo Diego Fusaro: «Il cibo nutre la pancia ma anche la testa. È in atto una vera e propria guerra contro la nostra identità culinaria».
La filosofia si nutre di pasta e fagioli, meglio se con le cotiche. La filosofia apprezza molto l’ossobuco alla milanese con il ris giald, il riso allo zafferano giallo come l’oro. E i bucatini all’amatriciana? I saltinbocca alla romana? La finocchiona toscana? La filosofia è ghiotta di questa e di quelli. È ghiotta di ogni piatto che ha un passato, una tradizione, un’identità territoriale, una cultura. Lo spiega bene Diego Fusaro, filosofo, docente di storia della filosofia all’Istituto alti studi strategici e politici di Milano, autore del libro La dittatura del sapore: «La filosofia va a nozze con i piatti che si nutrono di cultura e ci aiutano a combattere il dilagante globalismo guidato dalle multinazionali che ci vorrebbero tutti omologati nei gusti, con le stesse abitudini alimentari, con uno stesso piatto unico. Sedersi a tavola in buona compagnia e mangiare i piatti tradizionali del proprio territorio è un atto filosofico, culturale. La filosofia è pensiero e i migliori pensieri nascono a tavola dove si difende ciò che siamo, la nostra identità dalla dittatura del sapore che dopo averci imposto il politicamente corretto vorrebbe imporci il gastronomicamente corretto: larve, insetti, grilli».
Leonardo
Il fondo è pronto a entrare nella divisione aerostrutture della società della difesa. Possibile accordo già dopo l’incontro di settimana prossima tra Meloni e Bin Salman.
La data da segnare con il circoletto rosso nell’agenda finanziaria è quella del 3 dicembre. Quando il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, parteciperà al quarantaseiesimo vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), su espressa richiesta del re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa. Una presenza assolutamente non scontata, perché nella Penisola araba sono solitamente parchi con gli inviti. Negli anni hanno fatto qualche eccezione per l’ex premier britannica Theresa May, l’ex presidente francese François Hollande e l’attuale leader cinese Xi Jinping e poco altro.
Emmanuel Macron (Ansa)
Bruxelles apre una procedura sull’Italia per le banche e tace sull’acciaio transalpino.
L’Europa continua a strizzare l’occhio alla Francia, o meglio, a chiuderlo. Questa volta si tratta della nazionalizzazione di ArcelorMittal France, la controllata transalpina del colosso dell’acciaio indiano. La Camera dei deputati francese ha votato la proposta del partito di estrema sinistra La France Insoumise guidato da Jean-Luc Mélenchon. Il provvedimento è stato approvato con il supporto degli altri partiti di sinistra, mentre Rassemblement National ha ritenuto di astenersi. Manca il voto in Senato dove l’approvazione si preannuncia più difficile, visto che destra e centro sono contrari alla nazionalizzazione e possono contare su un numero maggiore di senatori. All’Assemblée Nationale hanno votato a favore 127 deputati contro 41. Il governo è contrario alla proposta di legge, mentre il leader di La France Insoumise, Mélenchon, su X ha commentato: «Una pagina di storia all’Assemblea nazionale».
Maria Rita Parsi (Imagoeconomica)
La celebre psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi: «È mancata la gradualità nell’allontanamento, invece è necessaria Il loro stile di vita non era così contestabile da determinare quanto accaduto. E c’era tanto amore per i figli».
Maria Rita Parsi, celebre psicologa e psicoterapeuta, è stata tra le prime esperte a prendere la parola sulla vicenda della famiglia del bosco.






