Il braccino salverà Berluschino dalla politica

Il braccino salverà Berluschino dalla politica
Ansa
Accaparratore seriale di aziende decotte da risanare, Urbano Cairo ha costruito una holding di prim'ordine su editoria, pubblicità, televisioni. Presidente del Torino calcio, gli manca soltanto il seggio per perfezionare l'identità con Silvio. Ma li divide la differente generosità.
Ma vescovi e Caritas fanno orecchie da mercante
Monsignor Perego (Imagoeconomica)
Monsignor Perego (Migrantes) accusa gli elettori di «involuzione nazionalista». «Avvenire» non vuole ammettere che il segnale inviato dai cittadini è inequivocabile. Esponendo la Chiesa a una figuraccia.

Nella esile biografia politica di un certo Boccia Francesco fino a poco fa si leggeva solo: «Derise i lombardi afflitti dalla pandemia con una mascherina penzolante». A urne referendarie chiuse, questo signore - capogruppo pd al Senato per le agenzie, marito di Nunzia De Girolamo per il popolo - ha voluto superarsi. E davanti alla débâcle del suo partito ha esultato: «Hanno votato 15 milioni di persone, la Meloni è al potere per 12.300.000 voti». Che è un po’ come dire che Napoleone a Waterloo ha pareggiato. D’altronde cosa sono 50.000 morti davanti a una vacanza da sogno a Sant’Elena… Oltre a dimostrarsi un pessimo fruttarolo, che pesa le mele con le pere, Boccia si rivela anche uno scadente matematico. Ignoriamo chi è andato alle urne a sbugiardare l’immigrazionismo dem. Prendendo in esame solo i quesiti sul lavoro (dove il campo largo era compatto), «il totale si ferma a 12.250.000», come nota Youtrend. Per salvare Boccia da sé stesso bisogna scomodare gli elettori all’estero. E la differenza resta minima: si arriva poco sopra i 13 milioni ma con «l’asticella Meloni» a 12.600.000. Se è così bravo a spacciare le sconfitte per vittorie, perché Boccia non va a fare il ct della nazionale?

«Il Fisco aiuti, non deve opprimere»
Giorgia Meloni intervenuta agli Stati generali dei commercialisti (Ansa)
La Meloni agli Stati generali dei commercialisti: «Chi è onesto va messo in condizioni di pagare». All’evento sempre più forte la fronda ostile alla riforma della categoria.
Ora che ha sfasciato la Nazionale Gravina la affida agli esordienti
Gabriele Gravina (Ansa)
Licenziato Spalletti dopo il disastro in Norvegia che può costarci l’ennesimo mondiale, la Figc ha puntato tutto su Ranieri, che però ha declinato. Il presidente valuta Gattuso e De Rossi.
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